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Cos’è la craniostenosi, la malformazione del cranio che ha colpito il figlio di Guenda Goria: sintomi e cure

La craniostenosi è una condizione medica solitamente causata dalla chiusura prematura di una o più suture craniche (craniosinostosi) nei neonati: i segni più evidenti includono deformità del cranio visibili alla nascita, come nel caso del piccolo Noah, figlio di Guenda Goria e nipote di Maria Teresa Ruta, nato con la fronte “un po’ schiacciata”. Ecco cosa c’è da sapere e quando è necessario l’intervento chirurgico.
A cura di Valeria Aiello
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Il piccolo Noah, figlio di Guenda Goria e nipote di Maria Teresa Ruta nato nel luglio 2024, ha affrontato un complicato intervento chirurgico per una craniostenosi / Photo Verissimo/iStock
Il piccolo Noah, figlio di Guenda Goria e nipote di Maria Teresa Ruta nato nel luglio 2024, ha affrontato un complicato intervento chirurgico per una craniostenosi / Photo Verissimo/iStock

La recente rivelazione della complicata operazione al cranio affrontata dal piccolo Noah, il figlio di Guenda Goria e nipote di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria, ha portato l’attenzione sulla craniostenosi, una condizione medica che può colpire alcuni neonati e avere conseguenze significative sul loro sviluppo. La craniostenosi è una deformazione del cranio solitamente causata dalla chiusura prematura di una o più suture craniche (craniosinostosi) nei neonati, le linee di giunzione tra le ossa del cranio che svolgono un ruolo essenziale nello sviluppo cranico e nella crescita cerebrale.

I segni più evidenti della craniostenosi includono deformità del cranio visibili alla nascita, come nel caso del piccolo Noah, nato con la fronte “un po’ schiacciata, una problematica per cui a tre mesi dalla nascita è stata confermata la diagnosi di craniostenosi. “Ci hanno detto che doveva essere operato d’urgenza” ha raccontato mamma Guenda, che ha parlato dell’operazione “lunga e complessa” a Verissimo. “Per riaprire le suture del cranio che si erano chiuse hanno dovuto estrarre il cranio di Noah, lavorarlo su un tavolo e reinserirlo”. Per fortuna il bambino oggi sta bene: “Lui ha una voglia di vivere, una gioia, una forza da guerriero”.

Cos’è la craniostenosi

La craniostenosi è una condizione medica solitamente causata dalla chiusura prematura di una o più suture craniche (craniosinostosi) nei neonati. Le suture sono le giunture tra le ossa del cranio, che permettono alla cavità cranica di espandersi mentre il cervello è in crescita, rimanendo flessibili per diversi anni dopo la nascita.

Nei neonati, la fusione prematura delle suture comporta una diminuzione delle dimensioni della cavità cranica (stenosi), che limita la capacità del cranio di assecondare la normale crescita cerebrale, con conseguenze sullo sviluppo neurologico del bambino. Quanto più precoce è la sinostosi e maggiore è il numero di suture coinvolte, tanto più marcato è il grado di contrazione del cranio. Come condizione, la sinostosi prematura delle suture è un’anomalia congenita (presente alla nascita), che può essere isolata oppure ereditaria.

Quanto è frequente la craniostenosi e quali sono le forme più comuni

La craniostenosi dovuta alla chiusura di una o più suture craniche (craniosinostosi) è una condizione rara, che si verifica in 1 caso su 2.500 nati vivi. A seconda delle suture coinvolte, le craniosinostosi si dividono in monosuturali (semplici o primarie) e multisuturali (sinostosi contemporanea di più suture), di cui ciascuna si presenta con una sua conformazioni tipica.

Le forme più comuni sono quelle che coinvolgono una singola sutura, come la sutura sagittale (craniosinostosi sagittale), che causa un cranio stretto e lungo, e la sutura coronale destra o sinistra (craniosinostosi coronale unilaterale), che può causare una deformità cranica diagonale (plagiocefalia). Quando la craniosinostosi coronale è invece bilaterale, il cranio assume un aspetto corto e largo (brachicefalia).

Quali sono i segni e sintomi della craniostenosi

I segni più evidenti della craniostenosi includono una conformazione non normale del cranio, visibile alla nascita, che non tende a migliorare nelle prime settimane di vita né spontaneamente né dopo l’utilizzo degli accorgimenti normalmente impiegati per correggere le asimmetrie craniche dovute a difetti di posizione nell’utero.

Talune forme di craniostenosi, tuttavia, possono presentare un andamento più subdolo e rendersi più chiaramente manifeste nei mesi successivi” precisano gli specialisti del Bambino Gesù – . Il sospetto diagnostico viene confermato da accertamenti radiologici. In particolare: lo studio ecografico delle suture (mirata a verificare l’apertura) e lo studio TC (Tomografia Computerizzata) del cranio (completo di valutazione della finestra ossea e dalla sua ricostruzione tridimensionale)”.

L'intervento per la craniostenosi

La craniostenosi è una condizione che può causare serie conseguenze nello sviluppo cerebrale e neurologico del bambino, a causa della mancanza di spazio per il cervello. Il trattamento dipende dalla gravità della condizione anche se, solitamente, si interviene chirurgicamente nei primi mesi di vita. L’operazione è volta alla correzione delle suture erroneamente chiuse, con l’obiettivo di risolvere l’impedimento alla normale espansione del cranio, come singola procedura o in un iter multistep, a seconda del rischio di recidiva.

Dopo l’operazione, spesso i neonati possono indossare un casco che aiuta a modellare il cranio in una forma più regolare.

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