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Astinenza da nicotina, farmaco per il Parkinson abbatte i sintomi: speranze per chi vuole smettere col fumo

Per chi vuole smettere di fumare potrebbe presto arrivare un nuovo, potente alleato. Ricercatori coreani hanno infatti scoperto che la prociclidina, un farmaco per il Parkinson, abbatte i sintomi dell’astinenza da nicotina nei test di laboratorio.
A cura di Andrea Centini
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Un farmaco approvato per il morbo di Parkinson, la prociclidina, è in grado di ridurre sensibilmente i sintomi associati all'astinenza da nicotina, spesso il fattore più complesso da superare per chi desidera smettere di fumare. L'astinenza da questa sostanza, infatti, può essere significativa e debilitante, in grado di compromettere la qualità della vita e le attività quotidiane nei casi più seri. Tra le manifestazioni vi sono tremori, formicolio a mani e piedi, irritabilità, mal di testa, nausea, insonnia, aumento del peso, crampi intestinali, ansia, depressione e molto altro ancora. Non c'è da stupirsi che anche tra i più volenterosi c'è chi ricasca nel vizio delle sigarette, soprattutto se sta attraversando un momento complicato.

Purtroppo i principi attivi già approvati contro l'astinenza da nicotina da vizio del fumo, come la nicotina sostitutiva presente in cerotti e gomme, l'antidepressivo brupropione e l'agonista dei recettori nicotinici vareniclina, non sempre offrono i risultati sperati, per questo i ricercatori sono costantemente alla ricerca di nuovi farmaci per contrastare questa invalidante forma di astinenza. Del resto si calcola che almeno 8-9 milioni di persone muoiono ogni anno nel mondo a causa del fumo, circa 34.000 delle quali in Italia (più di 80 al giorno) per cancro al polmone, quindi è fondamentale aiutare chi desidera dire basta. A scoprire che una speranza può arrivare dalla prociclidina è stato un team di ricerca coreano guidato da scienziati del Centro per la funzione cerebrale – Istituto di scienze cerebrali, Istituto coreano di scienza e tecnologia (KIST), che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Centro per l'interazione glia-neuroni e del Centro di controllo antidoping.

I ricercatori, coordinati dal dottor Heh-In Im, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto alcuni esperimenti con modelli murini. Poiché tra i sintomi dell'astinenza da nicotina ci sono diversi disturbi motori, gli studiosi si sono concentrati sugli interneuroni colinergici striatali, ovvero presenti nello striato, una parte del cervello che governa proprio il controllo motorio (nella parte anatomica chiamata Putamen). Questi interneuroni utilizzano come principale neurotrasmettitori l'acetilcolina, che è alla base delle funzioni motorie. In topi geneticamente modificati in cui erano soppressi i geni legati ai canali di sodio per ridurre l'attività neuronale degli interneuroni colinergici, i ricercatori hanno osservato che i sintomi motori legati all'astinenza da nicotina – come i tremori – erano sensibilmente ridotti. Dopo aver identificato questo percorso neurale il professor Im e colleghi hanno testato un farmaco che agisce da inibitore di questi interneuroni, la prociclidina appunto, già approvata per il contrasto del morbo di Parkinson. Si tratta infatti di un anticolinergico che blocca l'azione dell'acetilcolina.

Nei test condotti sui topi trattati con una singola dose di questo principio attivo, i tremori, che sono uno dei principali sintomi dei roditori in astinenza da nicotina, sono stati ridotti di oltre il 50 percento. Negli esperimenti è stato osservato anche un ripristino dei livelli normali di dopamina nel cervello, che cala sensibilmente quando si verifica l'astinenza. Questi risultati suggeriscono che il farmaco per il Parkinson possa rappresentare un prezioso alleato per chi desidera smettere di fumare, ma saranno necessari degli studi clinici ad hoc per confermarne l'efficacia anche nell'uomo. I dettagli della ricerca “Striatal Cholinergic Interneurons Control Physical Nicotine Withdrawal via Muscarinic Receptor Signaling” sono stati pubblicati su Advanced Science.

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