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Centinaia di leoni marini invadono una spiaggia in California: “Mai visti così tanti”. Le immagini

La spiaggia di San Carlos a Monterey, in California, è stata presa d’assalto da centinaia di leoni marini. I residenti hanno affermato di non aver mai visto tanti mammiferi marini tutti assieme. Qual è la specie di pinnipede coinvolta e perché gli animali hanno invaso la spiaggia secondo i biologi marini.
A cura di Andrea Centini
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Dalla seconda metà di agosto 2024 una spiaggia della California è stata invasa da centinaia di leoni marini, costringendo le autorità a chiuderne l'accesso al pubblico. Si tratta della spettacolare San Carlos beach di Monterey, cittadina di circa 30.000 abitanti affacciata sull'Oceano Pacifico. In questo periodo è solitamente affollata di bagnanti, ma l'arrivo dei rumorosi pinnipedi ha cambiato i programmi di molti turisti. Il numero di animali è talmente elevato da aver sorpreso i residenti; in tanti hanno dichiarato di non aver mai visto tanti mammiferi marini tutti assieme. Un dettaglio curioso è che si tratta quasi esclusivamente di esemplari maschi.

I leoni marini sulla spiaggia di San Carlos

Le immagini che vedete in testa all'articolo sono esclusive di Fanpage.it, riprese da una collega che in questi giorni si trova proprio in California. Come mostra il filmato, alcuni leoni marini intraprendenti hanno risalito sabbia e scogli e hanno raggiunto un parcheggio innanzi a San Carlos beach. La polizia ha immediatamente transennato la zona per impedire che la folla di curiosi possa disturbare gli animali o mettersi in pericolo. I leoni marini, del resto, sono animali massicci, potenti e potenzialmente aggressivi, in particolar modo i maschi. Talvolta sono stati coinvolti in incidenti mortali.

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La specie che ha preso possesso della spiaggia di Monterey è l'otaria della California (Zalophus californianus); sono definiti leoni marini tutti gli otaridi della sottofamiglia degli otariini. I maschi di questo pinnipede, che vive lungo le coste occidentali del Nord America (dal Canada al Messico, con particolare predilezione per la California) possono arrivare a pesare 300 chilogrammi per circa 2,5 metri di lunghezza massima. Come indicato, sono creature possenti e vigorose. A differenza delle foche, che “strisciano” sulla sabbia, le otarie sono in grado di sollevarsi sui quattro arti e camminare, inoltre hanno l'orecchio esterno visibile.

Si tratta purtroppo di una specie fortemente sfruttata dall'essere umano, sia nell'ambito dell'intrattenimento (parchi acquatici e circhi) che in quello militare. Le otarie della California sono ad esempio addestrate per ricognizione e difesa dei natanti. Fortunatamente questi animali non sono minacciati di estinzione; la specie è classificata con codice LC (rischio minimo) dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).

Ma cosa ci fanno tutti quegli esemplari sulla spiaggia di San Carlos di Monterey? Come spiegato alla Reuters dalla dottoressa Lisa Uttal, una biologa marina del Monterey Bay National Marine Sanctuary, non sono chiare le esatte ragioni di questa invasione, tuttavia si ritiene che possano essere stati attratti dalla produttività dell'ecosistema locale. In parole semplici, avrebbero trovato tanto cibo di cui alimentarsi in queste acque pescose, scegliendo la spiaggia come base. “Migrano qui giù da Ventura e dalle Channel Islands… Sono incredibilmente mobili. Di solito inseguono il cibo e il Monterey Bay National Marine Sanctuary è molto produttivo, la produttività è davvero elevata”, ha affermato la dottoressa Uttal. Secondo gli esperti si fermeranno su questa spiaggia per alcune settimane, prima di dirigersi altrove.

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Pur essendo diventati una vera e propria attrazione turistica, le autorità locali hanno sottolineato che i leoni marini sono protetti da una legge federale, il Marine Mammal Protection Act del 1972. Ciò significa che le otarie della California non devono essere disturbate e non si deve interferire con il loro comportamento in alcun modo. Spingerle a fare qualcosa – ad esempio dal loro da mangiare – o ad allontanarsi equivale a violare una rigorosa legge federale. Le pene arrivano fino a 10.000 dollari in sede amministrativa e a 20.000 in quella penale, con possibilità anche di arresto e confisca dell'attrezzatura utilizzata per infastidire i mammiferi marini. Insomma, la folla di curiosi è ampiamente avvisata, anche dai numerosi cartelli apposti dalla polizia attorno alla spiaggia.

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