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Alti livelli di argento nelle mutandine assorbenti possono essere un rischio per la salute

Aggiunto per contrastare la proliferazione batterica e i cattivi odori, l’argento può avere effetti negativi sull’equilibrio della flora vaginale ed esporre a un maggior rischio di infezioni.
A cura di Valeria Aiello
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Le mutandine mestruali, sempre più popolari come alternativa ecologica agli assorbenti usa e getta, possono contenere livelli di argento tali da rappresentare un rischio per la salute. Lo rileva una nuova indagine di Which?, un’organizzazione no-profit per la tutela dei consumatori nel Regno Unito che, in collaborazione con l’italiana Altroconsumo, ha condotto una serie di analisi sui prodotti in commercio per verificare se contenessero sostanze chimiche considerate dannose per la salute. Dai test è emerso che alcune di queste mutandine assorbenti contengono quantità significative di argento, nonostante l’impiego di questo metallo sia qualcosa su cui gli scienziati nutrono particolari preoccupazioni, specie nei prodotti per l’igiene intima.

L’argento, sotto forma di nanoparticelle, viene utilizzato come agente antimicrobico ed è generalmente aggiunto per contrastare i cattivi odori ma, secondo diverse ricerche, tra cui uno studio condotto dalla Food and Drug Administration nel 2019, può danneggiare la flora vaginale, impoverendola di lattobacilli benefici ed esponendo le donne a un maggior rischio di infezioni vaginali. “Le consumatrici dovrebbero essere caute nell’acquistare le mutandine mestruali che contengono argento poiché gli esperti temono ripercussioni sulla salute” ha affermato Natalie Hitchins, responsabile dei prodotti e servizi per la casa di Which?, evidenziando che i produttori di questi articoli dovrebbero indicare chiaramente quali mutandine contengono argento, in modo da poter permettere un acquisto consapevole.

I test di Which?, in grado di rilevare qualsiasi quantità di argento superiore a 0,1 mg/kg, hanno messo in evidenza che le mutandine di due brand (Bodyform e M&S) contenevano livelli di argento notevolmente più alti di quelle di altri marchi, rispettivamente di 126 mg/kg e 58,8 mg/kg. Al contrario, altre mutandine assorbenti testate, tra cui quelle di Primark, Repeat, Wuka, Lovable e Sloggi, non hanno mostrato alcuna traccia rilevabile di argento.

Secondo “Which?”, l’aggiunta di argento non sarebbe essenziale per combattere i cattivi odori, oltre a non esserci alcuna prova che il sangue del ciclo mestruale contenga batteri “cattivi” che supportino la necessità del trattamento antimicrobico di questi indumenti intimi. I test hanno inoltre mostrato che tessuti trattati con argento spesso non hanno le proprietà antimicrobiche promesse. “Quando Altroconsumo ha testato 20 prodotti che contenevano argento per scopi antibatterici nel 2013, ha scoperto che solo un terzo di questi prodotti erano efficaci nell’essere antimicrobici. Molti campioni hanno perso il loro contenuto di argento dopo soli due lavaggi” ha precisato l’organizzazione britannica.

All’indagine di Which?, rilanciata anche dal Guardian e altri media internazionali, hanno fatto seguito le reazioni dei produttori delle mutandine contenenti i livelli più alti di argento. Essity, proprietaria di Bodyform, ha indicato che le sue mutandine vengono trattate con un antimicrobico brevettato come soluzione per il controllo degli odori, contenente zeolite di rame-argento, per “prevenire la formazione di cattivi odori quando indossate per un massimo di 12 ore” e che la biancheria intima mestruale così trattata “è certificata secondo Oeko-Tex Standard 100, il che significa che ogni singolo componente è stato testato per sostanze nocive” ed “è stata dichiarata innocua per la salute umana”.

Un portavoce di M&S ha invece affermato che, per le sue mutandine assorbenti, l azienda non utilizza “né nanoargento né zeolite d’argento ma, come molti altri marchi, una piccola quantità di cloruro d’argento nella parte centrale del tassello – lontano dalla pelle – che è perfettamente sicuro, approvato dalla Regno Unito e dall’Unione europea e progettato per combattere gli odori”.

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