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Caso Chiara Ferragni

Per Chiara Ferragni arriva l’ora di pagare il conto: voci di perdite milionarie nel prossimo bilancio

Secondo gli ultimi retroscena l’impatto del Caso Pandoro ha distrutto i bilanci della Fenice Srl, l’azienda principale di Chiara Ferragni. Dagli oltre 14 milioni di euro di ricavi registrati nel 2022, si è passati nel 2024 a ricavi previsti attorno ai 2 milioni di euro. Il futuro ora è legato al passaggio della ricapitalizzazione.
A cura di Valerio Berra
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I dati sul fatturato di Fenice Srl sono fermi al 2022. Oltre 14 milioni di euro di fatturato totale con un utile attorno ai 3,4 milioni di euro, come avevamo potuto verificare. Numeri ottimi, peccato che da quel bilancio la vita e le imprese di Chiara Ferragni siano state travolte dal Caso Pandoro, dalla fine della relazione con Fedez e dal rinvio a giudizio per truffa aggravata.

Ora, spiegano Mario Gerevini e Daniela Polizzi sul Corriere della Sera, è arrivato il momento di pagare il conto. Il 10 marzo dovrebbero essere in programma due assemblee dei soci della Fenice Srl, la società ammiraglia dell’impero di Chiara Ferragni che gestisce tutta la fiera attorno al marchio Chiara Ferragni Brand.

La prima è un’assemblea ordinaria per l’approvazione del bilancio del 2023, non ancora pubblicato. La seconda invece è un’assemblea straordinaria per approvare la ricapitalizzazione e cioè l’immissione di nuovi fondi per risanare le perdite e provare a dare un nuovo slancio all’azienda.

Cosa si dice sui prossimi bilanci di Fenice

Il bilancio del 2023 non sarà il peggiore di Fenice Srl. Il Pandoro Gate è iniziato a dicembre 2023 quindi il suo effetto si dovrebbe vedere direttamente nel 2024. Secondo il Corriere della Sera nel 2023 i ricavi di Fenice Srl dovrebbe essere tra gli 11 e i 12 milioni di euro. Comunque interessanti, anche se bisognerà sempre vedere gli utili.

Il vero problema dovrebbe essere il 2024, quando il fatturato potrebbe scendere a 2 milioni di euro. Praticamente sette volte in meno del 2022. Un crollo che per adesso è stato tamponato dal riduzione dei costi.

I dipendenti di Fenice Srl sono stati dimezzati: da 16 sono passati 8. Gli uffici svuotati e lasciati per trasferire tutto nei locali della holding Sisterhood. Tutto per portare le spese totali a circa un milione di euro. Le ultime operazioni sono avvenute sotto la guida di Claudio Calabi, amministratore unico dopo il passo indietro di Ferragni.

Chi sono i soci di Fenice

Al momento la proprietà di Fenice è gestita da tre soci e Chiara Ferragni non è quella di maggioranza. Lei ha infatti il 32,5%, meno di quello di Paolo Barletta che ha il 40% ma più di Pasquale Morgese che invece arriva al 27,5%. Dai retroscena sembra che Chiara Ferragni e Paolo Barletta siano abbastanza allineati per il rilancio della società, più critica invece la posizione di Pasquale Morgese.

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