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Asteroide Bennu, oggi la diretta dell’arrivo del campione sulla Terra: orario e live streaming

Il 24 settembre 2023 alle ore 16:42 in Italia, la capsula contenente un frammento dell’asteroide entrerà nell’atmosfera terrestre, rilasciata dalla navicella spaziale OSIRIS-Rex che per la prima volta dal lancio della missione, nel 2016, transiterà vicino alla Terra: l’atterraggio del campione è previsto 13 minuti dopo, nel deserto dello Utah (Stati Uniti): ecco come seguire la diretta del rientro che segna il recupero del primo campione di asteroide raccolto dalla NASA.
A cura di Valeria Aiello
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Illustrazione della palla di fuoco che avvolgerà la capsula contente il campione dell'asteroide Bennu / Credit: NASA
Illustrazione della palla di fuoco che avvolgerà la capsula contente il campione dell'asteroide Bennu / Credit: NASA

Domenica 24 settembre 2023, la capsula contenente un frammento dell’asteroide Bennu entrerà nell’atmosfera terrestre, rilasciata dalla navicella OSIRIS-Rex della NASA alla conclusione della manovra di avvicinamento che, per la prima volta dal lancio della missione, nel 2016, riporterà il veicolo spaziale a transitare vicino alla Terra. L’ingresso nell’atmosfera terrestre è previsto sopra il deserto dello Utah alle 8:42 ora locale (le 16:42 in Italia), in un’area di test e addestramento del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, lo Utah Test and Training Range (UTTR) che si trova a circa 130 km a ovest dalla capitale Salt Lake City. La capsula penetrerà l’atmosfera terrestre viaggiando a circa 44.500 km/h (una velocità 15 volte superiore a quella di un proiettile di fucile) e durante la discesa, trasmessa in diretta streaming dalla NASA, verrà avvolta in una palla di fuoco generata dall’attrito con l’atmosfera del nostro pianeta: il suo prezioso contenuto sarà però protetto da uno scudo termico integrato, che manterrà il campione a una temperatura vicina a quella della superficie di Bennu.

A che ora vedere l’atterraggio del campione dell’asteroide Bennu in diretta dall’Italia

L’atterraggio del campione dell’asteroide Bennu nel deserto dello Utah è previsto 13 minuti dopo l’ingresso della capsula nell’atmosfera terrestre. Il frammento di asteroide, prelevato dalla roccia spaziale nel 2020 e conservato all’interno di una capsula a bordo della navicella OSIRIS-Rex, entrerà nell’atmosfera terrestre alle ore 16:42 italiane di domenica 24 settembre 2023: il suo avvicinamento inizierà però circa quattro ore prima, quando il veicolo spaziale raggiungerà una distanza di circa 102.000 km dalla superficie terrestre e gli operatori di terra della missione NASA attiveranno il rilascio della capsula. Una volta sganciata, la navicella OSIRIS-Rex devierà oltre il nostro pianeta, diretta verso l'asteroide Apophis, dove continuerà a indagare sul nostro Sistema solare con un nuovo nome: OSIRIS-Apex (OSIRIS-Apophis Explorer).

Nel frattempo, circa due minuti dopo l’ingresso della capsula nell’atmosfera, alla velocità di circa 44.500 km/h, un paracadute progettato per fornire una transizione stabile alle velocità supersoniche si dispiegherà per primo, rallentando il campione per 6 minuti, fino a circa 1,6 chilometri sopra il luogo di atterraggio nel deserto dello Utah. Sarà allora che il paracadute principale si aprirà, frenando ulteriormente la caduta e permettendo alla capsula di raggiungere il suolo alla velocità di circa 18 km/h.

Dove vedere il rientro del frammento di Bennu in diretta TV e streaming

Il canale principale attraverso cui seguire il rientro del frammento e le operazioni di recupero è NASA TV, lo streaming ufficiale dell’Agenzia spaziale americana disponibile sul sito della NASA e sul canale Youtube a partire dalle 16:00 ora italiana del 24 settembre 2023. La NASA trasmetterà la copertura in diretta del rientro del campione di asteroide anche sui suoi canali social Facebook, X (ex Twitter) e sull’app della NASA.

All’atterraggio, ad attendere il campione ci sarà il team di recupero, che raggiungerà l’area a bordo di quattro elicotteri, seguendo prima il bagliore infrarosso della firma termica che verrà tracciata dall’attrito della capsula con l’atmosfera terrestre e poi direttamente il suo percorso finale, quando diventerà visibile agli strumenti ottici.

Il percorso di avvicinamento alla Terra della navicella spaziale OSIRIS–REx che trasporta la capsula contenente il campione dell’asteroide Bennu: la navicella spaziale la rilascerà il 24 settembre 2023, quando raggiungerà la distanza di 102.000 chilometri dalla superficie terrestre. In giallo le date delle manovre della navicella spaziale, in bianco il viaggio della capsula da verso, e poi sopra la Terra. Credit: Goddard Space Flight Center della NASA.
Il percorso di avvicinamento alla Terra della navicella spaziale OSIRIS–REx che trasporta la capsula contenente il campione dell’asteroide Bennu: la navicella spaziale la rilascerà il 24 settembre 2023, quando raggiungerà la distanza di 102.000 chilometri dalla superficie terrestre. In giallo le date delle manovre della navicella spaziale, in bianco il viaggio della capsula da verso, e poi sopra la Terra. Credit: Goddard Space Flight Center della NASA.

L’obiettivo della NASA sarà quello di recuperare la capsula il più rapidamente possibile, al fine di evitare che il campione venga contaminato dall’ambiente terrestre: al recupero seguirà il trasporto in  elicottero con un sistema di palangari fino a una stanza bianca all’interno del poligono militare dello Utah. Sarà qui che la capsula verrà sottoposta alle operazioni preliminari e allo smontaggio, in vista del viaggio in aereo del campione verso lo Johnson Space Center della NASA, a Houston, da dove il frammento sarà poi distribuito agli scienziati di tutto il mondo per l’analisi.

L’importanza del campione dell’asteroide Bennu

All’interno della capsula, la NASA stima che ci siano fino a 250 grammi della superficie rocciosa di Bennu, un asteroide carbonioso di tipo B particolarmente ricco di acqua, che aiuteranno gli scienziati “a fare luce sulla formazione del nostro Sistema solare e forse anche su come è iniziata la vita sulla Terra”.

Se tutto andrà secondo i piani, il recupero segna il primo campione di asteroide mai raccolto nello spazio dall’Agenzia spaziale americana, il più grande dopo quello precedentemente prelevato all’asteroide Ryugu dalla missione giapponese Hayabusa 2, i cui frammenti sono stati portati sulla Terra nel 2020 (la capsula atterrò in Australia). L’analisi di questi campioni potrebbe restituire informazioni particolarmente utili alla conoscenza di molteplici composti, tra cui alcunee molecole organiche più antiche del Sole, consentendo scoperte significative sui “mattoni della vita” che potrebbero aver innescato la miccia nel brodo primordiale, miliardi di anni fa.

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