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Alcuni farmaci per dimagrire possono migliorare anche la salute dei reni

I farmaci Ozempic e Wegovy (semaglutide), Saxenda e Victoza (liraglutide) e Trulicity (dulaglutide) sono tra gli agonisti del recettore GLP-1 più utilizzati nella perdita di peso e nel trattamento del diabete di tipo 2: oltre ad aver già dimostrato di ridurre il rischio di problemi cardiaci, hanno dato prova di migliorare la salute dei reni. Ecco cosa dice lo studio pubblicato su The Lancet Diabetes & Endocrinology.
A cura di Valeria Aiello
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I farmaci che appartengono alla classe degli agonisti del recettore GLP-1, come Ozempic e Wegovy (semaglutide) hanno dimostrato di poter proteggere anche i reni dal rischio di insufficienza renale e peggioramento della malattia renale / Photo Credit iStock
I farmaci che appartengono alla classe degli agonisti del recettore GLP-1, come Ozempic e Wegovy (semaglutide) hanno dimostrato di poter proteggere anche i reni dal rischio di insufficienza renale e peggioramento della malattia renale / Photo Credit iStock

Alcuni farmaci per dimagrire possono migliorare anche la salute dei reni: sono gli agonisti del recettore GLP-1, una classe di farmaci di cui fanno parte i più popolari Ozempic e Wegovy (semaglutide), ma anche Saxenda e Victoza (liraglutide) e Trulicity (dulaglutide), tra i più utilizzati nella perdita di peso e nel trattamento del diabete di tipo 2.

Oltre alla loro ben nota efficacia nel controllo del peso e dei livelli di glucosio nel sangue, questi farmaci hanno già mostrato di proteggere il cuore e ridurre il rischio di eventi cardiovascolari, come infarti e ictus: ma i risultati una nuova e ampia analisi, che ha preso in esame i dati di 11 studi clinici che hanno coinvolto più di 85.000 persone, ora hanno dato prova di un loro ruolo protettivo anche a livello dei reni. I dettagli della nuova analisi sono stati appena pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Diabetes & Endocrinology.

Cosa dice lo studio sui farmaci per dimagrire che possono migliorare la salute dei reni

I farmaci anti-diabete e perdere peso che appartengono alla classe degli agonisti del recettore GLP-1, tra cui i popolarissimi Ozempic e Wegovy (semaglutide), ma anche Saxenda e Victoza (liraglutide) e Trulicity (dulaglutide), possono migliorare anche la salute dei reni, con chiari benefici sulla funzionalità renale. È quanto emerge dal più ampio studio finora condotto sugli effetti renali degli agonisti del recettore GLP-1, che rileva un loro “ruolo fondamentale nel trattamento protettivo dei reni” nei pazienti coinvolti negli studi clinici che hanno esplorato sicurezza ed efficacia di questi medicinali.

L’analisi, come detto, ha preso in esame i dati di 11 sperimentazioni cliniche, per un totale di più di 85.000 persone con diabete di tipo 2, sovrappeso o obesità, mostrando che il trattamento con agonisti del recettore GLP-1 determina una riduzione del 16% del rischio di insufficienza renale e del 22% delle probabilità di peggioramento della funzionalità renale. Nel complesso, la riduzione combinata del rischio di insufficienza renale, peggioramento della funzionalità renale e morte per malattia renale è stata del 19%, hanno precisato i ricercatori.

L’analisi ha anche confermato i risultati precedenti, secondo cui i farmaci per la perdita di peso proteggono la salute del cuore, con una riduzione del 14% del rischio di morte cardiovascolare, infarto non fatale e ictus non fatale, rispetto al placebo. La morte per qualsiasi causa è stata inferiore del 13% tra i pazienti trattati con agonisti del recettore GLP-1.

Questo è il primo studio a dimostrare un chiaro beneficio degli agonisti del recettore GLP-1 sull’insufficienza renale e sulla malattia renale allo stadio terminale, suggerendo che questi farmaci abbiano un ruolo chiave nel trattamento protettivo dei reni e del cuore per i pazienti con condizioni mediche comuni come il diabete di tipo 2, il sovrappeso o l’obesità con malattie cardiovascolari o malattia renale cronica – ha affermato l’autore principale dello studio, il professor Sunil Badve, ricercatore presso il George Institute for Global Health e l’Università del Nuovo Galles del Sud (UNSW) di Sydney, in Australia – . Per i pazienti con malattia renale cronica – una condizione che colpisce una persona su 10 a livello globale, ndr – si tratta di risultati particolarmente importanti, perché la malattia ha un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti, portando all’insufficienza renale, che richiede dialisi o trapianto di rene, ed essendo associata a morte prematura, principalmente per malattie cardiache”.

Secondo il professor Vlado Perkovic del George Institute for Global Health, rettore dell’UNSW di Sydney e autore principale dello studio, la ricerca conferma come l’impiego degli agonisti del recettore GLP-1 potrà essere di grande aiuto “nell’affrontare il peso globale delle malattie non trasmissibili”, oltre ad avere un importante impatto “sulle linee guida cliniche per la gestione della malattia renale cronica e delle malattie cardiovascolari nelle persone con e senza diabete”.

Ora sono necessari ulteriori studi per implementare i risultati di questo studio nella pratica clinica e migliorare l’accesso agli agonisti del recettore GLP-1 per le persone che ne potranno trarre beneficio” ha concluso Perkovic.

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