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Comprano gamberi al supermercato, poi la sorpresa: “Si illuminano al buio: fai il video”

Una coppia acquista due panini ai gamberi in un supermercato. Una volta arrivati a casa i due si accorgono che qualcosa non funziona: i panini si illuminano al buio. La bioluminescenza è un fenomeno naturale, soprattutto per alcune specie di batteri. Eppure trovarla nel cibo preso al supermercato non è così comune.
A cura di Valerio Berra
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L’effetto ottico è abbastanza chiaro. Nel video si vedono due piccoli panini a base di gamberi. Sono inquadrati dalla camera di uno smartphone. Si sente una voce: “Spegni la luce. Comprati questa sera. Gamberetti da mangiare così crudi”. La luce si spegne: “Non ci credo”. Al buio i gamberi iniziano a brillare. Acquistano una sfumatura blu accesa.

Il video è stato pubblicato su TikTok da un piccolo account che si chiama Davide_e_Laura. È un account di coppia fatto di piccoli vlog. Parliamo giusto di 338 follower. Eppure il loro ultimo video ha superato 1,2 milioni di visualizzazioni e quasi 40.000 like. Il contenuto in effetti è interessante. Ma è davvero possibile che dei gamberi possano illuminarsi al buio?

Quali sono i panini ripresi nel video

Il primo punto riguarda proprio il prodotto. Davide e Laura hanno in mano dei panini a base di gamberi distribuiti da un'Esselunga della provincia di Varese. Nella lista degli ingredienti nel prodotto si legge: Code sgusciate di gambero argentino precotte (33%) . L’account social di Esselunga intanto ha risposto direttamente al video: “Ciao davide_e_laura, abbiamo risposto alla tua IG story”. E qui rispondono i creator: “Vi ho mandato tutti i dati per procedere alle verifiche del caso. Grazie!”. Immaginiamo quindi che Esselunga stia facendo delle verifiche per capire se la bioluminescenza è confermata e nel caso a cosa è dovuta.

I casi in Italia: i precedenti di Verona e Treviso

Prendere un crostaceo nella catena della grande distribuzione e vederlo illuminarsi al buio non è esattamente un fenomeno comune. Eppure scavando nella cronaca locale qualche precedente c’è. Il 6 ottobre del 2018 il giornale La Tribuna di Treviso ha raccontato la storia di una famiglia di Vittorio Veneto, comune da circa 27.000 abitanti.

Stesso copione. Preparano un antipasto con gamberi, seppie e surimi. La luce si spegne e si accorgono che il cibo si sta illuminando al buio. In questo caso, riporta la Tribuna di Treviso, il pesce veniva dall’Iper Tosano. E ancora. Nel 2015 Verona Sera registra un caso identico. Un piatto di gamberi, seppie e surimi presi al supermercato che con il buio sono diventate luminose.

L’origine della bioluminescenza

Il fenomeno è stato registrato anche da autorità che si occupano della regolamentazione dei cibo. Abbiamo trovato un report del 1998 della U.S. Food and Drug Administration firmato dalla ricercatrice Patricia N. Sado. In questo paper vengono riportati tutti i casi segnalati dal 1989 al 1998. I punti che emergono sono due.

Il primo è che questo tipo di bioluminescenza è legata alla presenza di batteri che si trovano tranquillamente in natura: “I batteri luminescenti esistono nell’oceano. Li troviamo sulle superfici e negli intestini di pesci, nei crostacei o anche come simbionti di pesi e calamari”. Non ne esiste solo uno. Ci sono diversi batteri che causano questo effetto. Il secondo punto è che la presenza di batteri luminescenti sui cibi segnalati è legata probabilmente a una contaminazione tra cibi cotti e crudi. I batteri erano presenti nei cibi crudi e sono stati trasferiti in quelli cotti.

I batteri, anche se bioluminscenti, non sono dannosi. Almeno non nella maggior parte dei casi. Spiega Patricia N. Saldo: “P. phosphoreum e V. logei non hanno causato malattie. Gli unici batteri luminescenti considerati patogeni sono V. vulnificus VVLI e V. cholerae biotipo albensis”.

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