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Chi è Adam Smith, l’uomo che ha parlato con tutti i premi Nobel dal 2006 a oggi

Da 18 anni Adam Smith è il direttore scientifico del Nobel Prize Outreach. Dal primo anno in cui ha ricoperto questo ruolo, tra i suoi compiti c’è anche quello di fare la prima intervista ufficiale ai vincitori del Nobel, solo qualche minuto dopo la comunicazione ufficiale.
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C'è una persona che può dire di conoscere più premi Nobel di chiunque altro al mondo. Il suo nome è Adam Smith e dal 2006 è il direttore scientifico del Nobel Prize Outreach, una delle organizzazioni che promuovono la conoscenza del Premio anche tra i non addetti ai lavori.

Ogni anno a Smith spetta infatti il compito di chiamare i vincitori del Nobel pochi minuiti dopo la chiamata ufficiale con cui da sempre è tradizione che siano informati della notizia. Anche se ogni chiamata è diversa dall'altra, spiega Smith, "Sono tutti sinceramente stupiti. La notizia gli toglie il fiato".

L'uomo che ha il compito di raccogliere la reazione dei Nobel

Come abbiamo visto in questa settimana, con i Premi Nobel 2024 (qui trovate i nostri approfondimenti sulle ricerche che hanno vinto il Nobel per la Medicina, la Fisica e la Chimica), il nome del vincitore viene annunciato pubblicamente durante la cerimonia ufficiale. Ma per tradizione il vincitore riceve personalmente la notizia da una chiamata ufficiale da parte del segretario dell'Accademia reale svedese delle scienze o degli altri enti  a cui spetta il compito di indicare il nome dei sei premi Nobel.

Tuttavia, questa non è l'unica chiamata che i vincitori del prestigioso riconoscimento ricevono. Qualche minuto dopo la prima, il loro cellulare squilla di nuovo: dall'altra parte della cornetta dal 2006 a oggi risponde sempre la stessa voce, quella di Adam Smith. Il suo compito è quello di registrare le emozioni e il primo commento a caldo dei vincitori. In questi anni, Smith ha sentito l'emozione in diretta di 18 premi Nobel. "Ho parlato con più (premi Nobel) di quanto chiunque altro abbia mai fatto" ha raccontato alla Bbc. Poi quelle chiamate vengono rese pubbliche durante un podcast ufficiale, il Nobel Prize Conversations, e finiscono nell'archivio ufficiale dell'associazione.

Non sempre le cose vanno secondo i piani

Alla Bbc Smith ha raccontato che le cose non vanno come dovrebbero andare. A volte capita che per qualche motivo gli organizzatori del Nobel non riescono a mettersi in contatto con il vincitore e Smith arriva prima di loro. In quel caso, è lui stesso a comunicargli di essere i nuovi Premi Nobel. Altre volte, invece, il vincitore per qualche motivo ha il telefono spento e viene a conoscere da altri della notizia. Questo è quello successo a Peter Higgs, Nobel per la Fisica 2013: lo scienziato era uscito a pranzo fuori senza cellulare, così ha scoperto di aver vinto il Nobel da un ex-vicino di casa che lo ha fermato mentre tornava a casa per complimentarsi con lui.

Altre volte, i vincitori del Nobel in parte se lo aspettano, o meglio lo sospettano, perché vengono dati come "favoriti" dagli esperti della loro disciplina di competenza. Quando ad esempio Emmanuelle Charpentier ottenne il Nobel per la Chimica, insieme a Jennifer Doudna per aver scoperto il sistema di editing genetico Crispr-Cas9, da tempo circolavano diverse voci che ritenevano le due ricercatrici in lizza per il premio. Eppure, dice Smith, nessuno è mai abbastanza preparato per ricevere quella chiamata: "Non importa quanto gli altri avrebbero potuto insinuare in loro il sospetto che prima o poi quel premio sarebbe arrivato, è incredibilmente sorprendente quando succede", dice Smith. "Sono davvero stupiti. Gli toglie il fiato in quasi tutti i casi".

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