Come fa lo specchio a “sapere” cosa c’è dietro? La spiegazione dei video su TikTok

Un trend apparentemente semplice ma estremamente virale su TikTok sta catturando l’attenzione di molti utenti, incuriositi da una domanda che sembra enigmatica: “Come fa lo specchio a sapere cosa c’è dietro?”. Nei diversi video che circolano in rete, si vedono persone che si posizionano davanti a uno specchio, celando un oggetto dietro un foglio di carta oppure nascondendo se stessi dietro un asciugamano, salvo poi sorprendersi nel riuscire vedere “cosa c’è dietro” quando con lo smartphone si cambia punto di vista, spostandosi di lato.
Il fenomeno, che in alcuni di questi filmati viene più o meno seriamente presentato come qualcosa di magico, se non proprio esoterico, è in realtà un principio ampiamente noto e sfruttato in diversi ambiti, come ad esempio nella sicurezza stradale, dove gli specchi sono ampiamente impiegati per vedere gli angoli ciechi, oppure dal dentista, dove gli specchietti permettono di scrutare anche i punti più nascosti della bocca. Eppure, la viralità del trend dimostra quanto la percezione della realtà possa ancora stupire, anche con un fenomeno decisamente conosciuto. Ma come si spiega?
La spiegazione dei video su TikTok: come fa lo specchio a "sapere" cosa c’è dietro
Lo specchio “non sa” cosa c’è dietro, ma semplicemente riflette i raggi incidenti, cioè i raggi luminosi che incidono sulla sua superficie: per ogni raggio incidente viene prodotto un raggio riflesso, ovvero un raggio di luce che torna indietro e che, ai nostri occhi, produce la cosiddetta immagine virtuale (ciò che vediamo nello specchio).
Ciascun raggio incidente viene riflesso con un angolo di incidenza che, quando lo specchio è piano, è uguale all’angolo di riflessione. Ciò significa che un raggio incidente con un angolo di 40 gradi, viene riflesso con un angolo di 40 gradi. Ma andiamo al dunque.
In presenza di luce, ciò che vediamo di un oggetto sono i raggi di luce che l’oggetto non assorbe: in pratica, un oggetto giallo assorbe tutte le radiazioni luminose tranne il giallo, che la lunghezza d’onda che caratterizza i raggi che vengono riflessi da quell’oggetto. Quando un oggetto è completamente illuminato, questi raggi luminosi vengono riflessi in tutte le direzioni: nell’esempio di un oggetto nascosto dietro un foglio davanti a uno specchio piano, dobbiamo però concentrarci sui raggi che dall’oggetto vanno a incidere sulla parte dello specchio che non è coperta dalla carta.

Quando raggiungono lo specchio, questi raggi incidenti producono raggi riflessi che, come detto, hanno un angolo di riflessione che è pari all’angolo di incidenza. Pertanto, quando si cambia punto di vista e ci sposta esattamente dove questi raggi vengono riflessi, allo specchio diventa chiaramente visibile ciò che è dietro il foglio di carta.