Assume antibiotici e inizia a sentire la voce di Dio: paziente sviluppa rarissima reazione avversa
Dopo aver assunto due antibiotici per combattere una polmonite un uomo ha sviluppato un evento psicotico caratterizzato da allucinazioni e deliri. Durante le crisi ha iniziato anche ad ascoltare la voce di Dio, che aveva in serbo per lui una “missione speciale”. Si è trattato di una rarissima reazione avversa a questi farmaci, una antibiomania già riconosciuta in letteratura scientifica ma con una patogenesi non ancora del tutto chiara. Il paziente, di cinquanta anni, non aveva mai avuto disturbi psichiatrici e non aveva mai assunto antibiotici prima dello sviluppo della polmonite. Non aveva nemmeno problemi di abusi di alcol e sostanze stupefacenti.
La sua condizione è stata descritta in un “case report” come caso clinico rilevante nella prescrizione combinata di antibiotici. A condurlo un team di ricerca svizzero dell'Unità di Psichiatria di Emergenza (UAUP) degli Ospedali Universitari di Ginevra (HUG), che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Psichiatria dell'Università di Ginevra (UNIGE). Tutto è iniziato quando l'uomo si è presentato in ospedale a causa della polmonite, per la quale il medico ha deciso di prescrivere l'amoxicillina-acido clavulanico, un antibiotico che si usa comunemente per combattere le infezioni batteriche. I suoi sintomi però non sono andati via e per questo è tornato nuovamente in ospedale, dove stavolta i medici gli hanno prescritto una terapia a base di claritromicina, un altro antibiotico generico appartenente alla classe dei macrolidi.
Come spiegato dal team di ricerca guidato dalla professoressa Edith Paula Meszaros, circa 48 ore dopo l'inizio del nuovo ciclo il paziente ha iniziato ha manifestare dei comportamenti insoliti riscontrati dai suoi famigliari, come logorrea (parlare continuamente), agitazione, irritabilità, aumento dell'attività fisica e diversi deliri, tra i quali l'ascolto della voce di Dio. Dalla manifestazione della sintomatologia psichiatrica l'uomo ha dichiarato che nella prima notte si è sentito come se stesse per morire, poi ha iniziato a conversare con Dio, che come indicato gli avrebbe proposto una qualche missione speciale sulla Terra. L'uomo si rendeva parzialmente conto delle allucinazioni e così, avvisati i medici, il trattamento antibiotico è stato immediatamente sospeso. Nell'arco di 12 ore i sintomi psichiatrici sono spariti e non è stato necessario ricorrere ai farmaci antipsicotici. Dopo il miglioramento, tuttavia, i medici hanno deciso di prescrivere nuovamente l'antibiotico iniziale, l'amoxicillina-acido clavulanico; poco dopo l'assunzione sono tornate nuovamente le voci e gli altri sintomi psichiatrici. Un chiaro segnale di antibiomania.
Gli autori dello studio non sanno se i deliri e gli altri sintomi siano stati scatenati dalla combinazione dei due antibiotici o se l'uomo abbia avuto reazioni separate per ciascun farmaco, tuttavia, come indicato si è trattato di un rarissimo effetto collaterale ai macrolidi già noto, legato alla “suscettibilità biologica individuale”. I dettagli della ricerca “Antibiomania: a case report of clarithromycin and amoxicillin-clavulanic acid induced manic episodes separately” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica BMC Psychiatry.