Astronauti bloccati sulla Stazione Spaziale Internazionale, non c’è ancora una data di ritorno
I due astronauti della Boeing Starliner, Butch Wilmore e Suni Williams, da giugno bloccati sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), non sanno ancora quando potranno fare ritorno sulla Terra. La NASA ha comunicato che non è ancora stata programmata una data di rientro, dopo la navicella spaziale della Boeing ha riscontrato diversi problemi durante il volo inaugurale.
Wilmore e Williams sono partiti alla volta della ISS lo scorso 5 giugno e sarebbero dovuti rimanere in orbita per circa una settimana ma, dopo il lancio da Cape Canaveral, la navicella della Boeing ha riportato cinque perdite di elio e altrettanti guasti ai propulsori che hanno ritardato l’attracco del velivolo al modulo Harmony della IS, fortunatamente, si è poi concluso con successo. Non potendo però garantire un rientro in sicurezza a stretto giro, la permanenza dei due astronauti a bordo della ISS è stata posticipata fino agli attuali 50 giorni.
Astronauti bloccati da giugno sulla ISS: “Non c’è ancora una data di ritorno”
Al momento, nonostante la NASA e la Boeing abbiano spiegato che i test sulla navicella sono stati completati, non esiste ancora una data precisa per il volo di rientro. “Non abbiamo un annuncio importante oggi, relativo a una data di ritorno” ha affermato Steve Stich, responsabile del programma Commercial Crew Program della NASA, in una conferenza stampa tenutasi giovedì 25 luglio – . Stiamo facendo grandi progressi, ma non siamo ancora pronti a fare un annuncio”.
Non è quindi ancora chiaro quando gli astronauti Wilmore e Williams potranno fare rientro sulla Terra. I funzionari della NASA hanno spiegato che la Boeing Starliner ha abbastanza carburante per rimanere in orbita fino alla metà di agosto al massimo e che, entro questa data, gli ingegneri raccoglieranno quanti più dati possibili sui propulsori malfunzionanti, prima che vengano sganciati.
L’opzione di riserva sarà utilizzare un sistema di rientro diverso, ad esempio coinvolgendo la prossima navicella della Crew Dragon di SpaceX che raggiungerà la ISS. Un’ipotesi che al momento non è però ancora stata verificata, nella speranza di poter risolvere i problemi ai propulsori della Starliner. “Le ultime settimane sono state davvero utili per comprendere le anomalie dei propulsori e dell’elio e come affrontare questi problemi per i voli futuri – ha aggiunto Mark Nappi, vicepresidente della Boeing e responsabile del programma per gli equipaggi commerciali dell’azienda – . Questo è stato il vero obiettivo qui”.
Per capire al meglio come potrebbero comportarsi i propulsori, essenziali per posizionare il velivolo nella giusta angolazione per il rientro nell’atmosfera terrestre, gli ingegneri dello stabilimento Starliner di White Sands, nel New Mexico, ne hanno smontato delle copie, ispezionandole pezzo per pezzo per individuare potenziali guasti e azionandole per raccogliere dati. Nel frattempo, Wilmore e Williams hanno eseguito una serie di attività di manutenzione e una volta alla settimana sono rientrati nella navicella Starliner per provare a risolvere i problemi dei propulsori con gli ingegneri del controllo a terra.
I due astronauti, in una precedente conferenza stampa, si erano detti “fiduciosi” che la Starliner sarà in grado di riportarli sani e salvi sulla Terra.