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Centinaia di sarcofagi con mummie, un papiro di 9 metri e altri magnifici reperti scoperti in Egitto

Il Ministero del Turismo e delle Antichità dell’Egitto ha annunciato la scoperta di centinaia di meravigliosi reperti archeologici nella necropoli di Saqqara.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Ministry of Tourism and Antiquities / Facebook
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Nell'affascinante necropoli di Saqqara, uno dei più grandi e importanti siti archeologici dell'Egitto, è stato scoperto un vero e proprio tesoro di nuovi reperti, tra i quali spiccano 250 sarcofagi di legno finemente decorati e contenenti mummie ben conservate. Ad annunciarlo durante una conferenza stampa il dottor Mostafa Waziri, segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egiziane e a capo della missione di scavo, che dal 2018 si sta conducendo nel “Cimitero degli animali sacri” precedentemente noto come Bubastian. Si trova non distante dalla grande piramide a gradoni di Djoser, ritenuta la più antica e antesignana delle piramidi “classiche”, oltre che uno dei monumenti più famosi dell'Antico Egitto.

Credit: Ministry of Tourism and Antiquities / Facebook
Credit: Ministry of Tourism and Antiquities / Facebook

Il dottor Waziri ha affermato che mummie e sarcofagi risalgono al periodo tardo, attorno al V secolo avanti Cristo, quindi hanno circa 2.500 anni. All'interno di un sarcofago gli scienziati hanno rinvenuto un incredibile papiro lungo ben 9 metri, sigillato e in ottime condizioni. Secondo l'archeologo è verosimile che contenga capitoli del Libro dei Morti, una raccolta di testi funerari che gli antichi egizi enunciavano per accompagnare e guidare i defunti nell'aldilà. Il prezioso reperto verrà inviato al Museo Egizio del Cairo – a una trentina di chilometri da Saqqara – per lo studio e gli interventi di restauro necessari.

Parte delle statuette in bronzo recuperate. Credit: Ministry of Tourism and Antiquities / Facebook
Parte delle statuette in bronzo recuperate. Credit: Ministry of Tourism and Antiquities / Facebook

Oltre ai numerosissimi sarcofagi, gli scienziati hanno rinvenuto ben 150 statuette in bronzo di varie dimensioni che raffigurano antiche divinità egizie. Fra esse “Bastet, Anubis, Osiride, Amunmeen, Iside, Nefertum e Hathor”, si legge nel comunicato stampa rilasciato dal governo egiziano. In precedenza si riteneva che il tempio nel cuore del sito di scavo fosse dedicato solo alla divinità Bastet, che veniva rappresentata sotto forma di gatto, tuttavia gli scienziati hanno trovato anche diverse altre specie di animali mummificati, per questo si è deciso di cambiare il nome da Bubasteion a “Cimitero degli animali sacri”.

Credit: Ministry of Tourism and Antiquities / Facebook
Credit: Ministry of Tourism and Antiquities / Facebook

Come specificato a CBS News dal dottor Mohamed Al Saidi, tra i dirigenti della missione archeologica, sono state rinvenute anche due magnifiche statue in legno con la faccia dorata che raffigurano Iside e Neftis; una delle due è in una posizione particolare per onorare i defunti. Tra le statuette in bronzo ce n'è anche una senza testa ma ben scolpita dedicata all'architetto Imhotep, che ha “rivoluzionato l'architettura dell'Antico Egitto”, ha dichiarato Waziri. Rinvenuti anche diversi amuleti e scatole di legno. Secondo gli esperti nella necropoli di Saqqara c'è ancora tantissimo da scoprire e la speranza è quella di trovare proprio la tomba di Imhotep.

Credit: Ministry of Tourism and Antiquities / Facebook
Credit: Ministry of Tourism and Antiquities / Facebook

Tutti i reperti raccolti in questa incredibile spedizione saranno inviati al Grande Museo Egizio del Cairo, la cui apertura – rinviata più volte – è attesa per la fine di quest'anno. Per l'Egitto si tratta di vera e propria linfa vitale per rilanciare il turismo internazionale, crollato nell'ultimo decennio per ragioni geopolitiche, pandemia di COVID-19 e ora colpito anche dalla guerra in Ucraina, tenendo presente che russi e ucraini rappresentavano la fetta maggiore di turisti in visita.

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