Approvato spray nasale contro l’emicrania, rapido ed efficace: come funziona Zavegepant
Il primo spray nasale per combattere l'emicrania – con o senza aura – è stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA), l'agenzia federale statunitense deputata alla regolamentazione di medicinali, prodotti alimentari e terapie sperimentali. In genere qualche tempo dopo il via libera dell'ente americano arriva anche quello dell'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e a cascata quello dell'AIFA. Pertanto il farmaco, che promette di alleviare la sofferenza a milioni di persone colpite da questa forma di cefalea (mal di testa), dovrebbe diventare disponibile nel prossimo futuro anche in Italia. Si tratta dello Zavegepant (nome commerciale Zavzpret), sviluppato dal colosso farmaceutico statunitense Pfizer.
Tecnicamente zavegepant è un antagonista del recettore del peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP). È il primo e unico spray nasale di questo genere. Il CGRP è un neuropeptide – noto per la potente capacità di vasodilatazione – che viene attivato dal sistema trigeminale quando sta per arrivare un attacco di emicrania, come spiegato dal portale specialistico “La Neurologia Italiana”. È strettamente associato alla trasmissione del dolore. Agendo da antagonista, blocca il CGRP e permette il sollievo in tempi rapidi. Come spiegato in un comunicato stampa di Pfizer, l'FDA ha approvato zavegepant sulla base di due studi clinici di Fase 3 randomizzati, in doppio cieco e controllati con placebo, il “gold standard” nella ricerca scientifica.
Particolarmente significativi i risultati dello studio “Safety, tolerability, and efficacy of zavegepant 10 mg nasal spray for the acute treatment of migraine in the USA: a phase 3, double-blind, randomised, placebo-controlled multicentre trial” appena pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet Neurology. Gli scienziati, coordinati dal professor Richard Lipton dell'Albert Einstein College of Medicine di New York e dal professor Peter Goadsby del King's College di Londra, hanno coinvolto nello studio circa 1.300 pazienti dai 18 anni in su con una storia di 2 – 8 attacchi di emicrania moderati / gravi al mese. A 623 partecipanti sono stati assegnati 10 milligrammi di spray nasale, ai restanti 646 il placebo (casualmente). I risultati hanno dimostrato che a 2 ore dal trattamento il 24 percento dei pazienti del gruppo zavegepant era libero dal dolore, contro il 15 percento del gruppo placebo. Una differenza statisticamente significativa. Il sollievo dal dolore si determina già a 15 – 30 minuti dal trattamento.
“L'approvazione della FDA di ZAVZPRET segna una svolta significativa per le persone con emicrania che hanno bisogno di liberarsi dal dolore e preferiscono opzioni alternative ai farmaci orali”, ha dichiarato la dottoressa Angela Hwang, presidente del Global Biopharmaceuticals Business di Pfizer. “ZAVZPRET sottolinea l'impegno di Pfizer nel fornire un'opzione terapeutica aggiuntiva per aiutare le persone con emicrania a ottenere sollievo e tornare alla loro vita quotidiana. Pfizer continuerà a costruire il suo franchise sull'emicrania per supportare ulteriormente i miliardi di persone in tutto il mondo colpite da questa malattia debilitante”, ha chiosato la dirigente. “Come spray nasale con rapido assorbimento del farmaco, ZAVZPRET offre un'opzione terapeutica alternativa per le persone che necessitano di sollievo dal dolore o che non possono assumere farmaci per via orale a causa di nausea o vomito, in modo che possano tornare rapidamente alla normale funzione”, le ha fatto eco la professoressa Kathleen Mullin, dirigente medico presso il New England Institute for Neurology & Headache.
Il principio attivo zavegepant è risultato sicuro e ben tollerato, ma sono stati registrati alcuni effetti collaterali. Nello studio su The Lancet, ad esempio, è stata evidenziata disgeusia (disturbo del gusto) nel 21 percento dei pazienti del gruppo zavegepant contro il 5 percento del gruppo placebo; fastidio nasale nel 4 percento del primo gruppo e nell'1 percento del secondo; e nausea nel 3 percento del primo contro l'1 percento del secondo. Nel comunicato stampa di Pfizer si segnala anche ageusia (perdita del gusto) e vomito. Non sono invece stati segnalati casi epatotossicità a causa del farmaco. L'emicrania è una condizione neurologica che interessa un numero significativo di persone (soprattutto donne) ed è in grado di abbattere la qualità della vita nei casi severi; il farmaco rappresenterà dunque un prezioso aiuto grazie alla rapidità d'azione e al fatto che possa essere assunto quando non è possibile intervenire con soluzioni orali. Pfizer specifica che non è un farmaco indicato per il trattamento preventivo della condizione.