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Barbara, magnifica T. rex, era gravida quando morì: sopravvisse anche a una grave ferita

Per la prima volta in un museo sono stati esposti i fossili di un maschio e una femmina di tirannosauro. La femmina Barbara era gravida quando perse la vita.
A cura di Andrea Centini
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Dall'inizio di dicembre l'Auckland War Memorial Museum – Tamaki Paenga Hira di Auckland, in Nuova Zelanda, ha iniziato una magnifica e pionieristica esposizione paleontologica: per la prima volta, infatti, in unico museo è possibile ammirare i fossili di una coppia di tirannosauri (Tyrannosaurus rex), un maschio e una femmina. Il primo, chiamato Peter, è considerato uno dei fossili di T. rex meglio conservati e completi al mondo, mentre Barbara, che ha raggiunto il “compagno” il 2 dicembre, è assolutamente straordinaria. Non solo è una femmina gravida – esistono al mondo pochissimi esemplari in questa condizione -, ma presenta anche una gravissima frattura guarita, che può raccontarci molto della vita di questi straordinari “lucertoloni” preistorici, come spiegato in un ricco documento del museo neozelandese.

Barbara a sinistra e Peter a destra. Credit: Auckland War Memorial Museum - Tamaki Paenga Hira
Barbara a sinistra e Peter a destra. Credit: Auckland War Memorial Museum – Tamaki Paenga Hira

Barbara, che presenta elementi del cranio straordinariamente conservati, è un esemplare completamente nuovo estratto dalla formazione Hell Creek nel Montana nordorientale, negli Stati Uniti. È una delle formazioni paleontologiche più preziose del Tardo Cretaceo, l'ultima fase del Mesozoico che si concluse con l'impatto del famigerato Chicxulub, asteroide con un diametro stimato di 10-14 chilometri che determinò l'estinzione dei dinosauri non aviani, tirannosauri compresi. Dopo un lungo e laborioso lavoro di estrazione, il fossile AWMM-IL2022.21 è stato soprannominato Barbara e ora è pronto a mostrarsi al pubblico in tutto il suo maestoso splendore.

Come indicato, Barbara era gravida al momento della morte. Gli scienziati lo hanno determinato notando la presenza di tessuto osseo midollare, che, esattamente come avviene negli uccelli, dinosauri viventi, si sviluppa nelle femmine in procinto di deporre le uova. La sua funzione è peculiare: serve come riserva di calcio per permettere la formazione del guscio duro delle uova. È dunque un segno chiaro ed evidente che Barbara si era accoppiata poco prima di perdere la vita, 66 milioni di anni fa, e che dunque stava per diventare madre. È impossibile dire se per la prima volta o meno.

Barbara. Credit: Auckland War Memorial Museum - Tamaki Paenga Hira
Barbara. Credit: Auckland War Memorial Museum – Tamaki Paenga Hira

Se questo dettaglio rende il suo fossile estremamente affascinante, ce n'è un altro che sta appassionando i paleontologi. Barbara presenta una gravissima frattura al livello del metatarso del piede sinistro, un infortuno catastrofico per un gigantesco rettile bipede, che deve avere avuto enormi problemi anche solo a deambulare, con una evidente zoppia. La frattura è talmente grave che gli scienziati ipotizzano si sia completamente strappato il tendine. Il dolore per l'animale deve essere stato atroce. Per un bipede che vive di caccia, un infortunio del genere equivale quasi sicuramente a morte certa. Eppure Barbara è sopravvissuta a lungo dopo questa terribile ferita, come mostrano i segni di guarigione sul tessuto osseo.

Barbara. Credit: Auckland War Memorial Museum - Tamaki Paenga Hira
Barbara. Credit: Auckland War Memorial Museum – Tamaki Paenga Hira

Come ha fatto il tirannosauro a sopravvivere, se non poteva più andare a caccia? Gli scienziati ipotizzano che forse, zoppicando, era in grado di cibarsi dei resti delle carcasse di animali uccisi dai compagni. L'ipotesi più affascinante però è che i tirannosauri vivessero in branchi e che gli esemplari in difficoltà venissero aiutati dagli altri. In pratica, Barbara sarebbe stata supportata nell'alimentazione grazie alla caccia di altri tirannosauri. Uno scenario emozionante, ma non inverosimile. Del resto alcuni scienziati ritengono che i T. rex avessero le “braccine corteper evitare di divorarsele a vicenda mentre si alimentavano in gruppo sulla carcassa di una preda abbattuta. Barbara riuscì a riprendersi a tal punto dalla frattura da potersi accoppiare. Oggi possiamo a ammirarla fianco a fianco a Peter, in una delle esposizioni più emozionanti e coinvolgenti per gli appassionati di dinosauri.

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