A Natale un asteroide appena scoperto grande come un autobus “saluterà” la Terra: a che ora passerà
Il 25 dicembre 2024, giorno di Natale, un asteroide grande come un autobus farà un passaggio ravvicinato – dal punto di vista astronomico – alla Terra, non comportando alcun pericolo per il nostro pianeta. Il sasso spaziale, chiamato 2024 YP, è stato appena scoperto dagli scienziati del Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System (Pan-STARRS), un sistema di sorveglianza basato su telescopi robotizzati che setacciano il cielo a “caccia” di Near Earth Object (NEO) in avvicinamento alla Terra. In parole semplici, monitora il firmamento alla ricerca di asteroidi e altri oggetti che potrebbero rappresentare un pericolo per la Terra. È sito presso l'Osservatorio di Haleakalā, sull'omonimo vulcano alle isole Hawaii.
L'asteroide 2024 YP è stato identificato per la prima volta il 20 dicembre di quest'anno e compirà il suo passaggio ravvicinato alle 12:56 del Tempo Coordinato Universale (UTC) del 25 dicembre, ciò significa alle 13:56 ora italiana. Dunque saluterà la Terra quando la maggior parte degli italiani si troverà a tavola a festeggiare il Natale. Come indicato, il passaggio di 2024 YP non comporta alcun pericolo, grazie a un sorvolo assolutamente sicuro. Secondo i calcoli del Center for Near-Earth Object Studies (CNEOS) della NASA la distanza minima sarà pari a 0.00663 Unità Astronomiche (UA), ovvero circa 990.000 chilometri, pari a 2,5 volte la distanza media della Luna dalla Terra (384.000 chilometri). Ricordiamo che una unità astronomica è pari a circa 150 milioni di chilometri, ovvero la distanza che separa la Terra dal Sole.
Per quanto concerne le dimensioni del sasso spaziale, il CNEOS della NASA e il Near Earth Object Coordination Centre dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), che ha sede a Frascati in provincia di Roma, il suo diametro è compreso tra i 10 e i 23 metri. Dunque è grande quanto un autobus o un autoarticolato. Le dimensioni sono simili a quelle del meteoroide responsabile dell'evento passato alla storia come “Meteora di Čeljabinsk”, che esplose nei cieli della Russia nel febbraio del 2013 causando oltre mille feriti (a causa dell'onda d'urto che distrusse i vetri delle abitazioni in un'area molto estesa). Tempo dopo, all'interno di un lago remoto, fu raccolto un meteorite legato all'impatto di diverse centinaia di chilogrammi. Se il meteoroide fosse esploso su un'area densamente abitata avrebbe causato alcuni danni significativi.
Un asteroide di 100 metri può comunque radere al suono un'intera metropoli, ecco perché è fondamentale monitorare costantemente il cielo, anche a caccia degli oggetti di dimensioni non “chilometriche”. Ricordiamo che i cosiddetti "killer di pianeti", asteroidi in grado di innescare estinzioni di massa come l'evento di Chicxulub che portò all'estinzione dei dinosauri non aviani 66 milioni di anni fa, hanno un diametro di una decina di chilometri e oltre.