Come funziona il missile ipersonico AGM-183 ARRW testato con successo dagli USA
L'aeronautica militare degli Stati Uniti (Air Force) ha annunciato di aver lanciato con successo il missile ipersonico AGM-183 ARRW (Air-Launched Rapid Response Weapon), una delle armi sperimentali più avanzate al mondo. Il test è stato condotto sabato 14 maggio al largo della costa meridionale della California, col missile sganciato da un imponente bombardiere B-52H Stratofortress decollato dalla Edwards Air Force Base. Come suggerisce il nome, infatti, l'AGM-183 ARRW è un missile progettato per essere sganciato da un aereo in volo. L'aeronautica statunitense ha specificato che dopo la separazione dal pilone il missile ha acceso il boost per il tempo previsto e ha raggiunto una velocità di almeno MACH 5, ovvero cinque volte la velocità del suono. L'esito positivo del test è stato accolto con entusiasmo dalle forze armate, anche alla luce degli ultimi tre tentativi falliti nei mesi scorsi. "Stiamo facendo tutto il possibile per rendere questa arma rivoluzionaria pronta per l'uso in combattimento il prima possibile", ha dichiarato l'Air Force.
Come funziona il missile ipersonico testato dagli Stati Uniti
Il missile ipersonico AGM-183 ARRW è un'arma sperimentale sviluppata dalla Lockheed Martin Corporation, azienda specializzata nel settore aerospaziale e della difesa: è la più ricca al mondo in termini di appalti. Nel 2018 la società aveva ricevuto un contratto da 480 milioni di dollari da parte dell'aeronautica statunitense per lo sviluppo di un missile ipersonico, dal cui progetto è nato l'AGM-183A ARRW. Come indicato, quello del 14 maggio è stato il primo test di successo dopo alcuni clamorosi fallimenti. Sebbene il missile sganciato dal B-52H abbia di poco superato la velocità di MACH 5 (oltre 6mila chilometri orari), secondo le dichiarazioni ufficiali l'AGM-183A ARRW potrebbe raggiungere la stratosferica velocità di 24.695 chilometri orari (MACH 20), ovvero venti volte la velocità del suono. Il missile si basa su una traiettoria “boost glide” per colpire il bersaglio con precisione chirurgica. In parole semplici, questa modalità – che raddoppia la portata dei più efficienti missili balistici – permette al missile di viaggiare a velocità incredibili nell'alta atmosfera, per poi “fermarsi” e volare in planata verso l'obiettivo. L'estrema energia cinetica sprigionata in combinazione con la testata esplosiva (possono essere equipaggiati anche con testate nucleari) rendono questi missili particolarmente devastanti all'impatto. Secondo la rivista specializzata Popular Mechanics, l'aeronautica americana starebbe valutando il bombardiere B-1B come principale piattaforma di lancio di questi missili, essendo capaci di trasportarne fino a un massimo di 31 (sia agganciati sui piloni sotto le ali che nei vani di carico). Tuttavia i test sono stati condotti con i B-52.
I missili ipersonici, le armi del futuro
I missili ipersonici sono considerati le armi del futuro, per potenza di fuoco e soprattutto l'impossibilità di essere intercettati dagli scudi antimissile, a causa dell'estrema velocità. Si definiscono ipersonici tutti i missili in grado di superare MACH5 (tra MACH e MACH 5 sono invece supersonici). A marzo di quest'anno gli Stati Uniti hanno condotto con successo il test di un altro missile ipersonico, l'Hypersonic Air-breathing Weapon Concept (HAWC), basato su un motore scramjet che comprime l'aria durante il volo per sfruttarla nella propulsione. Il test è stato tenuto segreto per qualche tempo per non alimentare le tensioni durante la guerra in Ucraina. La Russia, d'altro canto, ha lanciato alcuni missili ipersonici Kinzhal proprio durante l'attuale conflitto. Sarebbero stati sganciati da MiG-31 in volo. La velocità massima di queste armi è di oltre 12mila chilometri orari e il volo irregolare le rendono ancor più complesse da intercettare e abbattere. La gittata massima di un Kinzhal è di 2.000 chilometri e il carico esplosivo di 480 chilogrammi.