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Cancro al seno, intelligenza artificiale rileva i tumori con anni di anticipo dalle mammografie

Un team di ricerca internazionale ha dimostrato che l’intelligenza artificiale INSIGHT MMG è in grado di indentificare il cancro al seno nelle mammografie con 4 – 6 anni di anticipo rispetto alla diagnosi del medico. L’IA può rappresentare una svolta per rilevare precocemente questi tumori aggressivi e abbattere il rischio di mortalità.
A cura di Andrea Centini
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Un'intelligenza artificiale è in grado di rilevare con anni di anticipo il cancro al seno dall'analisi delle immagini di mammografie. L'algoritmo dell'IA è infatti in grado di carpire degli schemi patologici e prevedere se un seno con determinate caratteristiche è a rischio di sviluppare la malattia. L'intelligenza artificiale assegna un punteggio da 0 a 100, con valori crescenti che indicano maggiori probabilità di sviluppare il cancro. In uno studio di coorte retrospettivo con oltre 100.000 donne è stato in grado di rilevare il cancro al seno subclinico con 4 – 6 anni di anticipo rispetto alla diagnosi. Com'è noto, prima viene identificata la malattia, maggiori sono le probabilità di prenderla in tempo e di poterla combattere efficacemente, migliorando in modo significativo la sopravvivenza. Grazie all'IA gli oncologi possono dunque avere una preziosa arma in più per determinare rapidamente e in modo preciso quali sono le donne a rischio.

A determinare che un'IA commerciale – INSIGHT MMG di Lunit Inc – è in grado di prevedere il cancro al seno con anni di anticipo è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Registro dei tumori della Norvegia – Istituto norvegese di sanità pubblica (FHI) di Oslo e del Dipartimento di Scienze della Salute e dell'Assistenza dell'Università Artica della Norvegia, che hanno collaborato con i colleghi di diversi istituti. Fra quelli coinvolti il Dipartimento di Radiologia – Facoltà di Medicina dell'Università di Washington; il Dipartimento di Scienze della Salute Pubblica dell'Università della California; e il Kaiser Permanente Washington Health Research Institute di Seattle. I ricercatori, coordinati dalla professoressa Solveig Hofvind, docente presso la Facoltà di Scienze della Salute dell'ateneo norvegese e a capo del progetto di ricerca basato sull'IA, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver testato l'intelligenza artificiale INSIGHT MMG sulle mammografie di 116.000 donne tra i 50 e i 69 anni sottoposte a screening biennale tra settembre 2004 e dicembre 2018, in una decina di centri senologici norvegesi. Nessuna delle partecipanti aveva al basale una storia di cancro al seno.

Durante il periodo di follow-up circa 1.600 donne hanno sviluppato la malattia. Poiché si è trattato di un'indagine retrospettiva, gli scienziati sapevano quali donne avrebbero ricevuto la diagnosi dopo anni di mammografie negative. È proprio dall'analisi di queste ultime che l'IA è stata in grado di capire quali donne si sarebbero ammalate in un momento successivo, con 4 – 6 anni di anticipo rispetto alla diagnosi effettiva. L'IA è in grado di determinare anche quale dei due seni svilupperà la patologia. Come indicato, l'algoritmo assegna punteggi da 0 a 100 a ogni immagine, con quelli più alti relativi al maggior rischio di ammalarsi. “Le differenze assolute medie (DS) nei punteggi IA tra i seni delle donne che hanno sviluppato un cancro rilevato tramite screening erano 21,3 (28,1) al primo ciclo di studio, 30,7 (32,5) al secondo ciclo di studio e 79,0 (28,9) al terzo ciclo di studio”, hanno spiegato la dottoressa Hofvind e colleghi nell'abstract dello studio.

“Abbiamo notato che il seno in cui si è sviluppato il cancro aveva un punteggio AI circa due volte più alto dell'altro seno. Lo studio dimostra che gli algoritmi di intelligenza artificiale già disponibili sul mercato possono essere utilizzati per sviluppare programmi di rilevamento più personalizzati", ha dichiarato l'autrice principale dello studio. Secondo i dati della IARC il cancro al seno è il secondo più diagnosticato al mondo (con 2,3 milioni di nuovi casi all'anno dietro ai 2,5 milioni di cancro al polmone) e il quarto più mortale, con 670.000 decessi. La tempestività nella diagnosi è fondamentale per abbattere il rischio di malattia invasiva e la mortalità, per questo gli screening supportati dall'IA possono rappresentare un'arma estremamente preziosa per gli oncologi, come dimostra lo studio nato nel contesto del progetto BreastScreen Norway. Una speranza arriva anche dal farmaco sperimentale ErSO-TFPy, che in studi preclinici è stato in grado di uccidere il 100 percento delle cellule del carcinoma mammario con una sola dose. I dettagli della nuova ricerca “Artificial Intelligence Algorithm for Subclinical Breast Cancer Detection” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica JAMA.

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