Un misterioso oggetto spaziale può aver deformato il nostro Sistema solare
Un misterioso oggetto spaziale, con una massa tra le 2 e le 50 volte quella di Giove, potrebbe aver deformato il Sistema solare durante la sua formazione: è questa, in sintesi, l’ipotesi suggerita in un nuovo studio condotto dai fisici Garett Brown e Hanno Rein dell’Università di Toronto, in collaborazione con lo scienziato planetario Renu Malhotra dell’Università dell’Arizona.
Secondo i ricercatori, è possibile che questo oggetto massiccio abbia attraversato il Sistema solare all’inizio della sua formazione, lasciando un’impronta indelebile sulle orbite planetarie, prima di uscire di nuovo. La probabilità che questo evento possa essere accaduto sono al massimo una su 1.000, ben lontane da poter fornire una spiegazione conclusiva alle eccentricità e alle attuali inclinazioni dei pianeti, ma alcune corrispondenze suggerirebbero che questo scenario non solo è possibile, ma potrebbe aver influito sulla dinamica caratteristica del nostro Sistema.
Oggetti spaziali provenienti dall'esterno del Sistema solare
L’idea che un oggetto proveniente dall’esterno del Sistema solare possa occasionalmente attraversalo non è nuova (recentemente, l’asteroide interstellare Oumuamua è entrato ed uscito dal nostro Sistema solare) ma nessuno aveva finora mai ipotizzato che questo viaggio potesse essere compiuto da un oggetto con una massa confrontabile con quella di Giove.
Brown, Rein e Malhotra hanno però fatto i calcoli, scoprendo che se un oggetto con una massa 2-50 volte quella di Giove, che curva attorno al Sole, da qualche parte all’interno dell’orbita di Urano, a una velocità tale da poter sfuggire all’attrazione gravitazionale della nostra stella, potrebbe aver deformato le orbite dei pianeti giganti, rendendole non molto diverse da quelle che vediamo oggi.
Perfezionando i loro modelli, simulando circa 50.000 oggetti provenienti da un ipotetico ammasso di stelle vicine, i ricercatori hanno trovato che la corrispondenza migliore per le orbite eccentriche dei pianeti giganti era una massa di circa 8 volte quella di Giove, che si avvicinava all’attuale orbita di Marte a una velocità di 2,69 chilometri al secondo. Anche se le probabilità di questo evento sia accaduto, come detto, basse, secondo i ricercatori non può essere escluso che il percorso del Sistema Solare nella Via Lattea ci abbia portato vicino ad altre stelle o ammassi stellari, oppure vicino a pianeti freddi e oscuri che vagano nello spazio interstellare.