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Addio al lupo iberico in Andalusia, dichiarato estinto dal programma di conservazione locale

Il lupo iberico è scomparso dall’Andalusia. L’ultimo censimento condotto dagli esperti non ha trovato alcuna prova della presenza di individui sul territorio. Tra il 2000 e il 2010 erano presenti circa 50 esemplari.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Arturo de Frias Marques / Wikipedia
Credit: Arturo de Frias Marques / Wikipedia

Il lupo iberico si è estinto dall'Andalusia (Spagna). Attraverso un censimento recentemente pubblicato il programma di conservazione e monitoraggio locale ha determinato che il predatore è scomparso dalla regione dal 2020, sebbene non vi fossero prove della sua presenza già dal 2014. Il lupo iberico (Canis lupus signatus) è una sottospecie del lupo grigio endemica della Penisola Iberica, cioè vive soltanto lì. Le popolazioni sono principalmente concentrate nel Portogallo settentrionale e nella Spagna nordoccidentale;  risultano geneticamente separate dagli altri lupi europei grazie alla barriera offerta dai Pirenei.

Alcuni gruppi famigliari di lupi iberici, che stanno alla Spagna come il lupo appenninico (Canis lupus italicus) sta all'Italia, sono presenti anche in altre regioni del Paese. Per quanto concerne l'Andalusia, all'inizio degli anni 2000 si stimava che vi fosse la presenza di un massimo di 6 – 8 branchi, per un totale di una cinquantina di esemplari. I numeri, come evidenziato dai censimenti condotti successivamente dalle autorità locali, sono tuttavia crollati fino al rilievo di un singolo gruppo famigliare del 2010, purtroppo scomparso anch'esso. Come riportato dal quotidiano locale elCorrero de Andalucia, dal 2014 non c'è stata più alcuna evidenza di individui presenti sul territorio, mentre dal 2003 non sono stati più avvistati gruppi riproduttivi.

Con la morte e la possibile dispersione di alcuni esemplari in altre regioni, la comunità autonoma andalusa ha così perduto il grande carnivoro delle aree montane, che un tempo, quando i numeri erano significativi, giocava un ruolo fondamentale nel mantenere gli equilibri ecologici della regione. Senza il contenimento naturale dei predatori, infatti, le popolazioni delle prede – come cervi e cinghiali – possono crescere a dismisura arrecando ad esempio danni significativi alle foreste, divorando tutti i nuovi germogli e le piantine, impedendo la naturale rigenerazione della vegetazione. I lupi iberici, esattamente come quelli italiani, sono stati vittime di spietate persecuzioni sistematiche negli ultimi due secoli, che hanno determinato un vero e proprio crollo: si stima che la popolazione spagnola sia passata da circa 10.000 esemplari a poche centinaia di individui negli anni 70′ del secolo scorso.

Con la sottospecie a forte rischio di estinzione circa 50 anni fa fu deciso di introdurre severe misure di conservazione ad hoc (come in Italia), che ne hanno permesso il recupero e la diffusione; oggi si ritiene che tra Spagna e Portogallo vi siano fino a 2.500 lupi iberici, con numeri in crescita. Questo però non significa che il lupo iberico sia al sicuro ovunque, come dimostrano i dati andalusi. Secondo animalisti e ambientalisti, infatti, i governi locali avrebbero una chiara responsabilità nella sua scomparsa, non avendo tutelato il meraviglioso predatore dal bracconaggio e dal conflitto con gli allevatori, a causa di alcune predazioni ai danni di animali domestici. Senza dimenticare le conseguenze provocate dalla distruzione del prezioso habitat naturale.

L'ultimo censimento, coordinato dal Ministero dell'Ambiente della giunta andalusa, ha evidenziato che foto-trappole, indagini genetiche di escrementi e altri rilievi sul campo non hanno rilevato segni della presenza del lupo. Fortunatamente gli esperti ritengono che si tratti di un addio solo temporaneo. Grazie alle misure di conservazione in atto, ai numeri in aumento e alla naturale tendenza dei lupi di disperdersi in ampie aree – è recentissima la storia di un lupo ucciso da un bambino dopo aver percorso chilometri quasi 2000 chilometri, dalla Svizzera all'Ungheria –, si ritiene che nel medio / lungo periodo il lupo iberico tornerà a popolare anche la regione autonoma spagnola. Con la speranza che stavolta si faccia tutto il possibile per tutelarla ed evitare una nuova scomparsa. Oggi il lupo iberico è classificato come vulnerabile (codice VU) nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), il principale organo internazionale che tutela e monitora la biodiversità.

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