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Asteroide rischia di colpire la Terra a San Valentino del 2046: dove e a che ora, secondo le stime

Nei giorni scorsi è stato scoperto un asteroide di 50 metri (2023 DW) che ha 1 probabilità su 625 di centrare la Terra il 14 febbraio 2046. Ecco tutto ciò che sappiamo.
A cura di Andrea Centini
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Un asteroide scoperto alla fine di febbraio ha una probabilità su 625 di colpire la Terra il 14 febbraio 2046, giorno di San Valentino. Potrebbe sembrare un rischio tutto sommato accettabile, ma statisticamente è molto più elevato di quello che solitamente corriamo quando vengono segnalati asteroidi minacciosi. Il “sasso spaziale” si chiama 2023 DW e ha un diametro stimato di circa 50 metri, più o meno le dimensioni di una piscina olimpica. Non è esattamente un “killer di pianeti”, come l'asteroide Chicxulub che fece estinguere i dinosauri non aviani 66 milioni di anni fa o la cometa Dibiasky del film Don't Look Up, ciò nonostante potrebbe causare ingentissimi danni qualora dovesse precipitare su un'area popolata. Basti sapere che secondo i calcoli degli scienziati un asteroide di 100 metri sarebbe in grado di distruggere completamente New York, causando milioni di morti.

L'asteroide 2023 DW è stato scoperto il 26 febbraio 2023 da un osservatorio astronomico di San Pietro di Atacama, in Cile, mentre viaggiava a una distanza stimata di 10 milioni di chilometri dalla Terra. L'oggetto è stato immediatamente messo sotto la lente di ingrandimento degli esperti che ne stanno determinando con accuratezza le dimensioni, l'orbita e il rischio di impatto col nostro pianeta. Attraverso la costante raccolta dei dati, che in questi giorni è stata complicata dalla presenza della Luna Piena del Verme, gli astronomi otterranno un quadro molto più preciso della minaccia che rappresenta. “Abbiamo monitorato un nuovo asteroide chiamato 2023 DW che ha una possibilità molto piccola di colpire la Terra nel 2046”, ha dichiarato su Twitter il Planetary Defense Coordination Office della NASA. “Spesso, quando vengono scoperti per la prima volta nuovi oggetti, sono necessarie diverse settimane di dati per ridurre le incertezze e prevedere adeguatamente le loro orbite nel futuro. Gli analisti orbitali continueranno a monitorare l'asteroide 2023 DW e aggiorneranno le previsioni man mano che arriveranno più dati”, ha chiosato l'agenzia aerospaziale americana.

Sebbene al momento abbiamo solo dati preliminari, gli scienziati non solo hanno già calcolato l'orario del potenziale impatto, ma anche l'area geografica probabilmente interessata. Al momento, come riporta il Near-earth objects coordination centre dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) c'è una probabilità su 625 che 2023 DW possa colpire la Terra alle 22:44 (ora italiana) del 14 febbraio 2046. La velocità di impatto prevista è di 15,6 chilometri al secondo, quasi 57mila chilometri orari. A calcolare l'area di potenziale impatto è stato invece lo scienziato italiano Piero Sicoli dell'Osservatorio astronomico di Sormano, un comune in provincia di Como. In un “cinguettio” su Twitter del 2 marzo il dottor Sicoli aveva indicato che vi sarebbe una probabilità su 400 (dunque più alta di quella evidenziata dall'ESA) che 2023 DW possa colpire un punto compreso tra il Sud Est Asiatico e gli Stati Uniti. Le maggiori probabilità di impatto si concentrano sull'Oceano Pacifico.

“Grazie alla velocità di calcolo dei computer, ora è possibile elaborare decine di migliaia di cloni orbitali e quindi stimare quante soluzioni portano a un impatto”, ha affermato Sicoli in un commento riportato da Vice.com. “Nel caso specifico del mio grafico, ad esempio, ho elaborato quasi 65.000 diverse possibili orbite del 2023 DW e solo 150 di queste indicano un impatto”, ciò significa che esiste una “probabilità del 99,77% che l'asteroide manchi la Terra”. L'esperto, che si occupa di calcolo orbitale dei Near Erath Objects (NEO), ha sottolineato che in base ai dati aggiornati all'8 marzo 2023 l'asteroide passerà a una distanza dalla Terra “compresa tra zero e poco meno di due milioni di chilometri”, che è cinque volte la distanza media che ci separa dalla Luna.

Nel caso in cui il rischio di impatto dovesse diventare una certezza, gli esperti del sistema di difesa planetaria potrebbero decidere di provare a deviare il corpo celeste attraverso un impatto cinetico, un'opzione fattibile come recentemente dimostrato dalla missione di test DART. In questo caso la NASA ha modificato la traiettoria e la velocità di un piccolo asteroide in orbita attorno a un altro più grande, facendogli schiantare contro una sonda a migliaia di chilometri orari di velocità.

2023 DW è grande almeno il doppio dell'asteroide responsabile dell'evento conosciuto come "Meteora di Chelyabinsk", che all'inizio del 2013 esplose sui cieli della Russia provocando oltre mille feriti a causa della devastante onda d'urto. Se fosse esploso su una zona densamente popolata i danni a cose e persone sarebbero stati sensibilmente superiori.

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