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Asteroide grande come un autobus in avvicinamento alla Terra: passaggio questa notte

Gli scienziati del CNEOS della NASA hanno calcolato che l’asteroide 2018 QE effettuerà un passaggio ravvicinato alla Terra nella notte tra l’8 e il 9 ottobre. Il sasso spaziale ha le dimensioni di un autobus.
A cura di Andrea Centini
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Nella notte tra martedì 8 e mercoledì 9 ottobre 2024 un asteroide di circa 10 metri effettuerà un passaggio ravvicinato alla Terra, fortunatamente senza presentare alcun rischio di impatto col pianeta. Protagonista del sorvolo è il Near-Earth Object (NEO) – oggetto vicino alla Terra – classificato con il nome di 2018 QE, che attualmente sta sfrecciando attraverso la costellazione meridionale dell'Indiano (Indus). La minima distanza dal nostro pianeta, secondo i dati del Center for Near-Earth Object Studies (CNEOS) del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, sarà raggiunta prima dell'alba del 9 ottobre, ma il margine di errore è piuttosto ampio, dato che si parla di circa cinque ore.

Gli scienziati hanno determinato che l'asteroide 2018 QE ha un diametro stimato compreso tra 7,7 metri e 17 metri, quanto la lunghezza di un autobus. Le dimensioni sono molto simili a quelle della cosiddetta “meteora di Čeljabinsk”, un meteoroide con un diametro di una quindicina di metri e una massa di 10.000 tonnellate che entrò nell'atmosfera terrestre il 15 febbraio 2013. Il sasso spaziale esplose nel cielo della città russa di Čeljabinsk, provocando circa 1.500 feriti a causa della violentissima onda d'urto sprigionata. La maggior parte delle persone fu ferita dai vetri delle finestre e da altri oggetti volati in aria a causa dell'impatto. Fortunatamente il corpo celeste si disintegrò su un'area scarsamente abitata; su un centro urbano densamente popolato i danni e le vittime sarebbero stati sensibilmente superiori. Basti pensare che in un lago remoto gli scienziati hanno recuperato un frammento del meteoroide di ben 570 chilogrammi.

Fortunatamente, come indicato, non c'è alcun rischio di impatto per 2018 QE. L'asteroide sorvolerà infatti la Terra a una distanza di circa 670.000 chilometri, poco meno del doppio della distanza che ci separa mediamente dalla Luna (384.000 chilometri). In questo momento sta sfrecciando a una velocità di 4.40 chilometri al secondo, circa 16.000 chilometri orari. Non è sicuramente tra i Near-Eart Object più veloci. Proprio mentre stiamo scrivendo altri due oggetti in avvicinamento alla Terra (2024 SN8 e 2024 TK2) stanno viaggiando a oltre 50.000 chilometri orari. Si è calcolato che la meteora di Čeljabinsk entrò nell'atmosfera terrestre a una velocità quasi quattro volte superiore a quella di 2018 QE, pari a circa 54.000 chilometri orari.

La velocità e le dimensioni non sono gli unici criteri a rendere più o meno pericoloso un asteroide, ma anche la composizione. Uno principalmente roccioso ha infatti maggiori probabilità di essere disintegrato dal fenomeno dell'ablazione, provocato dal mostruoso attrito con l'atmosfera terrestre, mentre uno metallico può sopravvivere più facilmente e raggiungere la superficie. Oggetti come 2018 QE non sono nemmeno classificati come "potenzialmente pericolosi" dalla NASA, definizione che abbraccia tutti i sassi spaziali con dimensioni di almeno 150 metri e che incrociano l'orbita della Terra a meno di 7,5 milioni di chilometri.

Questi oggetti sono in grado di radere al suolo un'intera metropoli in un istante, ma non hanno le caratteristiche dei cosiddetti “killer di pianeti”, comete e asteroidi con un diametro di chilometri in grado di provocare estinzioni di massa. Recentemente gli scienziati hanno determinato che l'asteroide Chicxulub di almeno 10 chilometri che 66 milioni di anni fa, alla fine del Cretaceo, provocò l'estinzione dei dinosauri non aviani molto probabilmente non era solo. È stato infatti scoperto un altro grande cratere (chiamato Nadir) nel cuore dell'Oceano Atlantico fu provocato sempre 66 milioni di anni fa da un altro asteroide di circa 500 metri. Non si può escludere che i due fossero legati a un progenitore comune e che caddero assieme.

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