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Ambra trovata in Antartide per la prima volta: c’erano foreste paludose come in Nuova Zelanda

Nei sedimenti recuperati dal fondale marino antartico, a circa 1.000 metri di profondità, i ricercatori hanno trovato frammenti di ambra, resina fossile prodotta da antichissimi alberi risalenti al Cretaceo medio. È la prima volta che l’ambra viene recuperata al Polo Sud. In Antartide tra i 90 e gli 80 milioni di anni fa il clima era caldo e umido e c’erano foreste paludose di conifere simili a quelle neozelandesi.
A cura di Andrea Centini
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L'ambra scoperta in Antartide. Credit: Alfred Wegener Institute / V. Schumacher
L'ambra scoperta in Antartide. Credit: Alfred Wegener Institute / V. Schumacher

Per la prima volta è stata scoperta ambra in Antartide, l'unico dei sette continenti nel quale non era stata ancora individuata la splendida resina fossile. Nonostante risalga al Cretaceo medio, cioè tra i 92 e gli 83 milioni di anni fa, quando i dinosauri ancora dominavano la Terra, i fan di Jurassic Park resteranno delusi. I frammenti di ambra rinvenuti sono minuscoli – al massimo 1 millimetro di diametro – ed è improbabile che possano custodire al loro interno insetti, men che meno zanzare con il DNA di dinosauro intatto al loro interno. Tuttavia i ricercatori vi hanno rilevato possibili frammenti di corteccia dell'albero che produsse la resina, una sostanza appiccicosa rilasciata dalle grandi piante per proteggere i danni causati da insetti, incendi e altri fenomeni. I ricercatori sono particolarmente emozionati della scoperta non solo perché hanno finalmente colmato questa lacuna dell'ambra antartica, ma anche perché dalla sua analisi emergeranno dati preziosi per determinare con maggiore precisione com'era fatto il lussureggiante habitat del Polo Sud decine e decine di milioni di anni fa.

A scoprire e descrivere la prima ambra in Antartide è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati tedeschi dell'Alfred-Wegener-Institut Helmholtz-Zentrum für Polar- und Meeresforschung di Bremerhaven e dell'Istituto di Geologia della TU Bergakademie Freiberg, che hanno collaborato con i colleghi di vari istituti. Fra quelli coinvolti il Cluster of Excellence ‘The Ocean Floor – Earth's Uncharted Interface’ dell'Università di Brema, il MARUM – Center for Marine Environmental Sciences e il British Antarctic Surbey (BAS). I ricercatori, guidati dai dottori Johann P. Klages ed Henny Gerschel, hanno rinvenuto l'ambra in campioni di fondale marino antartico a circa 1.000 metri di profondità. Li raccolsero nel 2017 durante una spedizione a bordo della nave da ricerca scientifica Polarstern, sfruttando una piattaforma di perforazione chiamata MARUM-MeBo70. L'ambra è stata trovata all'interno di un sedimento di lignite fossile di pochi centimetri, come indicato risalente al Cretaceo medio. I ricercatori hanno deciso di chiamarla “ambra di Pine Island” poiché è stata recuperata in un luogo non distante dall'omonima isola, dove si trova uno dei più grandi e importanti ghiacciai della penisola antartica. Proprio in questo ghiacciaio i ricercatori hanno recentemente rilevato una spaccatura da record, che si è formata alla spaventosa velocità di 35 metri al secondo, quasi 130 chilometri orari.

Credit: Antarctic Science
Credit: Antarctic Science

L'ambra fossile trovata in Antartide ci ricorda che questo continente un tempo era caldo e umido e poteva ospitare foreste paludose di conifere come quelle presenti oggi in Nuova Zelanda. Non è la prima volta che vengono trovati resti di foreste antichissime nel continente antartico, tuttavia risalivano a centinaia di milioni di anni fa, quando il continente era ancora “incastonato” nel supercontinente Gondwana. L'Antartide tra gli 80 e i 90 milioni di anni fa si trovava in una posizione più settentrionale rispetto a quella attuale ed era ancora attaccato all'Australia, da cui si separò 60 milioni di anni fa. Poiché in Oceania erano già stati trovati frammenti di ambra fossile, i ricercatori erano fiduciosi di trovarla anche al Polo Sud. E così è stato.

“I frammenti di ambra analizzati consentono di avere una visione diretta delle condizioni ambientali prevalenti nell'Antartide occidentale 90 milioni di anni fa”, ha dichiarato in un comunicato stampa il dottor Klages. “È stato molto emozionante realizzare che, a un certo punto della loro storia, tutti e sette i continenti avevano condizioni climatiche che consentivano agli alberi produttori di resina di sopravvivere. Il nostro obiettivo ora è saperne di più sull'ecosistema forestale: se è bruciato, se possiamo trovare tracce di vita incluse nell'ambra. Questa scoperta consente un viaggio nel passato in un altro modo ancora più diretto”.

I presunti frammenti di corteccia nell'ambra antartica. Credit: Johann P. Klages
I presunti frammenti di corteccia nell'ambra antartica. Credit: Johann P. Klages

L'ambra recuperata presenta varie tonalità di colori ed è di elevata qualità secondo gli esperti, grazie al fatto di essere stata sommersa dall'acqua nei pressi della superficie e non in profondità. Come indicato, contiene presunti frammenti della corteccia fossile dell'albero che la produsse; non si può escludere qualche sorpresa, ma considerando la dimensione dei frammenti – da 0,5 a 1 millimetro di diametro – è improbabile che esca fuori qualcosa di eclatante al suo interno. I dettagli della ricerca “First discovery of Antarctic amber” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Antarctic Science .

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