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Gli effetti dell’ora legale sulla salute: perché molti medici chiedono di abolirla

Tra qualche settimana le lancette dell’orologio si sposteranno un’ora in avanti per l’arrivo dell’ora legale. Tuttavia, da anni molti medici vede esperti del sonno di tutto il mondo ne chiedono l’abolizione a causa dei possibili effetti negativi per la salute associati al “jet lag sociale” prodotto da questo cambiamento nell’orario.
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Mancano pochi giorni all'arrivo dell'ora legale: esattamente alle 2.00 della notte tra il 29 e il 30 marzo 2025 le lancette di tutti gli orologi si sposteranno infatti direttamente alle 3.00, facendoci perdere un'ora di sonno. L'ora legale è infatti la convenzione adottata da un certo Paese di spostare le lancette degli orologi di un'ora in avanti all'inizio della primavera fino all'autunno inoltrato in modo tale da sfruttare di più la luce solare durante i mesi estivi.

Oggi conservano l'ora legale circa un terzo di tutti i Paesi del mondo – compresa la maggior parte degli stati europei, degli Stati Uniti, Australia, Canada, America Latina e Caraibi – ma nel corso degli anni diversi Paesi hanno deciso di eliminarla. Il dibattito sull'opportunità dell'ora legale è infatti ormai antico e ogni anno si torna a parlarne, ma spesso senza risultati di nessun tipo. Le motivazioni sostenute dai critici dell'ora legale sono diverse, ma le principali riguardano i rischi per la salute indicati negli anni da diversi esperti e studi sull'argomento.

Quali sono gli effetti dell'ora legale sulla salute

Nel corso degli anni sono emersi diversi possibili effetti negativi dei due cambi dell'ora durante l'anno – da ora solare a ora legale e viceversa – che possono impattare sulla salute in vario modo, dalla qualità del sonno e della concentrazione alla salute del cuore, fino al benessere mentale e l'umore.

Il punto è piuttosto chiaro: quando arriva il cambio dell'ora è come se subissimo un piccolo jet lag pur senza viaggiare. Secondo molti medici ed esperti del sonno, le evidenze scientifiche dei rischi legati a quello che è stato definito un vero e proprio "jet lag sociale" dovuto all'ora legale sarebbero infarti più che sufficienti per seguire l'esempio dei Paesi che hanno deciso di eliminare l'ora legale e tenere un unico orario durante tutto l'anno.

Ad esempio, nel 2020 l'American Academy of Sleep Medicine ha perfino pubblicato una dichiarazione pubblica in cui i diversi rischi per la salute legati all'ora legale (come maggior rischio di obesità, di malattie cardiovascolari, depressione e problemi cardiaci), ne hanno chiesto ufficialmente l'abolizione "a favore di un orario standard fisso, nazionale, tutto l'anno". L'anno scorso, a ottobre 2024, ha fatto lo stesso un gruppo di esperti del sonno della British Sleep Society nel Regno Unito.

Gli effetti dell'ora legale sul ritmo circadiano

Un'ora può sembrare poco, ma non lo è affatto per il nostro ritmo circadiano, ovvero quel complesso orologio interno che allinea il nostro ritmo fisiologico tra veglia e sonno con le 24 ore de giorno, facendole più o meno coincidere con le ore di luce e quelle di buio.

I cambiamenti nell'orario, come quelli che viviamo ad esempio quando ci spostiamo in un Paese con un altro fuso orario o quando arriva l'ora legale, interrompono questi ritmi, sottoponendo il corpo a uno stress non irrilevante finché non si abitua al nuovo orario."Il sincronizzatore più importante dei nostri ritmi circadiani è la luce del giorno, che aiuta tutti i nostri orologi biologici a rimanere sincronizzati", spiega alla Bbc Tord Wingren, un ingegnere che studia l'esposizione al sonno e alla luce.

Come cambia il sonno

Quando infatti il corpo non riceve più la luce aumenta la sua produzione di melatonina, un ormone che favorisce il sonno, ma se il buio arriva troppo tardi questo potrebbe rendere più difficile addormentarsi, soprattutto per le persone che soffrono di disturbi del sonno. Allo stesso modo, l'ideale per il nostro ritmo circadiano sarebbe addormentarsi con il buio e svegliarsi alle prime luci dell'alba, cosa che l'arrivo dell'ora legale rende più difficile soprattutto quando la sveglia è puntata molto presto.

Direttamente collegati ai possibili effetti negativi sono quelli sulla concentrazione. Uno studio spagnolo di qualche tempo fa ha perfino osservato un maggiore tasso di incidenti stradali, di infortuni sul lavoro, errori medici e in genere della mortalità in prossimità dell'introduzione dell'ora legale.

L'impatto sul nostro orologio interno è potenzialmente così forte che l'ora legale sarebbe perfino associata a una maggiore incidenza di problemi cardiaci e infarti. Uno studio italiano ha confronto i dati da Stati Uniti ed Europa raccolti in un periodo di sette anni, rintracciando un aumento considerevole di questi episodi nei giorni successivi all'ora legale, compre tra il 4% e il 29%.

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