Cos’è la malattia rara PolG che ha ucciso il principe Federico di Lussemburgo: sintomi e cure

La malattia rara PolG fa parte delle malattie mitocondriali ed è causata da una mutazione del gene POLG che determina un'alterazione del funzionamento dei mitocondri, le strutture interne alla cellula che rappresentano la loro principale fonte di energia. Le malattie mitocondriali sono malattie genetiche rare – colpiscono circa una persona ogni 5.000 – e possono manifestarsi in qualsiasi momento della vita con sintomi più o meno gravi. Al momento non esiste ancora una cura risolutiva, nonostante i recenti progressi compiuti della ricerca nello studio delle cause.
È stata questa malattia a causare la morte del principe Frederik di Lussemburgo, scomparso l'1 marzo a soli 22 anni dopo circa otto anni dai primi sintomi della patologia. Ne hanno annunciato la morte i genitori sul sito della Polg Foundation, la fondazione creata dallo stesso Federico, con il supporto della famiglia, a sostegno delle persone affette da malattie mitocondriali e della ricerca affinché vengano trovate nuove terapie e una cura.
Cos’è la malattia rara PolG
La malattia PolG è una malattia mitocondriale causata dalla mutazione del gene POLG da cui prende il nome. Si tratta di una malattia genetica rara che – come spiega la Polg Foundation – priva le cellule del corpo di energia, determinando insufficienza a carico di diversi organi. Le malattie mitocondriali, a cui appartiene la malattia PolG, sono un eterogeneo gruppo di malattie ereditarie rare – spiega il portale dell'Istituto superiore di sanità (Iss) – causate da alterazioni nel funzionamento dei mitocondri.
Il portale della United Mitochondrial Disease Foundation (UMDF) spiega che attualmente si conoscono 200 possibili mutazioni di questo gene. Se presenti, queste mutazioni causano un'anomalia nella produzione di un enzima, codificato dai geni POLG e POLG2, che svolge un ruolo fondamentale affinché i mitocondri possano replicarsi correttamente all'interno delle cellule.
I mitocondri costituiscono la fonte principale dell'energia necessaria per il funzionamento delle cellule e quindi di tutto il corpo. Per questo motivo le malattie mitocondriali possono colpire qualsiasi organo o tessuto e manifestarsi con una grande varietà di sintomi, più o meno gravi, motivo per cui la diagnosi può essere piuttosto complessa.
Quali sono i sintomi
La malattia PolG, come le altre malattie mitocondriali, può insorgere in qualsiasi momento della vita, e causare quadri clinici molto eterogenei. I sintomi possono quindi manifestarsi a qualsiasi età, nell'infanzia così come nell'età adulta, anche dopo i 40 anni, ed essere più o meno gravi o invalidanti.
In genere – spiega la Polg Foundation – i sintomi della malattia PolG comprendono oftalmoplegia, debolezza muscolare, epilessia e insufficienza epatica, ma possono variare in base all'età. Quando la malattia si manifesta prima dei 12 anni ci possono essere compromissione motoria e visiva, difficoltà ad alimentarsi e regressione cognitiva, oltre a disfunzione epatica e crisi. Dopo i 12 anni sono stati evidenziati anche convulsioni, compromissione dalla coordinazione e neuropatia periferica.
Quali sono gli organi colpiti e le conseguenze
Come spiegato prima, le mutazioni del gene POLG, intaccando il funzionamento dei mitocondri all'interno delle cellule, possono avere effetti su qualsiasi organo, tuttavia – specifica l'Iss – gli organi più colpiti sono quelli che hanno più bisogno di ossigeno, quindi di energia, come il sistema nervoso, il cuore e i muscoli scheletrici.
Per questo motivo la lista delle possibili conseguenze sul funzionamento degli organi può essere molto lunga ed eterogenea. La UMDF ne indica alcuni:
- tono muscolare scarso
- ritardo dello sviluppo
- disturbo del movimento
- debolezza degli arti
- depressione e ansia
- mal di testa
- perdita dell'udito
- perdita della vista
- discorso confuso
- insufficienza respiratoria
- apnea
I trattamenti, terapie e l’aspettativa di vita
Come per i sintomi e l'età di insorgenza, sia la malattia PolG che le altre malattie mitocondriali possono avere un'evoluzione molto variabile: "alcune forme sono molto gravi e intrattabili – spiega l'Iss – altre si sviluppano progressivamente o a fasi alterne e rispondono ad alcuni tipi di farmaci".
Sebbene oggi "le terapie modificanti o curative della malattia – spiega Polg Foundation – siano purtroppo ancora carenti", sono disponibili diversi farmaci e terapie in grado di alleviare i sintomi della malattia o tenere sotto controllo alcune delle possibili conseguenze come farmaci contro le convulsioni, antidolorifici, fisioterapia e logopedia.