Dopo anni si è riattivato il “Glory Hole” nel lago di Berryessa, un gigantesco buco nell’acqua

Dopo anni di inattività, l'affascinante – e anche un po' inquietante – Glory Hole nel cuore del lago di Berryessa, in California, è tornato in azione. Il gigantesco “buco nell'acqua” si forma soltanto quando si verificano determinate condizioni nel bacino artificiale della Contea di Napa, a un centinaio di chilometri da San Francisco. Sebbene le immagini di questa impressionante voragine vengano spesso associate a spaventosi fenomeni naturali o addirittura paranormali, complice la viralità sui social network, in realtà siamo innanzi a un'opera di ingegneria idraulica, progettata per evitare che l'acqua del lago di Berryessa superi una certa soglia rischiando di allagare pericolosamente le zone circostanti e far crollare la diga. Dal punto di vista tecnico siamo innanzi a quello che gli esperti chiamano sfioratore: nel caso specifico siamo innanzi a un modello denominato Morning Glory Spillway, dal nome del fiore a calice "Bella di Giorno". È inoltre uno sfioratore di tipo non controllato, cioè è privo di paratoie ed entra in azione passivamente solo quando l'acqua supera l'ingresso del dispositivo. L'inquietante buco diventa visibile quando l'acqua oltrepassa i 4,5 metri rispetto allo sfioratore.
Come spiegato dal Los Angeles Times, erano cinque anni che The Glory Hole – come viene chiamato dai residenti della contea statunitense – non entrava in funzione. Prima del 26 febbraio 2019 lo aveva fatto nel 2017 e ancora prima nel 2005. Complessivamente, da quando è stato costruito, è entrato in funzione soltanto 25 volte. La ragione risiede nel fatto che si trova in una regione siccitosa e solo sporadicamente le piogge ingrossano a tal punto il livello del lago da rendere necessario l'intervento dello sfioratore. Nelle ultime settimane si sono registrate abbondanti precipitazioni che, oltre a interrompere un lunghissimo periodo di grave siccità, hanno ridato vita all'iconico buco nell'acqua.
Come specificato il lago di Berryessa è un lago artificiale, che si è formato a seguito della costruzione della grande diga di Monticello negli anni '50 del secolo scorso. La diga, che sfiora i 100 metri di altezza, fu realizzata nel cuore delle montagne Vaca bloccando il percorso del fiume Putah Creek. Grazie alla centrale idroelettrica associata all'imponente infrastruttura viene fornita energia a buona parte dei centri urbani nella zona nord della Baia di San Francisco, la Greater Bay Area.
Per evitare gli straripamenti del lago di Berryessa è stato contestualmente costruito lo sfioratore, che permette di convogliare l'acqua a valle attraverso una gigantesca struttura a imbuto a forma di L che si snoda all'interno della montagna. Il condotto di entrata ha un diametro di ben 22 metri – quello dell'enorme buco nell'acqua – mentre quello di uscita alla fine del tunnel, lungo oltre 210 metri, è di 8,5 metri. Quando il livello del lago supera abbondantemente il livello dello sfioratore, al suo interno possono confluire quasi 1.400 metri cubi di acqua ogni secondo.
Chiaramente si tratta di un luogo molto pericoloso e la balneazione è severamente vieta. Ciò, purtroppo, non ha evitato una terribile tragedia accaduta nel 1997, quando la studentessa Emily Schwalen si avventurò incoscientemente nei pressi dello sfioratore in funzione. Dopo essere stata catturata dalla corrente, ha lottato per decine di minuti tenendosi aggrappata al bordo dello sfioratore, fin quando non ha perso le forze ed è stata infine risucchiata, perdendo purtroppo la vita.