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Allergia alle arachidi, quali sono i sintomi della reazione allergica e perché è così pericolosa

L’allergia alle arachidi è una delle allergie alimentari più comuni, che si manifesta con sintomi immediati, che possono includere prurito, gonfiore, difficoltà respiratorie, svenimento e vertigini. La reazione allergica più grave è l’anafilassi, che può essere pericolosa per la vita, come nel caso della ragazza inglese, morta a Roma dopo aver mangiato un dolce in un ristorante.
A cura di Valeria Aiello
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L'allergia alle arachidi è una delle allergia alimentari più comuni, che è la causa della maggior parte delle gravi reazioni allergiche e anafilassi associate al cibo / Photo Credit iStock
L'allergia alle arachidi è una delle allergia alimentari più comuni, che è la causa della maggior parte delle gravi reazioni allergiche e anafilassi associate al cibo / Photo Credit iStock

L’allergia alle arachidi è una delle allergie alimentari più comuni, diversa dalle allergie alla frutta a guscio, perché le arachidi, o noccioline, sono legumi e non frutta secca. Le arachidi sono infatti i semi di una pianta leguminosa, chiamata Arachis hypogaea, caratterizzati da un alto contenuto di proteine, tra cui le proteine Ara h1, Ara h2, Ara h3, che sono i tre principali allergeni delle arachidi.

Il recente caso della ragazza inglese di 14 anni morta a Roma, dopo aver mangiato un dolce in un ristorante, ha riacceso l’attenzione su questo tipo di allergia alimentare, che in genere si manifesta durante l’infanzia e persiste per tutta la vita, anche se di recente è stato scoperto che fino a 1 bambino su 5 riesce a superare l’allergia alle arachidi nel corso della vita. L’allergia alle arachidi si manifesta con sintomi che possono variare da lievi a gravi, inclusi prurito, gonfiore, difficoltà respiratorie e, nei casi più severi, anafilassi, una reazione allergica improvvisa e potenzialmente fatale. L’allergia alle arachidi, in particolare, è la causa più frequente di gravi reazioni allergiche e di shock anafilattico.

Cos’è l’allergia alimentare alle arachidi

L’allergia alle arachidi è una delle allergie alimentari più comuni e pericolose, la cui frequenza è aumentata di 3,5 volte negli ultimi due decenni, raggiungendo l’1,4-2% in Europa e negli Stati Uniti. L’allergia alle arachidi è una reazione allergica che si manifesta in seguito al contatto, all’inalazione e, soprattutto, all’ingestione di arachidi, anche solo in tracce.

Nella maggior parte dei casi, la reazione allergica innescata dalle arachidi è una risposta immunitaria nota come reazione di ipersensibilità di tipo I (ipersensibilità immediata), che deriva dall’interazione degli allergeni delle arachidi con le immunoglobuline E (IgE) specifiche per questi allergeni: l’interazione attiva il meccanismo immunologico che determina la produzione cellulare di una varietà di citochine e chemiochine, che a loro volta reclutano altre cellule infiammatorie e contribuiscono alla risposta allergica.

Ad oggi, sono stati identificati diversi allergeni delle arachidi, di cui almeno sette sono in grado di indurre una risposta allergica significativa: tra questi, le proteine Ara h1, Ara h2 e Arah3 sono i tre principali allergeni delle arachidi, associati alle reazioni allergiche/anafilattiche di grado più elevato.

Per scatenare una reazione allergica, secondo un recente studio, sono sufficienti, in media, 125 mg di proteine di arachidi, vale a dire meno di una nocciolina, considerando che una singola arachide contiene circa 200 mg di proteine. In un secondo studio, progettato per determinare la dose minima di proteine di arachidi in grado di provocare una reazione allergica in persone fortemente allergiche, è emerso che anche quantità pari a 100 μg e fino a 2 mg possono portare alla comparsa dei sintomi di allergia alle arachidi.

Quali sono i sintomi dell’allergia alimentare alle arachidi

L’allergia alle arachidi è un tipo di allergia alimentare che si manifesta con sintomi che possono variare da lievi a gravi, a seconda dei diversi episodi.

Generalmente, le persone allergiche alle arachidi manifestano i sintomi della reazione allergica poco dopo il contatto o dal consumo di arachidi. Questi segni clinici possono essere a carico della pelle, dell’apparato respiratorio, di tipo gastrointestinale e/o di carattere cardiovascolare. I sintomi dell’allergia alle arachidi possono includere:

  • prurito ed eruzioni cutanee
  • mancanza di respiro e difficoltà respiratorie
  • gonfiore, solitamente a livello della lingua e sulle labbra
  • senso di costrizione alla gola
  • dolore allo stomaco, nausea e vomito
  • diarrea
  • confusione, svenimento, vertigini
  • colorazione pallida o bluastra della pelle
  • abbassamento improvviso della pressione
  • aritmie e polso debole

La razione allergica più grave alle arachidi è l’anafilassi (shock anafilattico), la grave reazione allergica che si manifesta nel giro di alcuni secondi o minuti dall’esposizione all’allergene e che può rendere difficile o impossibile la respirazione: se non tempestivamente trattata, può essere pericolosa per la vita.

Qual è la causa dell’allergia alle arachidi

L’allergia alle arachidi, come le altre allergie alimentari, può avere basi genetiche o ereditarie. È anche noto che i neonati con un eczema grave e/o i bambini che, nei primi mesi di vita, manifestano un’allergia alle uova hanno un rischio maggiore di sviluppare un’allergia alle arachidi.

Generalmente, il primo episodio di reazione allergica alle arachidi si manifesta nei bambini tra i 14 e i 2 mesi di età alla prima esposizione nota, che tuttavia non è quella che induce la sensibilizzazione immunologica: questa prima sensibilizzazione, in particolare, si ritiene possa verificarsi in seguito all’esposizione fetale ad allergeni ingeriti dalla madre e all’esposizione del neonato tramite il latte materno.

Come sapere se si è allergici alle arachidi

Quando si sospetta un’allergia alimentare è importante monitorare i sintomi e tenere traccia delle potenziali reazioni allergiche, che possono aiutare il medico ad effettuare una diagnosi più accurata. Pertanto, riuscire a spiegare quali sono stati i sintomi, quali alimenti abbiamo consumato e in quali quantità, così come il modo in cui sono comparsi i sintomi e qual è stata la loro durata può indirizzare il medico o lo specialista allergologo verso gli esami più opportuni.

Per identificare o escludere un’allergia alle arachidi si può ricorrere a un test cutaneo (prick test) che in caso di risposta allergica positiva determina la comparsa di macchie cutanee, che diventano rosse e pruriginose, nel sito dove viene effettuata la prova allergica. Un altro tipo di analisi è un esame del sangue chiamato ImmunoCAP, una versione più avanzata e precisa del test di radioallergoassorbimento (RAST), che rileva un’ampia gamma di anticorpi IgE specifici per gli allergeni. Un numero più alto di determinati tipi di anticorpi può indicare un’allergia.

Come si cura l’allergia alle arachidi

Ad oggi non esiste una cura specifica per l’allergia alle arachidi e il solo modo per evitare la reazione allergica è non mangiare le arachidi. Da pochi anni sono tuttavia diventati disponibili nuovi trattamenti immunoterapici, come Palforzia, che permettono di tollerare l’esposizione accidentale alle arachidi nonostante non curino direttamente l’allergia. In Europa, questi farmaci sono indicati per i bambini con allergia alle arachidi dai 4 ai 17 anni e nei pazienti che diventano adulti durante il trattamento: durante l’assunzione è comunque raccomandato di evitare le arachidi.

Perché l’allergia alle arachidi è pericolosa

Chi ha un’allergia alle arachidi deve prestare molta attenzione a ciò che mangia, in quanto questo tipo di allergia alimentare è la causa più frequentemente gravi reazioni allergiche associate al cibo. Il principale rischio associato all’allergia alle arachidi è l’ingestione involontaria di cibi contenenti “tracce” di arachidi, che possono essere sufficienti a scatenare risposte allergiche gravi e potenzialmente fatali.

Nella maggior parte dei casi di reazioni fatali e quasi fatali alle arachidi, le persone allergiche non erano infatti a conoscenza del fatto che gli alimenti consumati contenessero proteine di arachidi, un pericolo aggravato dal fatto che evitare questa esposizione è spesso quasi impossibile, soprattutto in contesti scolastici o durante i pasti fuori casa, come ad esempio nei ristoranti, dal momento che le tracce di arachidi possono essere presenti in molti dei diversi prodotti utilizzati per la preparazione degli alimenti, nonostante gli stringenti regolamenti sull’etichettatura alimentare e le norme che disciplinano anche i cibi non confezionati.

Le persone con un’allergia alle arachidi nota, evidenziano gli specialisti, dovrebbero anche avere sempre a disposizione adrenalina/epinefrina intramuscolare iniettabile, antistaminici orali, steroidi orali, β2-agonisti inalatori perché le esposizioni accidentali sono relativamente comuni. “Con un’istruzione adeguata, i soggetti con allergia alle arachidi possono mantenere una dieta ampia e nutrizionalmente adeguata e una buona qualità della vita”.

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