Blob misteriosi invadono le spiagge del Canada: “Non è materiale biologico, né un biocarburante”
Un vero e proprio mistero si sta consumando sulle spiagge di Terranova (Newfoundland), un'isola canadese affacciata sulla costa atlantica del Paese nordamericano. Da settembre, infatti, chi passeggia sull'arenile della baia di Placentia, sita nella parte sudorientale dell'isola, si imbatte costantemente in masse biancastre simili a disgustosi blob. L'aspetto più inquietante risiede nel fatto che ad oggi non si sa ancora di cosa si tratti esattamente, anche dopo le analisi condotte da alcuni esperti. Le immagini hanno cominciato a circolare sui gruppi di beachcomber – persone che cercano e raccolgono oggetti sulle spiagge – e sono state avanzate diverse ipotesi fantasiose, ma al momento, come indicato, non ci sono conferme.
In un'intervista al The Globe and Mail, un ecologo marino del Dipartimento della pesca e degli oceani del Canada ha affermato che questi blob non sono spugne marine, alle quali alcuni hanno provato ad accostare le masse informi. Altri hanno riferito che potrebbe trattarsi di tunicati incrostanti della famiglia Didemnidae o funghi mucillaginosi della classe dei Myxomycetes, al quale appartiene ad esempio l'organismo dall'aspetto disgustoso “Dog vomit slime mold” (muffa melmosa vomito di cane), ma non si tratta né di Fuligo septica né di altri esseri viventi. Lo stesso ecologo marino ha infatti dichiarato che questi blob non contengono materiale biologico. Come raccontato dalla BBC, un rappresentante dell'ente canadese per l'ambiente e i cambiamenti climatici ha dichiarato allo stesso giornale che non siamo innanzi a un prodotto a base di petrolio, un biocarburante, un lubrificante o un'altra sostanza di questa classe che può dar vita ad aggregati di questo colore e consistenza.
Le persone che passeggiano regolarmente sulla spiaggia hanno accostato i blob al composto per fare un prodotto tipico del posto chiamato touton, che è a base di pasta fritta nel grasso di maiale. "Qualcuno sa cosa sono queste macchie? Sono come pasta di touton e sono sparse ovunque sulla spiaggia", si è chiesto Philip Grace in un post su Facebook. Stan Tobin, un residente del villaggio di Ship Cove affacciato sulla baia di Placentia, ha affermato alla BBC che ricordano anche l'impasto per fare il pane: “È come se qualcuno avesse provato a fare il pane, ma avesse fatto un pessimo lavoro”. Inizialmente li aveva scambiati per pezzi di polistirolo sciolto, ma anche questa sostanza è stata depennata dalla lista. Un elemento interessante è l'odore di queste masse, simile a quello dell'olio vegetale. Come indicato, tuttavia, non siamo innanzi a materiale biologico e nemmeno ad ammassi di idrocarburi legati al petrolio, quindi l'origine è tutta da confermare.
Potrebbe trattarsi di qualche sostanza di scarto legata a un processo industriale, oppure del carico di una nave andato perduto e trasformato dall'azione del mare. Gli scienziati continueranno sicuramente a indagare, anche se al momento i funzionari governativi non hanno voluto lasciare dichiarazioni in merito. L'unica certezza è che se ne trovano a centinaia di grandi e piccole dimensioni, sebbene in genere hanno un diametro di una quindicina di centimetri. “Qualcuno sa da dove vengono e come sono arrivate lì. E sa dannatamente bene che non dovrebbero essere qui”, ha chiosato il signor Tobin con un certo fastidio. Ritiene infatti che le autorità stiano nascondendo la reale origine di queste masse. Al momento non sono state fatte segnalazioni sulla potenziale pericolosità per la salute, ma visto che mancano indicazioni ufficiali il consiglio è di non toccarle e di mantenersi a distanza.