Bianca Balti e il cancro alle ovaie: cosa vuol dire che è al terzo stadio e quali sono i sintomi
Con una serie di fotografie scattate in ospedale, Bianca Balti ha rivelato di essere in cura per un tumore ovarico. La diagnosi è molto recente. Come ha spiegato Balti su Instagram la scorsa domenica è andata in Pronto Soccorso per un dolore addominale e qui ha scoperto che l’origine del dolore è legata a un tumore ovarico arrivato al terzo stadio.
Non è la prima volta che la modella parla della sua salute. Nel 2022 si era sottoposta a una mastectomia bilaterale, un intervento dove vengono rimossi entrambi i seni. Come aveva spiegato lei stessa la ragione di questo intervento era preventiva ed era legata proprio a un rischio oncologico. Sempre su Instagram aveva spiegato: “Prontissima a ridurre del 95% il mio rischio di contrarre un tumore al seno”.
La mutazione BRCA1 e il rischio oncologico
L’intervento di mastectomia bilaterale è stato scelto per un motivo preciso. Bianca Balti è portatrice della mutazione genetica nota come BRCA1. Come spiega il portale di AIRC, l’associazione italiana per la ricerca sul cancro, i geni BRCA1 e BRCA2 sono coinvolti nei processi che portano alla riparazione del DNA.
Forme mutate di questi geni aumentano il rischio di certi tumori. Un rischio che colpisce soprattutto le donne, visto che i tumori riguardano mammella e ovaio. Ma non solo. Studi più recenti hanno spiegato che queste mutazioni legate anche al rischio di altri tumori come stomaco, pancreas e prostata.
Cos’è il tumore ovarico al terzo stadio
Secondo il portale ACTO, il portale dell’alleanza contro il tumore ovarico, questo tipo di malattia può avere tre differenti stadi. Nel primo stadio il tumore è limitato alle ovaie, nel secondo stato invece si estende anche agli organi pelvici, al terzo stadio invece vuol dire che oltre alle ovaie si è esteso anche agli organi pelvici o può presentare anche metastasi ai linfonodi che si trovano questa area. Nel quarto stadio invece si trovano metastasi anche in altre parti del corpo distanti dalle ovaie.
Questa classificazione viene confermata anche da Saverio Cinieri, presidente della fondazione Aio. È lui a spiegare al Corriere della Sera che il carcinoma ovarico al terzo stadio si può estendere oltre le ovaie: “La diagnosi di carcinoma ovarico al terzo stadio significa che il tumore interessa una o entrambe le ovaie e che può essersi esteso oltre i confini pelvici, con metastasi peritoneali”. Il peritoneo è una membrana che riveste tutta la cavità addominale.
Quali sono i sintomi del carcinoma ovarico
Come spiega Bianca Balti, il tumore le è stato diagnosticato dopo un ricovero in pronto soccorso per dolori addominali. Questo tumore tuttavia è difficile da trovare, proprio perché nelle sue fasi iniziali non è legato a molti sintomi. Fra i sintomi più evidenti ci sono dolori addominali, gonfiore e sensazione di sazietà anche a stomaco vuoto. Ma ci possono essere anche altri sintomi collegabili, come piccole perdite di sangue vaginali.