Una sostanza naturale aiuta a trattare obesità e diabete: si trova nelle olive

Nel mondo un miliardo di persone sono obese. Lo ha evidenziato un recente report pubblicato su Lancet, che ha definito l'obesità la forma più diffusa di malnutrizione presente nella maggior parte dei Paesi del mondo. Dal 1990 il numero di persone con obesità è in costante aumento, con effetti potenzialmente nocivi per la salute collettiva: l'obesità è infatti un fattore di rischio per una lunga serie di malattie, tra cui le patologie cardiovascolari e il diabete. Non è un caso se anche il numero di persone affette di diabete di tipo 2 è in aumento: solo in Italia ne soffrono quasi 4 milioni di persone.

Per questo motivo, sempre più studiosi e ricercatori sono alla ricerca di nuove possibilità di trattamento dell'obesità, a volte anche a partire da sostanze presenti in natura. È questo il caso della scoperta fatta dagli studiosi del Dipartimento di Nutrizione Umana, Alimentazione ed Esercizio della Virginia Tech, che hanno osservato come una sostanza contenuta nelle olive, l'acido elenolico, potrebbe riuscire a contrastare i problemi di peso e regolare i livelli di zucchero nel sangue. Anche se non si tratta di uno studio pubblicato su rivista scientifica, i risultati sono stati diffusi dall'American Society for Nutrition, la più importante organizzazione mondiale di professionisti della nutrizione.

Cos'è emerso dallo studio

I ricercatori universitari della Virginia Tech hanno sperimentato gli effetti dell'assunzione per via orale dell'acido elenolico su topi: già dopo una sola settima i topi che avevano sia obesità che diabete hanno mostrato una rilevante riduzione di peso e livelli di zucchero nel sangue più regolari rispetto ai topi che non lo avevano assunto e che sono stati utilizzati come termine di confronto per misurare l'entità degli effetti prodotti dall'acido elenolico.

Nello specifico, l'effetto ipoglicemico, ovvero la riduzione della presenza di glucosio, si è dimostrato pari a quello ottenuto con la somministrazione di due farmaci spesso utilizzati nel trattamento del diabete, la liraglutide (iniettabile) e la metformina (orale). Non solo, dopo quattro o cinque settimane di trattamento, i ricercatori hanno calcolato una riduzione di oltre il 10% dell'obesità, un abbassamento dei livelli di zucchero nel sangue e una migliore sensibilità all'insulina, paragonabili a quelli documentati nei topi magri e sani a confronto.

Il ruolo dell'acido elenolico

Dallo studio sembra che l'acido elenolico sarebbe in grado di indurre il rilascio di due ormoni (GLP-1 e PYY), prodotti a livello gastrointestinale, che tra le altre cose hanno la funzione fondamentale di innescare il senso di sazietà e regolare il nostro senso di fame, così da impedirci di mangiare più del necessario.

Tuttavia, è bene specificare che, anche se l'acido elenolico si trova naturalmente nelle olive mature e nell'olio extravergine di oliva, i ricercatori hanno chiarito come la concentrazione con cui è presente è troppo bassa per stabilire un legame diretto tra l'assunzione di questi alimenti e gli effettivi sulla salute metabolica visti nei topi in laboratorio. È per questo che i ricercatori stanno proseguendo nel loro lavoro, indagando più nel dettaglio come questo acido venga assorbito e metabolizzato dal nostro corpo con l'obiettivo di avviare il prima possibile un trial clinico sugli uomini.

La speranza è che questi dati, qualora confermati da ricerche più sistematiche, potrebbero aprire la strada a nuove possibilità terapeutiche "più economiche e convenienti che possano prevenire l'insorgenza di disturbi metabolici e diabete di tipo 2".