La terapia ormonale non aumenta il rischio di tumori al cervello nelle donne, secondo uno studio
Da molti anni gli scienziati dibattono sulla possibilità che la terapia ormonale possa essere associata a un rischio superiore nelle donne di sviluppare aggressivi tumori al cervello, i gliomi, tuttavia un nuovo e approfondito studio non ha trovato alcuna correlazione statisticamente significativa con il cancro cerebrale. Serviranno altre indagini per tutte le conferme del caso, ma i risultati suggeriscono che i trattamenti a base di ormoni femminili, spesso utilizzati per contrastare i debilitanti sintomi della menopausa, non siano responsabili dell'aumento del rischio di sviluppare i gliomi nelle donne.
A determinarlo è stato un nuovo studio condotto da un team di ricerca cinese guidato da scienziati del Dipartimento di neurochirurgia dell'Ospedale generale di Chongqing e dell'Università di Chongqing, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di neurochirurgia dell'Ospedale centrale di Nanchong e del North Sichuan Medical College. I ricercatori, coordinati dai professori Jinyu Pan e Nan Wu, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato statisticamente i dati di oltre 75.000 donne che avevano partecipato allo studio Prostate, Lung, Colorectal and Ovarian Cancer Screening Trial. Le volontarie avevano tutte tra i 50 e i 78 anni al basale e sono state seguite tra il 1993 e il 2001, per un periodo medio di poco inferiore ai 12 anni.
Durante il periodo di follow-up 101 delle partecipanti alla ricerca hanno sviluppato un glioma. Incrociando i dati con la somministrazione della terapia ormonale, è stato determinato che coloro che vi si erano sottoposte non avevano un rischio superiore statisticamente significativo rispetto alle altre (HR, 1,16; IC al 95%, 0,75-1,81). “Analogamente, non sono state riscontrate associazioni significative quando si considera lo stato di HT (terapia ormonale NDR) o la durata dell'uso”, hanno spiegato il professor Pan e colleghi nell'abstract dello studio. Precedenti indagini avevano trovato risultati incoerenti nell'associazione tra la terapia a base di ormoni femminili e lo sviluppo dei tumori cerebrali maligni, ma erano molto più piccoli dal punto di vista del campione.
“Questo studio ha scoperto che, nonostante ci sia una nota differenza di genere nell'incidenza dei gliomi, con le donne che hanno sei volte più probabilità di sviluppare la malattia rispetto agli uomini, non sembra esserci un'associazione tra glioma e uso della terapia ormonale nelle donne in postmenopausa. Tuttavia, sono necessari studi prospettici più ampi con una durata di follow-up più lunga per confermare questi risultati”, ha dichiarato in un comunicato stampa la dottoressa Stephanie Faubion, direttore sanitario dell'Associazione Menopausa. L'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) sottolinea che i tumori del sistema nervoso centrale sono piuttosto rari e rappresentano l'1,6 percento del totale in Italia, inoltre che colpiscono di più gli uomini e non le donne. Nel 2020 sono stati registrati 6.122 casi, dei quali 3.533 negli uomini e 2.589 nelle donne (il dato specifico sui gliomi non è indicato).
Ciò che è certo è che non è stata trovata un'associazione statistica tra il cancro al cervello e la terapia ormonale, utilizzata ad esempio contro le vampate di calore, i disturbi dell'umore e del sono. In alcuni casi può anche aiutare a prevenire anche il rischio di osteoporosi, una malattia più comune nelle donne in post menopausa. Saranno necessari ulteriori studi per le conferme del caso. I dettagli della ricerca “Association between hormone therapy and glioma risk in US women: a cancer screening trial” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Menopause.