Come è possibile che una donna abbia avuto due gemelli di padri diversi
Sta facendo il giro del web la storia di una donna di 19 anni che in Brasile ha dato alla luce due gemelli di padri diversi dopo aver avuto rapporti non protetti con due uomini nello stesso giorno. La donna, di Minerios, nello Stato brasiliano del Goias, ha spiegato di aver effettuato un test di paternità raccogliendo personalmente il DNA di uno dei due uomini, perché aveva dubbi su chi fosse realmente il padre dei bimbi, salvo poi scoprire che l’esito era positivo solo per uno dei due gemelli. Un secondo test ha poi rivelato che l’altro uomo era il padre del secondo gemello.
Il fenomeno, che prende il nome di “superfecondazione eteropaternale”, è molto raro ma non impossibile, come spiegato a Globo dal medico della donna, Tulio Jorge Franco. “È possibile che accada quando due ovuli della stessa madre vengono fecondati da uomini diversi. I bambini condividono il materiale genetico della madre, ma crescono in placente diverse” ha affermato lo specialista, sottolineando che si tratta “un caso su un milione” e che ad oggi si conoscono appena 20 casi simili al mondo.
I due gemelli ora hanno 16 mesi ma, riferisce il Daily Mail, il dottor Franco ha deciso di parlare solo adesso del caso, che sarà oggetto di un articolo scientifico e potrà essere pubblicato su riviste scientifiche peer review.
Gemelli con padri diversi
Concepire gemelli da padri diversi è un evento molto raro ma, come detto, non impossibile, anche se ad oggi non sappiamo esattamente con quale frequenza si verifichino questi casi, che emergono solo quando si hanno sospetti sull’identità della figura genitoriale paterna e viene richiesto il test del DNA. Uno studio pubblicato negli Anni 90 ha però stimato che la superfecondazione eteropaternale potrebbe interessare fino a un parto gemellare su 400 (0,25%) negli Stati Uniti. Un altro studio, condotto sempre negli Anni 90, ha riportato che tra gemelli non identici i cui genitori erano stati coinvolti in cause di paternità, la frequenza era del 2,4%.
Per quanto la fecondazione eteropaternale sia rara tra gli esseri umani, non è rara in natura, segnalata in molte specie animali, tra cui cani, gatti, mucche, visioni e roditori. Inoltre, in molte specie che hanno copulazioni multi-coppia, i maschi hanno sviluppato una varietà di strategie per garantire che il proprio sperma raggiunga l’uovo, tra cui l’evoluzione di strane strutture peniene per estrarre lo sperma rivale (come nelle libellule) o danneggiare la femmina, impedendo così il successivo accoppiamento (inseminazione traumatica).