Blackout in Spagna, cos’è il raro fenomeno atmosferico che secondo i media ha oscurato tutto

La Spagna è ancora al buio, almeno in buona parte del territorio. Il blackout cominciato verso le 12:30 di oggi, lunedì 28 aprile, ha bloccato buona parte dei servizi. Il live con tutti gli aggiornamenti aperto dal quotidiano El Mundo sembra quasi un bollettino di guerra. Traffico in tilt, treni fermi, addirittura graduatorio bloccate e centrali nucleari in stato di pre allerta.
In tutto questo non è ancora chiaro il motivo del blocco. Le prime analisi sull’attacco informatico sembrano escludere la possibilità che tutto il blocco sia stato causato da un gruppo di hacker. Per ora l’unica analisi in mano ai media arriva dal REN, il Redes Energéticas Nacionais portoghese che ha cominciato a parlare di un “raro fenomeno atmosferico”.
Cos’è la "vibrazione atmosferica indotta"
Secondo il REN l’origine del guasto va cercata in Spagna. E più nello specifico va cercata nelle oscillazioni che sono state registrate nelle linee ad altissima tensione. Il fenomeno che avrebbe compromesso queste linee creano uno squilibrio nel flussi di elettricità viene definito come “vibrazione atmosferica indotta”.
Qui dobbiamo fare un passaggio, anche linguistico. La formula “vibrazione atmosferica indotta” che stiamo leggendo in queste ore sui media non ha un riferimento preciso in letteratura scientifica. Al massimo possiamo trovare dei riferimenti al "vibrazioni indotte dal vento", ossia le vibrazioni a cui vengono sottoposti gli edifici quando sono colpiti da raffiche di vento. Ovviamente cosa abbia provocato queste raffiche non è ancora nota. Le "vibrazioni indotte dal vento" sono un parametro importante nei calcoli che vengono fatti per costruire un edificio o, in questo caso, una struttura strategica.
In ogni caso il governo spagnolo per adesso mantiene ancora molto riserbo. In una nota per i media il governo ha scritto: “Il Governo sta lavorando per determinare l'origine e l'impatto di questo incidente. Forniremo tutte le informazioni disponibili non appena avremo dati rigorosi e verificati”.