Cancro, quali sono i sintomi e i segnali dei tumori al cervello nei bambini
I tumori al cervello sono i tumori solidi più frequentemente diagnosticati nei bambini, come evidenziato dalla prestigiosa Università Johns Hopkins. I più comuni sono gli astrocitomi che colpiscono gli astrociti, ovvero cellule che nutrono e sostengono i neuroni. Gli astrocitomi fanno parte dell'ampia famiglia dei gliomi e rappresentano circa il 50 percento dei tumori cerebrali infantili. Tra le altre neoplasie al cervello che si sviluppano nei bambini figurano tumori del plesso coroideo, medulloblastomi al cervelletto, craniofaringiomi benigni, tumori a cellule germinali, ependimomi e varie altre tipologie di gliomi. Alcuni gliomi del tronco cerebrale risultano estremamente difficili da trattare e spesso la prognosi è infausta, come nel caso del glioma diffuso intrinseco del ponte o DIPG, sebbene recentemente è balzato agli onori della cronaca internazionale il caso di Lucas, il primo bambino a essere guarito da questa forma aggressiva e letale di cancro del sistema nervoso.
La diagnosi precoce di un cancro al cervello infantile è fondamentale non solo per il buon esito delle terapie, ma anche per scongiurare interventi chirurgici troppo invasivi che, a causa della delicatissima area coinvolta, possono avere un impatto significativo sullo sviluppo neurologico e cognitivo del bambino. Ecco perché, come evidenziato dall'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, “i sintomi iniziali del tumore al cervello non vanno mai sottovalutati per evitare il rischio di diagnosi tardive”. I sintomi possono variare in base a posizione, dimensione e velocità di sviluppo della neoplasia, tenendo presente che la massa tumorale in crescita preme sul tessuto nervoso. Anche l'età può avere un impatto sulla sintomatologia; non a caso il nosocomio romano nel suo portale suddivide sintomi e segnali dei tumori al cervello pediatrici in tre fasce di età: 0 – 3 anni, 3 – 12 anni e 12 – 18 anni. Poiché agli stadi iniziali i tumori cerebrali possono scatenare sintomi apparentemente poco preoccupanti, gli esperti sottolineano che è importante per i genitori cogliere quei segnali da sottoporre all'indagine di uno specialista.
I sintomi dei tumori al cervello tra 0 e 3 anni
Per quanto concerne l'età prescolare tra 0 e 3 anni, l'Ospedale Bambino Gesù sottolinea di prestare attenzione ai seguenti sintomi: vomito ricorrente e persistente; arresto o regressione nelle fasi dello sviluppo psichico e motorio; problemi di equilibrio e coordinazione; letargia; alterazione nei movimenti oculari e perdita delle capacità visive; collo rigido, torcicollo e posizioni anomale della testa; crisi epilettiche in assenza di febbre; e aumento della circonferenza del cranio, chiamata macroencefalia. Quest'ultima può verificarsi nei neonati poiché le ossa del cranio non sono fuse e la massa tumorale che spinge può incrementare le dimensioni della testa.
Chiaramente questi sintomi non significano necessariamente che il bambino o la bambina abbia un tumore al cervello, ma è molto importante recarsi da un pediatra per indagare a fondo sulle cause scatenanti. Ad esempio, per quanto riguarda il vomito, l'ospedale romano evidenzia che in questa fascia di età gli episodi di vomito sono frequenti, pertanto bisogna preoccuparsi solo in determinate circostanze: quando è ripetuto, non è associato a febbre o diarrea “ma si verifica al risveglio e insieme a mal di testa”. Quest'ultimo sintomo, significativo nei bambini più grandi, può essere molto complicato da evidenziare in un lattante.
I sintomi dei tumori al cervello tra 3 e 12 anni
Nella fascia di età tra 3 e 12 anni, il primo sintomo indicato dall'Ospedale Bambino Gesù è proprio la cefalea (mal di testa), una condizione molto frequente nei bambini che deve essere vista come un potenziale campanello d'allarme solo in determinate circostanze. Il mal di testa deve infatti essere persistente o ricorrente, dunque durare per giorni. Inoltre vanno controllate da un esperto le cefalee presenti al risveglio, associate a episodi di vomito ripetuto, segnali neurologici, stanchezza persistente e altre condizioni. Un consulto con il proprio pediatra è comunque sempre raccomandato quando si nota qualcosa di insolito. Gli altri sintomi del tumore al cervello per questa fascia di età indicati dall'ospedale pediatrico sono i medesimi di quella da 0 a 3 anni, con una specifica aggiunta per quel che concerne le alterazioni della vista: la visione doppia. I problemi visivi non sempre sono facili da identificare in un bambino piccolo; ad esempio, potrebbe andare a sbattere contro ostacoli, perdere il contatto visivo o essere disinteressato da oggetti che ha attorno. Se diagnosticati da un oculista, vanno approfondite le cause scatenanti, che potrebbero appunto essere legate a masse tumorali che premono sul nervo ottico e centri cerebrali deputati alla visione. Più in generale, nei bambini vanno attenzionati riduzioni della vivacità, dell'attività e modifiche al comportamento. Per la fascia di età 12 – 18 anni i sintomi segnalati sono gli stessi della fascia precedente, ma viene menzionata anche la pubertà precoce o ritardata: “I tumori del sistema nervoso centrale sono una causa molto rara che, tuttavia, non va trascurata”, sottolinea l'Ospedale Bambino Gesù.
In generale la sintomatologia dei tumori al cervello nei bambini è strettamente connessa alla posizione in cui emergono. Ad esempio, un medulloblastoma che colpisce il cervelletto può innescare problemi con il movimento, l'equilibrio e la coordinazione, mentre uno che interessa il nervo ottico, come già indicato, può alterare la vista. La crescita di un tumore nel cervello determina anche un aumento della pressione intracranica e può bloccare il normale flusso del liquido cefalorachidiano, con ulteriori conseguenze. In aggiunta ai sintomi già segnalati, la Johns Hopkins University cita anche irritabilità e convulsioni, mentre la Mayo Clinic indica biascicamento, difficoltà a deglutire, problemi di udito, debolezza o abbassamento su un lato del viso; perdita di sensibilità / debolezza in un braccio o in una gamba.
Quando il medico sospetta che i sintomi possano essere innescati da un tumore cerebrale richiede una risonanza magnetica di controllo, grazie alla quale è possibile averne conferma. I tumori al cervello possono essere primari, metastatici (cioè originati in un altro organo), benigni o maligni di vario grado. Gli astrocitomi di cui sopra, ad esempio, vanno da grado 1 a 4. Più sono rapidi e aggressivi, maggiore è la necessità di trattamenti combinati, come neurochirurgia, radioterapia e chemioterapia. Ricordiamo che i tumori cerebrali pediatrici sono rari e molto spesso possono essere curati adeguatamente. "Se tuo figlio ha un tumore al cervello, la neurochirurgia pediatrica avanzata può offrire un trattamento efficace e un recupero di successo per la maggior parte dei pazienti giovani affetti da questa rara condizione", chiosa la Johns Hopkins University.