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Codice della strada, cosa sappiamo sull’uso di Tachipirina e farmaci con paracetamolo alla guida

C’è molta confusione sulla questione dei falsi positivi nei test antidroga per chi si mette alla guida, ora che il nuovo codice della strada è entrato in vigore. Se da una parte anche in passato il rischio che alcuni farmaci potessero dare un falso positivo c’è sempre stato, dall’altro sono cambiate le condizioni in cui questi test possono essere effettuati. Cosa sappiamo sui farmaci “a rischio” o presunti tali.
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L'introduzione del nuovo codice della strada, in vigore solo da qualche giorno, ha sollevato molti dubbi su diversi punti, ma il tema che più di tutti sta generando confusione e incertezza in questi giorni riguarda il rischio di falsi positivi ai test tossicologici per la ricerca di sostanze stupefacenti, coma cannabis o cocaina, per chi assume farmaci, alcuni anche molto comuni. In questi giorni sono circolate perfino notizie secondo cui anche la Tachipirina, ovvero il paracetamolo, potrebbe esporre a questo rischio, ma sembra trattarsi più di voci che di notizie confermate.

Ne avevamo parlato anche in questo approfondimento: il tema dei falsi positivi legato all'assunzione di alcuni farmaci non è una novità. Questo rischio infatti c'è sempre stato, tuttavia con le modifiche introdotte la probabilità che questi si verificano è chiaramente maggiore. Il nuovo codice della strada prevede infatti che in caso di sospetto da parte delle forze dell'ordine, dopo gli accertamenti non invasivi che restano obbligatori, chiunque può essere sottoposto ai test, e non solo chi presenta uno stato di alterazione, condizione invece espressamente indicata nella vecchia legge.

Facciamo chiarezza con le informazioni certe di cui disponiamo oggi.

Il rischio dei falsi positivi con i farmaci

Per prima cosa bisogna chiarire che non è una novità che alcuni farmaci possano dare esito a falsi positivi. Il Manuale Msd, un'autorevole fonte medica, spiega che con i test tossicologici "i falsi positivi possono derivare da assunzione di farmaci prescritti e da banco e dal consumo di alcuni alimenti". Per questo motivo in caso di risultato positivo si dovrebbe ricorrere al test di conferma con metodiche analitiche in grado di identificare con certezza la sostanza.

Nello specifico, per quanto riguarda i farmaci – oltre a quelli a base di oppiacei o cannabinoidi – anche molti comuni medicinali da banco, ovvero acquistabili anche senza prescrizione medica, possono dare falsi positivi. Sappiamo che la pseudoefedrina, gli antidepressivi triciclici e la quetiapina (uno psicofarmaco utilizzato nella trattamento del disturbo bipolare o della schizofrenia) possono produrre un falso positivo per le anfetamine, mentre alcuni antinfiammatori non steroidei (FANS), come l'ibuprofene, può fare risultare la persona che l'assume positiva per la marijuana.

Anche se il nome del principio attivo potrebbe non dire nulla a molti, vale la pena specificare che uno dei farmaci che potrebbe dare esito a falsi positivi, ovvero la pseudoefedrina, si trova in molti medicinali da banco utilizzati per curare condizioni davvero molto comuni, come la rinite allergica o le congestioni nasali, ovvero un banalissimo raffreddore.

Tuttavia alcuni farmaci, come gli antistaminici o alcuni psicofarmaci, devono meritare un'attenzione in più in quanto possono causare sonnolenza: per questo motivo, chi assume farmaci, prima di mettersi alla guida, deve sempre controllare il foglietto illustrativo, nello specifico nella Avvertenze, all'apposita voce "Guida di veicoli e utilizzo di macchinari". Qui troverà espressamente indicato se quel dato farmaco può compromettere o meno la sua capacità di guidare.

Cosa sappiamo sul rischio legato al paracetamolo alla guida

Rispetto alle voci che stanno circolando in questi giorni sui rischi legati alla Tachipirina, il paracetamolo non figura tra i farmaci che potrebbero dare falsi positivi in caso di test antidroga.

In questi giorni di confusione e novità, spesso infatti non viene citato il fatto che al momento non esiste un elenco ufficiale dei farmaci vietati. Nei giorni precedenti, fonti dal Ministero dei Trasporti hanno invece anticipato "non ci saranno punizioni per chi viene trovato alla guida positivo a sostanze stupefacenti per aver preso farmaci con cannabinoidi", anticipando che nei prossimi giorni dovrebbe essere pubblicata una circolare per fare chiarezza sulla questione relativa a chi si mette alla guida dopo aver assunto farmaci, anche con derivati dei cannabinoidi.

Per loro – spiegano le fonti del Mit – non dovrebbe cambiare molto: dovranno limitarsi a seguire quanto indicato nei prontuari terapeutici e le indicazioni del loro medico. "Non vi è quindi nessun divieto assoluto di guida per tali pazienti – aggiungono – ma una necessaria ponderazione caso per caso, in base allo stato di salute del singolo e alle terapie somministrate, come già avviene oggi"

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