A novembre “palle di fuoco” nei cieli d’Italia: quando e a che ora vedere le stelle cadenti Tauridi
Tra gli spettacoli astronomici più attesi di novembre c'è il doppio picco massimo delle Tauridi, un peculiare sciame meteorico caratterizzato da due distinte componenti di “stelle cadenti”, una meridionale e una settentrionale. L'apice di attività del primo, le Tauridi Sud, si verifica nei primi giorni di novembre, mentre quello del secondo – le Tauridi Nord – è atteso per il 12 novembre. Come indicato dall'Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica “Il cielo del mese”, tuttavia, la maggior frequenza delle Tauridi più luminose dovrebbe poter essere osservata nella notte tra giovedì 7 e venerdì 8, “che corrisponde più o meno al nodo orbitale originario della cometa”.
Le Tauridi, come avviene per la stragrande maggioranza degli sciami meteorici, è infatti generato da detriti e polveri lasciati dal transito di una cometa, nel caso specifico la famosa cometa di Encke (2P/Encke). Più nello specifico, si ritiene che le Tauridi meridionali siano originate direttamente dalla cometa, mentre quelle settentrionali dall'asteroide 2004 TG10, a sua volta considerato un grande frammento staccatosi della cometa. La “palla di ghiaccio” stessa sarebbe figlia di un grande corpo celeste disgregatosi circa 20.000 anni fa. Questo insieme di oggetti noto come “complesso di Encke” viene attentamente monitorato dagli scienziati, poiché si ritiene che alcuni di questi corpi celesti di grandi dimensioni possano trasformarsi in potenziali minacce per la Terra. Fortunatamente, al momento, tale rischio è considerato basso. Le Tauridi sono note per dar vita a meravigliose palle di fuoco (fireball) in grado di illuminare il firmamento più della Luna Piena.
A che ora e quando vedere le Tauridi
La componente delle Tauridi meridionali è attiva dal 10 settembre al 20 novembre circa, come indicato da Earthsky.org, mentre quella delle Tauridi settetrionali dal 20 ottobre al 10 dicembre. Il picco massimo delle prime era previsto attorno alle 08:00 del mattino di oggi martedì 5 novembre (in piena luce in Italia, dunque inosservabile), mentre quello delle seconde è previsto alle 07:00 del 12 novembre. Come specificato dalla UAI, il maggior numero di stelle cadenti luminose dovrebbe essere osservabile nella notte tra il 7 e l'8 del mese. Poiché in questo periodo dell'anno il radiante delle Tauridi – cioè la porzione di cielo da cui sembrano originare – è molto alto, il consiglio degli esperti è di cercarle attorno a mezzanotte. Ogni giorno da qui al 12 novembre (e oltre) è buono per provare a godere dello spettacolo astronomico. Ricordiamo che il nome degli sciami meteorici è legato a quella della posizione del radiante, che nel caso specifico si trova incastonato nella costellazione del Toro, a ridosso delle Pleiadi (M45) – uno spettacolare ammasso stellare aperto noto come “Sette Sorelle” – e della bellissima stella Aldebaran. Attorno a mezzanotte in questi giorni i radianti si trovano alti nel cielo a Sud, come mostra la seguente simulazione di Stellarium.
Come vedere le Tauridi
La peculiarità delle Tauridi non risiede nell'avere un tasso orario zenitale (ZHR, numero di meteore per ora) elevato. Ci si aspetta infatti un massimo di una decina di scie luminose nel cielo ogni 60 minuti. La loro caratteristica principale è il fatto che sono lente e possono dar vita alle palle di fuoco o fireball, ovvero meteore luminosissime in grado di illuminare la volta celeste, essendo provocate da detriti più grandi dell'oggetto progenitore. Le stelle cadenti, infatti, non hanno nulla a che vedere con gli astri luminosi che punteggiano il cielo, ma sono piccoli frammenti di comete (o asteroidi) che entrando in contatto con l'atmosfera terrestre si accendono e distruggono per l'attrito estremo, dando vita alle meravigliose ed effimere fiammate. Colori e durata sono determinati da vari fattori, come velocità, angolo di entrata in atmosfera, composizione chimica etc etc. Le grandi palle di fuoco generate dalle Tauridi sono conosciute come “Halloween Fireballs” proprio per il periodo dell'anno in cui si verificano. Le stelle cadenti sono perfettamente visibili a occhio nudo senza l'ausilio di strumenti ottici, che ridurrebbero troppo il campo visuale. Il consiglio degli esperti è posizionare la zona del radiante nella coda dell'occhio e scrutare l'ampia porzione di volta celeste limitrofa, in attesa della comparsa delle scie luminose.