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Attenzione a questo pesce: sembra un’orata ma è allucinogeno

Comunemente noto con il nome di salpa o “pesce dei sogni”, si trova in tutto il Mediterraneo e nell’Atlantico orientale. Mangiarlo può provocare allucinazioni visive e uditive di più giorni.
A cura di Valeria Aiello
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Probabilmente tutti sappiamo che mangiare pesce fa bene alla salute, per il suo contenuto di omega 3, proteine, vitamine, fosforo e selenio. Non in molti però sanno che c’è una specie di pesce il cui consumo può causare allucinazioni visive e uditive. Il suo nome scientifico è Sarpa salma ma è più conosciuto come salpa, un pesce di mare molto simile a un’orata che si è guadagnato la reputazione di “pesce dei sogni” per i suoi potenti effetti allucinogeni.

Pescato in tutto il Mediterraneo e lungo la costa orientale dell’Africa, è spesso servito nei ristoranti della Costa Azzurra. Ma nonostante la maggior parte dei suoi consumatori non sperimenti alcun evento negativo, alcuni sfortunati avventori finiscono per incappare in allucinazioni, descritte come spaventose da chi le ha provate. Tali effetti sono indicati con il termine di ittioalleinotossismo, un tipo di intossicazione alimentare che si manifesta nelle ore successive all’ingestione del pesce, sebbene non tutte le parti della salpa sembrino avere il potere di scatenare deliri da incubo.

Nella letteratura scientifica si trovano poche segnalazioni di ittioalleinotossismo dovuto al consumo di salpe, anche se alcuni di questi casi sono decisamente famosi. Il primo ad essere stato documentato riguarda una famiglia che nel 1982 a Marsiglia mangiò salpe alla brace senza rimuovere le viscere del pesce. Nel giro di poco tempo, i commensali si ritrovarono a sperimentare visioni di animali aggressivi per circa 10 ore.

Un secondo caso è stato segnalato nel 1994, dopo che un turista in Costa Azzurra aveva ordinato il pesce in un ristorante. Il giorno seguente, l’uomo di 40 anni ha iniziato ad avere visioni offuscate, nausea e debolezza muscolare, pensando che la cosa migliore da fare era salire in macchina e fare un giro. Sfortunatamente, non andò molto lontano perché il suo veicolo venne assalito da “artropodi giganti”. A questo punto, l’uomo decise di recarsi in ospedale e, alla fine, si riprese dopo 36 ore, senza ricordare nulla di ciò che era accaduto.

L’ultimo caso risale al 2002 ed ha coinvolto un novantenne che ha cucinato e mangiato il pesce nella sua casa di Saint Tropez. Nel giro di un paio d’ore, l’uomo si è ritrovato ad essere tormentato da animali alati stridenti, prima di riferire in seguito che il calvario è durato per tre giorni.

Questi casi, nell’insieme, hanno portato i ricercatori a valutare come potenzialmente pericolose non tutte le parti della salpa. La testa del pesce, tuttavia, è considerata la più allucinogena. Uno studio ha inoltre scoperto che il fegato e gli organi interni sono altamente tossici, anche se questi livelli di tossicità sembrano fluttuare durante l’anno, con il maggior numero di avvelenamenti che si verificano in autunno.

Un altro studio ha rivelato che una particolare alga di cui si nutre il pesce contiene tossine che si accumulano nel fegato dell’animale, fornendo un ulteriore motivo per evitare di mangiare questo organo e suggerendo che la ittioalleinotossicità della salpa sia dovuta alla sua alimentazione. Nonostante ciò, i ricercatori non hanno ancora identificato i composti effettivamente responsabili di tale effetto, né hanno ancora scoperto se le allucinazioni sono causate da molecole simili alla DMT o acidi che rispecchiano gli effetti dell’LSD.

Per tutti questi motivi, il consiglio è di procedere con particolare attenzione nel caso in cui ci trovassimo a mangiare una salpa.

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