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C’è una cosa che al nostro cervello piace di più di gioco e soldi: lo studio sulle dipendenze online

Uno studio ha rivelato che il porno ha un potenziale di dipendenza maggiore di altre attività online, come il gioco d’azzardo e i videogame: tutto dipende dai meccanismi di ricompensa attivati da questi stimoli.
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Normalmente quando pensiamo alle dipendenze ci vengono in mente droga, alcol, sesso o gioco d'azzardo. Tuttavia, in un mondo in cui il confine tra realtà online e realtà offline è sempre più labile, anche le dipendenze non sono più soltanto quelle di una volta. Lo dimostra il numero crescente di persone affette da dipendenze che nascono e si consolidano completamente sul web. Tra queste le più diffuse sono la dipendenza da gioco e quella da porno.

Oggi, grazie allo sviluppo delle neuroscienze sappiamo molto delle dipendenze, come nascono e quali sono i meccanismi cognitivi e psicologici attraverso cui si instaurano. Tuttavia, quelle online restano ancora in parte sconosciute. Per colmare questo vuoto di conoscenze un gruppo di ricercatori ha studiato i meccanismi di ricompensa attivati dalle principali dipendenze online. Quello che hanno scoperto potrebbe lasciarvi sorpresi.

Da cosa nasce una dipendenza

Lo studio, pubblicato sulla rivista Human Brain Mapping, ha rilevato che guardare una foto o un video porno attivano le aree del cervello coinvolte nei meccanismi di ricompensa più di quanto facciano stimoli legati ai soldi o al gioco.

Le dipendenze sono infatti strettamente legate ai processi di apprendimento, ovvero a tutti quei modi attraverso cui un soggetto acquisisce nuove conoscenze o comportamenti. Nello specifico, un ruolo centrale è svolto dal sistema di ricompensa, espressione che indica l'insieme di strutture neurali che regolano l'apprendimento e la motivazione attraverso il piacere.

Quali sono le dipendenze più comuni su Internet

È importante fare una premessa: il porno non è in sé una dipendenza, ma può diventarlo – come spiega la Fondazione Santagostino– qualora si instauri un uso patologico della pornografia, tale da mettere a rischio o compromettere la normale vita quotidiana della persone. Alcune volte può diventare un vero incubo, intaccando ogni ambito della propria vita, dal lavoro alle relazioni. Anche se non è strettamente legato ai porno, un recente studiato ha dimostrato che ogni anno circa mille persone muoiono a causa dell'autoerotismo.

Detto questo, anche se la pornografia e il gioco d'azzardo sono tra le dipendenze online più diffuse, non sappiamo ancora molto dei meccanismi neurali alla loro base. Grazie ad altri studi abbiamo scoperto quali sono le aree cerebrali coinvolte nei meccanismi di ricompensa, come la corteccia orbitofronatale, il talamo o l'amigdala, ma non sappiamo ancora se queste si attivano in modo diverso quanto lo stimolo arriva da internet.

Ecco perché questo gruppo di ricercatori del Bender Institute for Neuroimaging (BION) della Justus Liebig University Giessen, Germania,  hanno voluto approfondire meglio i meccanismi di piacere e ricompensa a essi legati: per farlo hanno studiato il comportamento di 31 partecipanti maschi sani, di età compresa tra 19 e 38 anni. Il loro obiettivo era osservare come il cervello associ una ricompensa a questi stimoli, prima ancora che si sviluppi la dipendenza.

Perché la dipendenza da porno potrebbe essere la più pericolosa

Ai partecipanti sono state mostrate tre categorie di immagini – fotografie pornografiche, screenshot di schermate di gioco e immagini che rimandavano ai soldi – ed è stato chiesto loro di scegliere quali immagini trovassero più gratificanti.

Attraverso una serie di esperimenti i ricercatori hanno osservato come il cervello e il corpo dei partecipanti reagissero agli stimoli visivi rispetto a un gruppo di controllo. Hanno preso in considerazione due criteri oggettivi: l'attività cerebrale attraverso delle comuni risonanze magnetiche e un altro valore molto sensibile ai meccanismi di ricompensa, ovvero i cambiamenti nell'attività elettrodermica. Si tratta di un parametro che indica la misura delle variazioni di conduttibilità elettrica della pelle, come conseguenza all'azione delle ghiandole sudoripare.

Analizzando questo complesso insieme di dati i ricercatori hanno visto che tra le tre tipologia di immagini, quelle pornografiche sono state associate ai meccanismi di ricompensa più forti e quindi a un condizionamento maggiore se confrontati con quelli attivati dalle immagini inerenti al gioco o ai soldi. Proprio per queste sue caratteristiche, la pornografia sembra avere il potenziale di dipendenza maggiore: questo significa che guardare porno rischia di diventare una dipendenza patologica più di altre attività online.

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