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L'implosione del sottomarino Titan

Chi era Paul Henry Nargeolet, esploratore ed esperto di Titanic morto a bordo del sottomarino Titan

L’esploratore francese, conosciuto anche come Mister Titanic, era salito a bordo del sottomarino Titan per una spedizione turistica al relitto del transatlantico affondato nel 1912.
A cura di Valeria Aiello
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Paul Henry Nargeolet, 77 anni, tra i cinque dispersi a bordo del sommergibile Titan durante un'esplorazione del relitto del Titanic
Paul Henry Nargeolet, 77 anni, tra i cinque dispersi a bordo del sommergibile Titan durante un'esplorazione del relitto del Titanic
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L’esploratore francese Paul Henry Nargeolet, 77 anni, era uno dei cinque passeggeri morti a bordo del Titan, il sottomarino della OceanGate Expeditions di cui da domenica 18 giugno si sono perse le tracce dopo l’immersione per una spedizione turistica al relitto del Titanic. Con lui, c’erano anche il miliardario britannico Harmish Harding, il Ceo di OceanGate, Stockton Rush, l’imprenditore di origini pakistane Shahzada Dawood e suo figlio diciannovenne Suleman.

Oceanografo ed ex sub della Marina francese, soprannominato Mister Titanic perché partecipò alla prima spedizione due anni dopo il ritrovamento del transatlantico affondato, nel 1987, Nargeolet lo ha visitato più di chiunque altro al mondo. Fu anche il primo a riportarne in superficie un oggetto – un piatto d’argento – e ha ricoperto il ruolo di direttore della ricerca sottomarina per la compagnia RMS Titanic che detiene i diritti sul relitto.

In un’intervista con l’editore Harper Collins, raccontò che il momento in cui vide per la prima volta “la parte più bella del relitto”, la prua, resa celebre dal film di James Cameron, “potevamo vedere le catene delle ancore, gli argani lucidati e i sedimenti presenti nell’acqua. Per 10 minuti nessuno ha fiatato”.

È stato sposato con la giornalista televisiva statunitense Michele Marsh, morta nel 2017, che aveva conosciuto sempre in relazione alle vicende del Titanic, quando venne chiamato per il contatto di una superstite della tragedia.

Chi era Paul Henri Nargeolet, l’esploratore del Titanic

Nato il 2 marzo 1946 a Chamonix, nell’Alta Savoia francese, Nargeolet ha vissuto per 13 anni a Casablanca, in Marocco, prima di trasferirsi a Parigi all’età di 16 anni per completare i suoi studi.

Nel 1964 ha iniziato la sua carriera nella Marina francese, dove ha prestato servizio come ufficiale specializzato in sminamento, immersioni e interventi subacquei profondi, fino al 1986. Trasferito negli Anni 80 al Gruppo di intervento subacqueo (GISMER), dove ha anche pilotato alcuni sottomarini, ha viaggiato per il mondo recuperando aerei ed elicotteri francesi sommersi e scoprendo anche un relitto romano, situato a una profondità di 70 metri.

Nel 1986 fu scelto dall’Istituto di ricerca francese IFREMER per visionare le ricerche subacquee sul Titanic. A quel tempo, era comandante del gruppo di sommozzatori sminatori della Marina francese, la cui missione era ripulire il canale di Suez. “Non ero più interessato al Titanic” aveva raccontato in un’intervista a Le Parisien – .  Avevo visto o letto rapporti sull’argomento, ma non immaginavo che avrebbe preso un posto così importante nella mia vita”. Nel 1987, guidò la prima spedizione al sito del relitto, pilotando anche le immersioni del 1993, 1994 e 1996.

A partire dal 1994, Nargeolet è stato direttore del Center for Maritime & Underwater Resource Management (CMURM) della Michigan State University e, dal 1996 al 2003, ha lavorato con Aqua+, una sussidiaria di Canal+, per la quale ha diretto le missioni subacquee di due sottomarini.

Dal 2007, Nargeolet ha iniziato a lavorare per RMS Titanic, come direttore del programma di ricerca subacquea. Il suo impegno ha incluso l’utilizzo di veicoli a controllo remoto (ROV) nonché il pilotaggio di immersioni sul sito del relitto. Nell’ambito delle ricerche, il suo lavoro ha portato al recupero di circa 5.500 oggetti nel corso di 35 immersioni. In qualità di esperto del Titanic, ha partecipato alla produzione di due documentari, Titanic: The Legend Lives On (1994) e Deep Inside the Titanic (1999), e pubblicato un libro, Dans les profondeurs du Titanic ( “Nelle profondità del Titanic”). Nel corso di una spedizione della OceanGate nel 2022, ha anche scoperto la presenza di un “ecosistema abissale straordinariamente diverso” su una formazione di basalto precedentemente sconosciuta vicino al Titanic.

La scoperta del relitto del Titanic e le immersioni successive

Il relitto del transatlantico affondato nella notte tra il 14 e 15 aprile del 1912 durante il suo viaggio inaugurale in seguito all’impatto con un iceberg venne scoperto il 1° settembre 1985, durante una spedizione guidata dall’oceanografo statunitense Robert Ballard. È adagiato sul fondale dell’Oceano Atlantico settentrionale, a una profondità di 3.810 metri, a 486 miglia dall’isola di Terranova. La prima parte ad essere stata identificata è stata una caldaia e il giorno successivo venne individuata la parte principale del relitto.

Da allora, sul luogo dell’inabissamento sono state organizzate diverse spedizioni, principalmente dalla IFREMER e dalla RMS Titanic, tornate più volte sul relitto con diversi sommergibili e robot comandati da remoto (ROV). Le immersioni si sono intensificate negli Anni 90, portando al recupero di migliaia oggetti, tra cui gioielli, bottiglie di champagne, tessuti e bagagli dei passeggeri. Durante una spedizione nel 1996 si tentò di sollevare una sezione della nave, pesante oltre 20 tonnellate ma, solo con un secondo tentativo, effettuato nel 1998, si riuscì a riportarla in superficie.

La collaborazione con OceanGate alla guida del Titan

Tra le 35 immersioni di Nargeolet sul sito del relitto, alcune comprendono spedizioni a bordo del Titan della OceanGate Expeditions, il sommergibile disperso. Non è però chiaro se Nargeolet lo abbia mai pilotato, né la RMS Titanic di cui l’esploratore francese era, come detto, direttore del programma di ricerca subacquea, ha risposto esplicitamente alle richieste di un commento.

Lunedì scorso, in una dichiarazione su Twitter, la società ha espresso “il sincero sostegno alla Guardia Costiera di Boston per la loro missione di ricerca e soccorso”, ma non si è espressa sul ruolo dell’esploratore francese. “Paul-Henry (PH) Nargeolet è un prezioso membro della famiglia RMS Titanic, Inc. la cui passione per il Titanic e le immersioni lo ha portato a completare oltre 35 immersioni subacquee, più di chiunque altro, e la sua conoscenza del sito del relitto non ha eguali – ha aggiunto Jessica Sanders, presidente ella RMS Titanic – . Confidiamo e abbiamo fiducia che la sua esperienza aiuterà a superare questa situazione critica.

Come spiegato anche dal dottor Joe MacInnis, medico e sommozzatore esperto interpellato dalla CNN, Nargeolet era un “leader straordinario” nelle situazioni di crisi e aiuterà gli altri a mantenere la calma, a risparmiare le energie e soprattutto ossigeno, nella speranza che qualcuno riesca a individuarli. La corsa contro il tempo per salvare Nargeolet e gli altri quattro membri dell’equipaggio del Titan si sono però tragicamente concluse con il ritrovamento di alcuni rottami del sommergibile che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe imploso poco dopo la perdita dei contatti con la nave d’appoggio Polar Prince.

Aggiornato il 23 giugno dopo la notizia dell'implosione del sottomarino.

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