C’è un pianeta simile alla Terra nascosto nel Sistema solare: l’ipotesi degli scienziati giapponesi
Grazie a simulazioni matematiche due astrofisici hanno determinato che nel Sistema solare potrebbe nascondersi un pianeta simile alla Terra. E sarebbe molto più vicino dell'inafferrabile Pianeta Nove, che diversi altri studi hanno ipotizzato essere presente ai margini del nostro “quartiere” nel cuore della Via Lattea. Questo corpo celeste, infatti, si troverebbe nella Fascia di Kuiper, una regione del Sistema solare che si estende dall'orbita di Nettuno – l'ultimo degli otto pianeti in orbita attorno al Sole – fino a poche decine di unità astronomiche dal Sole. Una UA è pari a circa 150 milioni di chilometri, la distanza che separa la Terra dal Sole.
A determinare la possibile presenza del misterioso pianeta – il cosiddetto Pianeta X – sono stati i due scienziati Patryk Sofia Lykawka e Takashi Ito, rispettivamente dell'Università Kindai di Shinkamikosaka e del Centro di astrofisica computazionale – Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone di Osawa, entrambi in terra nipponica. I due astrofisici sono giunti alle loro conclusioni dopo aver osservato le orbite anomale dei “Kuiper belt objects” o KBO, gli oggetti transnettuniani che si trovano in questa enorme fascia di spazio. A differenza della Fascia Principale di asteroidi che si trova tra Giove e Marte, la Fascia di Kuiper è composta da corpi celesti ghiacciati come comete, planetesimi e pianeti nani, tra i quali Eris e il grande Plutone, che fino al 2006 era ufficialmente considerato il nono pianeta del nostro sistema (poi declassato dalla UAI a pianeta nano). Generalmente si ritiene che questi oggetti risalgano alla formazione del Sistema solare, rappresentando frammenti del disco protoplanetario che non sono riusciti ad aggregarsi in pianeti veri e propri.
Alcuni di questi oggetti transnettuniani hanno un comportamento insolito, con orbite fortemente inclinate che non possono essere spiegate dall'attrazione gravitazionale della stella. Partendo da questa premessa i due studiosi, attraverso vari modelli come l'Outer Solar System Origins Survey (OSSOS), hanno condotto molteplici simulazioni e sono giunti alla conclusione che le anomalie di questi oggetti possono essere spiegate dalla presenza di un pianeta nascosto proprio nella Fascia di Kuiper, che li attrae a sé e ne influenza l'orbita. Dai calcoli è emerso che questo “pianeta fantasma” avrebbe caratteristiche simili al nostro: si tratterebbe infatti di un pianeta roccioso con una massa tra 1,5 e 3 volte quella della Terra, ubicato in una zona compresa tra 250 e 500 unità astronomiche dal Sole. Per comprendere quanto è grande questa distanza, basti sapere che Nettuno si trova a 30 unità astronomiche, pari a circa 4,5 miliardi di chilometri (è la distanza media, avendo un'orbita molto ellittica). Secondo Ito e Sofia Lykawka il Pianeta X sarebbe inclinato di circa 30° e avrebbe un perielio – la distanza minima dal Sole – di 200 unità astronomiche.
Ma perché non riusciamo a osservare un pianeta “nascosto” nel nostro sistema, relativamente vicino, mentre siamo in grado di intercettare esopianeti in orbita attorno a stelle lontane? La ragione risiede nel fatto che la Fascia di Kuiper è molto estesa e caotica, nella quale si stima siano presenti decine di migliaia di oggetti con un diametro significativo – superiore ai 100 chilometri – e massa notevole. Anche altre indagini hanno ipotizzato in passato la presenza di un cosiddetto Pianeta 9 o Pianeta X, ma fino a quando non emergeranno le prove nei moderni sistemi di sorveglianza non ne avremo la certezza. Basti sapere che Eris, il più massiccio pianeta nano della Fascia di Kuiper (quasi il 30 percento in più di Plutone), è stato identificato soltanto nel 2005. I dettagli della nuova ricerca “Is There an Earth-like Planet in the Distant Kuiper Belt?” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica specializzata The Astronomical Journal.