Bradipo attaccato da un predatore reagisce con decisione e sopravvive: il rarissimo video
Un bradipo didattilo viene attaccato da un ocelot (un felino di medie dimensioni) mentre si trova al suolo, ma sopravvive e riesce a scacciare il predatore con movimenti rapidi e colpi decisi. Sono le straordinarie e rarissime immagini catturate da una fototrappola – una fotocamera che si attiva con sensori di movimento – piazzata presso la Tiputini Biodiversity Station, sita nel cuore della Foresta Amazzonica in Ecuador. Il filmato ha entusiasmato i ricercatori per diverse ragioni, dato che mostra un'interazione praticamente mai documentata prima che aumenta le conoscenze sugli splendidi animali coinvolti.
A descrivere e filmare la sequenza di caccia (andata a vuoto) è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati colombiani della Fundación Proyecto Primates di Bogotá e del Dipartimento di Antropologia dell'Università del Texas, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Scienze Biologiche dell'Università delle Ande e dell'Università di San Francisco di Quito. Per i ricercatori è stata una vera sorpresa: avevano infatti piazzato diverse fototrappole nella foresta pluviale per studiare il comportamento di alcune specie di primati, in particolar modo le scimmie ragno o ateli e le scimmie urlatrici (genere Alouatta) che popolano questi luoghi quasi incontaminati.
La fotocamera che ha ripreso lo scontro tra il bradipo didattilo di Linneo (Choloepus didactylus) e l'ocelot (Leopardus pardalis) era puntata su una zona paludosa chiamata dagli scienziati “saladero”, un luogo dove gli animali si recano a leccare sali minerali e altri elementi preziosi che sono scarsi nelle foreste pluviali. In questi posti interagiscono molte specie diverse e spesso sono in conflitto tra di esse, legate dal rapporto preda-predatore nella catena alimentare. I ricercatori coordinati dai professori Anthony Di Fiore e Maria Camila Bastidas-Dominguez – quest'ultima ha condiviso le immagini su Youtube – erano certi che avrebbero raccolto diversi documenti interessanti puntando il saladero della Stazione di Tiputini, ma mai si sarebbero immaginati di filmare il tentativo di predazione ai danni di un lento e mansueto bradipo da parte di un ocelot, un elegante felino lungo fino a 1,20 metri (con coda) e dal peso massimo di circa 15 kg.
“Sia i bradipi didattili che gli ocelot sono animali difficili da studiare”, ha spiegato il professor Di Fiore in un comunicato stampa. “Sono silenziosi, sfuggenti e difficili da trovare e osservare in natura. Questo video fornisce un'istantanea di aspetti interessanti della storia naturale di entrambe le specie, mostrando una possibile relazione preda-predatore che è stata raramente considerata e mostrando l'attività diurna per il bradipo a didattilo prevalentemente notturno. Il video evidenzia anche il rischio che corrono gli animali prevalentemente arboricoli come i bradipi quando scendono sul suolo della foresta per usare le leccate minerali”, ha chiosato l'esperto.
Nella parte iniziale del video si può osservare come l'ocelot tenti di agguantare il bradipo all'altezza del collo, mentre è intento a leccare i sali minerali nella pozza. Il tsantsa o unau – come chiamano questi bradipi in America del Sud – si gira di scatto e assesta un paio di colpi alla testa del felino che si ritrae, sorpreso dalla reazione rapida e decisa. Prova ad avvicinarsi di nuovo ma il bradipo riesce a tenerlo a distanza di sicurezza. Le immagini poi passano alla fase successiva dello scontro, col bradipo che sfrutta un tronco caduto proprio sopra alla pozza per proteggersi e tenere d'occhio l'ocelot, che tenta ogni tanto di mordergli le zampe. Il bradipo compie alcuni sorprendenti scatti e alla fine sembra che il felino affamato si dilegui. A causa del campo ristretto della fototrappola non è dato sapere cosa sia successo oltre la palude, ma i ricercatori che hanno recuperato il dispositivo due giorni dopo l'attacco non hanno trovato in zona i resti di un bradipo. È dunque molto probabile che sia riuscito a sfuggire all'assalto.
I ricercatori hanno iniziato a raccogliere il DNA ambientale dall'area e hanno scoperto che ci sono almeno due specie di bradipi che vengono a leccare i preziosi minerali in questo saladero. È possibile che le interazioni tra ocelot e bradipi non siano così inconsuete, ma ad oggi quello ripreso nella Foresta Amazzonica resta un documento davvero eccezionale. Al filmato è stato dedicato l'articolo scientifico “Sloths strike back: Predation attempt by an ocelot (Leopardus pardalis) on a Linnaeus's two-toed sloth (Choloepus didactylus) at a mineral lick in Western Amazonia, Ecuador” pubblicato sulla rivista scientifica specializzata Food Webs.