Arriva la cometa C/2024 G3 ATLAS, la più luminosa del 2025: quando vederla a occhio nudo dall’Italia
Dopo lo spettacolo offerto dalla “cometa del secolo” C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) nell'autunno dello scorso anno, il 2025 è subito pronto ad offrirci il miglior passaggio cometario dei prossimi 12 mesi. La cometa C/2024 G3 (ATLAS), che raggiungerà contemporaneamente il perielio e il perigeo lunedì 13 gennaio, si prevede sia la più luminosa dell'intero 2025. Si ritiene infatti che la magnitudine (luminosità apparente) possa raggiungere quella del pianeta Venere proprio nel giorno del punto di avvicinamento massimo al Sole, il perielio appunto, diventando perfettamente visibile a occhio nudo poco dopo il tramonto o poco prima dell'alba. Ciò nonostante lo spettacolo migliore sarà visibile nell'emisfero australe (meridionale), mentre in quello settentrionale o boreale, dove si trova l'Italia, l'osservazione sarà molto complicata e soprattutto rischiosa, a causa dell'estrema vicinanza della “palla di ghiaccio” al Sole sulla volta celeste.
Quando è atteso il passaggio della cometa C/2024 G3 (ATLAS)
Come specificato, lunedì 13 gennaio 2025 la cometa C/2024 G3 (ATLAS) raggiungerà la minima distanza dal Sole e contestualmente la massima luminosità. Secondo le stime degli scienziati di astro.vanbuitenen.nl, la magnitudine apparente della cometa al perielio sarà di – 4.0, prossima a quella del “Pianeta dell'Amore” Venere, il terzo oggetto più splendente della volta celeste dopo il Sole e la Luna. Ricordiamo che la magnitudine ha una scala inversa, ciò significa che più basso è il valore (anche negativo), maggiore è la luminosità di un oggetto. Per fare un esempio, il Sole ha una magnitudine di – 26,74. Questa notevole luminosità della cometa è legata al fatto che si avvicinerà moltissimo alla nostra stella: ben 13,5 milioni di chilometri.
Alcuni prevedono che la cometa possa essere distrutta da un passaggio così ravvicinato alla stella, come accaduto recentemente alla “cometa di Halloween” C/2024 S1 (ATLAS), sebbene si trattasse di una “cometa suicida” di tipo sungrazer, che spesso fanno questa fine. Dai calcoli orbitali, tuttavia, è stato determinato che la nuova cometa sia già passata nei pressi del Sole circa 160.000 anni fa, quando la nostra specie (Homo sapiens) iniziava a distinguersi sempre più dagli altri ominidi, quindi si ritiene che possa sopravvivere anche nel nuovo passaggio.
Qual è il momento migliore per vedere la cometa C/2024 G3 (ATLAS) e come osservarla
Dunque, quali sono i momenti migliori per tentare l'osservazione della cometa C/2024 G3 (ATLAS)? Come anticipato, dall'emisfero boreale sarà molto complicato e pericoloso osservarla, sia al tramonto che all'alba. La ragione risiede nell'estrema vicinanza al Sole (di appena 5° al perielio), dunque il 13 gennaio ci saranno finestre osservative brevi e a ridosso dell'orizzonte. Per tentare l'osservazione, dunque, è necessario attendere che il Sole non sia ancora sorto (dunque poco prima dell'alba) o che sia sparito dietro l'orizzonte (subito dopo il tramonto). Provando a osservare la cometa con il Sole ancora presente nel cielo si rischiano danni gravissimi alla vista e persino la cecità, a occhio nudo ma anche e soprattutto attraverso uno strumento ottico come un binocolo o un telescopio, quindi sottolineiamo l'importanza di sincerarsi dell'orario del tramonto e dell'alba della propria località e provare a cercare la cometa nel cielo esclusivamente dopo e prima di questi momenti della giornata. Con un planetario virtuale come quello di TheSkyLive o Stellarium è possibile ottenere informazioni piuttosto precise sia sugli orari dei fenomeni celesti e anche sulla posizione degli oggetti che intendiamo osservare.
A Roma, ad esempio, lunedì 13 gennaio 2025 attorno alle 07:30 (a ridosso del sorgere del Sole) la cometa sarà alla sinistra della stella, a Est, praticamente “poggiata” sull'orizzonte. La finestra osservativa prima che sorga la stella è di pochissimi minuti e non è detto che la palla di ghiaccio possa essere vista a occhio nudo, proprio a causa della vicinanza al Sole e dunque della luce crepuscolare. Poco prima dell'alba la situazione risulta molto migliore tra il 10 e il 12 gennaio, quando la cometa si troverà leggermente al di sopra della stella tra le 07:00 e le 07:30 circa, sempre prima che sorga il Sole.
Per quanto concerne la sera, il 13 gennaio la cometa si troverà nel cielo sudoccidentale leggermente al di sopra del Sole alle 17:05, subito dopo il tramonto della stella. Parliamo sempre degli orari di Roma ricavati attraverso il planetario di TheSkyLive. La finestra osservativa sarà di appena una ventina di minuti, prima che la cometa tramonti. Ciò significa che serve un orizzonte completamente sgombro da ostacoli naturali o artificiali (come case, alberi, montagne etc etc) per poter tentare l'osservazione. Una spiaggia priva di inquinamento luminoso rivolta a Ovest potrebbe essere la soluzione migliore in assoluto. Ribadiamo l'assoluta necessità di non provare a guardare la cometa prima del tramonto o dopo l'alba, visti gli elevatissimi rischi per la vista. Non a caso, come spiegato a Space.com dall'astronomo specializzato in comete Nick James della British Astronomical Association, l'osservazione del 13 gennaio “dovrebbe essere tentata solo se si è osservatori esperti”.
Fortunatamente non ci sarà solo la data del perielio e del contestuale perigeo per tentare l'osservazione di C/2024 G3 (ATLAS). Sebbene si stimi una rapida perdita di luminosità dopo aver superato la distanza minima dal Sole, dopo il 13 gennaio la cometa risulterà sempre più distante dal Sole dopo il tramonto, garantendo una migliore possibilità di avvistarla (meglio con uno strumento ottico). In generale le condizioni di osservabilità nell'emisfero boreale saranno comunque sempre piuttosto difficili e strette dal punto di vista temporale. La cometa resterà ben più osservabile dall'emisfero australe, dove si manifesta nel cielo come un debole puntino luminoso con luce diffusa attorno. La coda del corpo celese, a causa della prospettiva, dovrebbe risultare breve e non spettacolare come quella della “cometa del secolo” che ci ha deliziati nei mesi scorsi.