A Los Angeles gli idranti sono a secco e la causa non è la siccità: ecco perché manca l’acqua per spegnere gli incendi
Le squadre di vigili del fuoco intervenute per spegnere gli incendi che da giorni stanno devastando diverse zone di Los Angeles si sono ritrovate a dover fronteggiare le fiamme senza la principale arma per spegnere i roghi: l’acqua. Gli idranti sono a secco a causa di importanti cali di pressione, dovuti alla domanda che ha sopraffatto le possibilità dell’infrastruttura idrica, mentre i forti venti di Santa Ana stanno complicando il supporto aereo.
È questo lo scenario che sta contribuendo ad aggravare quanto sta accadendo nella contea di Los Angeles, dove ci sono ancora diversi incendi attivi, i più gravi di quali a Palisades e Eaton: il bilancio delle vittime è salito a 10 morti e decine di migliaia di persone sono state costrette ad evacuare, mentre le fiamme hanno distrutto centinaia di case, bruciando quasi 20.000 acri nella sola zona di Palisades e più di 13.000 a Eaton, un’area grande quasi quanto San Francisco, secondo l’ultimo aggiornamento pubblicato sul sito web di Cal Fire, il Dipartimento delle Foreste e della Protezione Antincendio della California.
L’assurdo motivo per cui gli idranti di Los Angeles sono a secco
A Los Angeles, nelle zone colpite dagli incendi gli idranti sono rimasti a secco a causa degli importanti cali di pressione derivati dall’eccessiva domanda d’acqua che ha sopraffatto il sistema idrico.
L’interruzione dei servizi elettrici, necessaria per evitare che le linee che trasportano l’energia venissero abbattute dai forti venti, innescando ulteriori roghi, ha inoltre interrotto la possibilità di pompare l’acqua nei serbatoi di stoccaggio che “si sono prosciugati” ha spiegato Janisse Quiñones, amministratore delegato e ingegnere capo del Dipartimento idrico ed energetico di Los Angeles (DWP), l’azienda di servizi pubblici della città.
La situazione peggiore a Palisades, dove “avevamo una domanda d’acqua enorme ed abbiamo spinto il sistema al limite”. In questa zona, la richiesta è stata “quattro volte superiore alla norma, il che ha abbassato la pressione dell’acqua”.
In una conferenza stampa, Quiñones e altri funzionari del DPW hanno precisato che prima dell’incendio, tutti i serbatoi che riforniscono la rete idrica cittadina erano completamente pieni e che gli idranti sulle strade di Palisades si basano su tre grandi serbatoi d’acqua da circa 1 milione di galloni ciascuno (3,8 milioni di litri d’acqua). L’acqua non è quindi mancata a causa della siccità, nonostante le precipitazioni nella contea di Los Angeles siano finora state decisamente esigue, con appena 25 millimetri di pioggia registrati dal 1° dicembre.
I primi due serbatoi di Palisades si sono svuotati nella giornata di martedì e il terzo nelle prime ore di mercoledì. “Quelle cisterne aiutano con la pressione sugli idranti, ma poiché ne veniva usata così tanta… non siamo riusciti a riempire le cisterne abbastanza velocemente” ha aggiunto Quiñones – . Il consumo di acqua è stato più veloce di quanto potessimo sostenere”.
Per far fronte all’emergenza, sono state utilizzate decine di autobotti, che hanno attinto l’acqua da località distanti ma questo ha rallentato le operazioni dei vigili del fuoco – oltre 2.300 quelli impegnati nel solo incendio di Palisades. La situazione è stata aggravata di forti venti che, soprattutto nella giornata di mercoledì, hanno reso impossibile il supporto dei mezzi aerei.
Perché gli incendi di Los Angeles continuano a bruciare
Gli incendi di Los Angeles continuano ad essere alimentati dai forti venti di Santa Ana che disperdono braci a decine di chilometri e che, a causa della loro bassa umidità e l’alta velocità delle raffiche, stanno creando le condizioni critiche per la propagazione delle fiamme, limitando le operazioni dei vigili del fuoco. Questi venti, conosciuti anche come venti del diavolo, trasportano un’aria estremamente calda e secca, che asciuga la vegetazione, rendendo il chapparal – la tipica vegetazione arbustiva californiana – un combustibile altamente infiammabile.
I venti di Santa Ana sono un noto fattore per il rischio di incendi boschivi nella California meridionale – sono stati responsabili di diversi grandi roghi in precedenza, tra cui l’incendio di Woolsey del novembre 2018, che si è propagato dalle montagne di Santa Monica verso le case sulla costa di Malibù.
Nonostante i precedenti “la contea di Los Angeles e tutti i 29 dipartimenti dei vigili del fuoco della nostra contea non sono preparati per questo tipo di disastro diffuso – ha spiegato il capo dei vigili del fuoco di Los Angeles, Anthony Marrone – . Non abbiamo neppure abbastanza vigili del fuoco per affrontare diversi incendi di questa portata contemporaneamente, e questo non è normale”.