Chi non tollera i rumori può avere un rischio maggiore di ansia e depressione: lo studio sulla misofonia
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Alcuni rumori sono oggettivamente sgradevoli e fastidiosi, ma ci sono persone che non riescono a tollerare nemmeno suoni che per gli altri sono tutto sommato sopportabili. Parliamo ad esempio al rumore prodotto da qualcuno che mangia vicino a noi o perfino di quello che emette quando respira, il clic ripetuto che fa un collega con la penna o perfino il ticchettio di un orologio: quando il fastidio a questi suoni è così insopportabile da innescare nella persona che li ascolta reazioni eccessive, come scatti di rabbia o accelerazione del battito cardiaco, si parla di misofonia, ovvero una forma cronica di ridotta tolleranza ai suoni.
Finora le cause di questa condizione, anche abbastanza comune, sono rimaste per lo più sconosciute, ma di recente un gruppo di ricercatori dell'Università di Amsterdam potrebbe aver scoperto qualcosa in più sui fattori genetici coinvolti in questa condizione.
Cos'è la misofonia
La misofonia è "una condizione in cui alcuni suoni, come masticare o respirare – spiegano gli autori – provocano sentimenti sproporzionatamente forti e involontari di rabbia, ansia o disgusto". In alcuni casi, queste reazioni possono essere così forti da compromettere le relazioni o la vita professionale di chi la vive. Un gruppo di studiosi che se ne è occupato di recente l'ha classificata come disturbo psichiatrico o più generalmente "disturbo medico", tuttavia mancava ancora una spiegazione di tipo genetico o neurobiologico della condizione.
Il collegamento con ansia o depressione
Dall'analisi dei dati genetici contenuti in diversi database medici, tra cui la Uk Biobank, il database per la ricerca medica più grande al mondo contenente i dati di mezzo milione di partecipanti, i ricercatori hanno scoperto che i partecipanti con misofonia avevano più probabilità di soffrire di acufene o di avere geni associati a disturbi psichici, come l'ansia o la depressione.
Nello specifico, "il sintomo della misofonia correlato alla rabbia – spiega lo studio – è emerso significativamente correlato all'acufene, al disturbo da depressione maggiore, al disturbo da stress post-traumatico e al disturbo d'ansia generalizzato". Non solo, questa condizione è apparsa più comune nelle persone che presentavano tratti di personalità specifici, quali senso di colpa, sensibilità, irritabilità. I ricercatori lo definiscono "un profilo di personalità coerente con l'ansia e il disturbo da stress post-traumatico".
Qual è il rapporto con lo spettro autistico
Al contrario, non è stata evidenziata nessuna associazione genetica tra la misofonia e altre condizioni, come l'ADHD, il disturbo ossessivo-compulsivo e altri disturbi psicotici. Invece, nonostante tra i tratti tipici dei disturbi dello spettro autistico ci sia una particolare sensibilità sensoriale, lo studio ha evidenziato un'associazione negativa tra queste condizioni e la misofonia, contrariamente a quanto sarebbe stato logico aspettarsi, ovvero la misofonia è stata riscontrata meno spesso tra le persone con autismo rispetto al resto dei partecipanti.