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Come funziona il Calixcoca, il primo vaccino contro la dipendenza da cocaina e crack

Creatoil primo vaccino in grado di combattere la dipendenza da cocaina e crack. Il Calixcoca si è dimostrato molto efficace nei modelli animali ed e ha protetto dalle sostanze stupefacenti anche i feti di femmine di ratto incinte. Si attendono i primi test sull’uomo. Ecco come funziona.
A cura di Andrea Centini
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Ricercatori brasiliani hanno sviluppato un vaccino sperimentale efficace contro la dipendenza da cocaina e crack, una sostanza stupefacente derivata proprio dalla cocaina (il nome è legato alla rottura dei cristalli quando vengono riscaldati per essere inalati). Il vaccino, chiamato Calixcoca, al momento è stato testato solo su animali, dove ha dimostrato di essere molto efficace, ma gli scienziati sono fiduciosi che possa dare ottimi risultati nei prossimi trial clinici, cioè nella sperimentazione umana.

A evidenziare che si tratta di un progetto concreto, con ottime possibilità di essere commercializzato in tutto il mondo, vi è anche il primo premio da 500.000 Euro recentemente ottenuto dai suoi creatori alla seconda edizione dell'Euro Innovation in Health Award. Si tratta di un evento organizzato dal colosso farmaceutico Eurofarma nel quale diverse iniziative innovative in campo medico vengono votate dagli specialisti di numerosi Paesi. In questo caso il vaccino Calixcoca ne ha superate altre undici sviluppate in America Latina, tra le quali anche il vaccino anti Covid “SpiN-Tec”. La cerimonia si è tenuta a San Paolo del Brasile nei giorni scorsi.

A sviluppare l'innovativo vaccino contro la dipendenza da cocaina e crack è stato un team di ricerca guidato da scienziati della Facoltà di Medicina dell'Università di Minas Geiras, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Istituto di Scienze Esatte (Icex) e del Centro Ricerche sulla vulnerabilità e la salute (NAVeS). I ricercatori, coordinati dal professor Frederico Garcia, docente presso il Dipartimento di Psichiatria dell'ateneo brasiliano, hanno messo a punto il vaccino sperimentale grazie a un'innovativa piattaforma non proteica e con capacità immunogenica. Il Calixcoca non si basa infatti su componenti biologiche, ma solo su sostanze sintetiche sviluppati in laboratorio. Ma come riesce esattamente a prevenire la dipendenza da cocaina e crack?

La sperimentazione del vaccino. Credit: Centro de Comunicação Social | Faculdade de Medicina
La sperimentazione del vaccino. Credit: Centro de Comunicação Social | Faculdade de Medicina

Come indicato, il farmaco ha proprietà immunogeniche, ciò significa che, analogamente agli altri vaccini, stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi diretti verso gli agenti da contrastare, in questo caso la cocaina e il crack derivato. In parole semplici, gli anticorpi si legano alle molecole della sostanza stupefacente nel nostro organismo e le rendono troppo grandi per attraversare la barriera ematoencefalica e giungere nel sistema mesolimbico del cervello. Ciò blocca tutti i meccanismi che innescano la sensazione di ricompensa e piacere legati all'assunzione della droga. In altri termini, impedisce il rilascio della dopamina e di “sballarsi”, rendendo la sostanza stupefacente di fatto inerte.

Il vaccino si è dimostrato ampiamente efficace nei modelli murini (ratti) e ora si attendono i primi test sull'uomo per tutte le conferme del caso, anche sulla sicurezza. Nella sperimentazione animale il Calixcoca ha dimostrato anche di proteggere i feti dei roditori, rendendo il vaccino promettente anche per le donne tossicodipendenti che aspettano un figlio o che vorrebbero averne uno.

Sebbene si tratti di un vaccino molto promettente, i suoi creatori sottolineano che non si tratta di una “panacea” per tutti. “Non sarebbe indicato indiscriminatamente a tutte le persone con disturbo da consumo di cocaina. Occorre effettuare una valutazione scientifica per identificare con precisione come funzionerebbe e per chi, effettivamente, sarebbe efficace”, ha sottolineato il professor Garcia in un comunicato stampa, dicendosi entusiasta per i risultati raggiunti e per ciò che potrebbero rappresentare. “Sappiamo quanto sia difficile avere a casa una persona tossicodipendente, quanto sia doloroso per una persona affetta da dipendenza dover affrontare il bivio del fare o meno uso di droghe e quanto sia ancora più difficile per una donna incinta tossicodipendente proteggere il suo feto e affrontare il dolore dell’astinenza. Abbiamo questa missione”, ha chiosato l'esperto. “Questo risultato rappresenta una grande vittoria per la comunità di ricerca dell’UFMG e per la scienza brasiliana. Calixcoca porta speranza presentandosi come un'importante cura alternativa ai farmaci. La strada però è ancora lunga e questo premio ci incoraggia a continuare a lavorare affinché il vaccino completi tutte le sue fasi di sviluppo”, gli ha fatto eco la dottoressa Sandra Goulart Almeida, preside dell'Università di Minas Geiras.

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