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Incendio a Los Angeles

Emergenza sanitaria per gli incendi a Los Angeles: quali sono gli effetti del fumo sulla salute

Il dipartimento sanitario di Los Angeles ha dichiarato l’emergenza sanitaria locale per tutta la contea, a causa degli incendi e dei forti eventi che “hanno gravemente degradato la qualità dell’aria”. Oltre alle fiamme, infatti, gli incendi rappresentano un pericolo anche a causa delle sostanze tossiche contenute nel fumo: quali sono i rischi e come proteggersi.
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Los Angeles brucia ormai da quattro giorni a causa degli incendi che da martedì stanno devastando la contea. Finora hanno ucciso 11 persone – ma il bilancio delle vittime non è ancora definitivo – e costretto altre 180.000 a lasciare le loro case. Oltre alle fiamme, che solo ora iniziano a essere parzialmente sotto controllo (almeno per gli incendi di Palisades ed Eaton), a preoccupare è la densa nube di fumo e ceneri sprigionati dal fuoco.

Alle prime ore di sabato 11 gennaio (orario locale) il dipartimento di Sanità Pubblica di Los Angeles ha infatti dichiarato l‘emergenza sanitaria locale per tutta la contea, a causa degli incendi e dei forti eventi che, spiega la nota del dipartimento, "hanno gravemente degradato la qualità dell'aria rilasciando fumo pericoloso e particolato, con rischi immediati e a lungo termine per la salute pubblica".

Perché il fumo degli incendi è pericoloso

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), le polveri sottili prodotte dal fumo degli incendi boschivi possono peggiorare lo stato di salute in chi è affetto da malattie dei polmoni, del cuore, del cervello, o in genere nei soggetti fragili con patologie o problemi di salute pregressi.

Ma i rischi riguardano tutti: il manuale MSD, un'importante fonte di informazione medica, spiega come il fumo, sebbene se inalato per poco non causi in genere gravi effetti, in determinate situazioni può perfino determinare il soffocamento o altre grave complicazioni. Il rischio è maggiore se l'inalazione avviene per un lungo periodo di tempo o se il fumo contiene sostanze o gas tossici.

Da dove arrivano le sostanze tossiche

Potremmo pensare che queste sostanze tossiche possano essere sprigionate solo nel caso in cui a prendere fuoco siano stabilimenti chimici o industriali, ma il rischio in realtà è molto più ampio di così: infatti moltissimi materiali comuni – prosegue il Manuale MSD – possono produrre sostanze chimiche velenose (prodotti tossici della combustione) quando bruciano. Ad esempio gli oggetti in plastica o i tessuti.

È anche a causa di queste sostanze tossiche infatti che i funzionari della contea di Los Angeles raccomandano la massima attenzione ai cittadini: "Non si tratta più solo del fumo degli incendi a cui eravamo abituati, dove a bruciare era la vegetazione naturale – ha dichiarato il Segretario alla Sanità degli Stati Uniti Xavier Becerra, ex procuratore generale della California – ora ci sono moltissimi materiali tossici che vengono bruciati e immessi nell'aria".

Quali sono i possibili rischi

I rischi legati all'inalazione di fumo sono diversi e a volte, se non si interviene tempestivamente, possono anche rivelarsi fatali. Oltre a conseguenze di minore gravità, come l'irritazione di occhi, gola e polmoni, uno dei rischi più comuni è l'avvelenamento da monossido di carbonio, un gas sprigionato in molti incendi: questo, se inalato a lungo e in elevate quantità, si lega all'emoglobina, impedendo al sangue di trasportare l'ossigeno ai tessuti, che quindi non ne ricevono a sufficienza.

Un altro rischio è quello di avvelenamento a causa di sostanze tossiche liberate dalla combustione di oggetti e materiali, ad esempio molte sostanze di uso domestico e industriale – specifica il Manuale MSD – mentre bruciano possono rilasciare cianuro. Ma non è l'unico agente tossico che può essere rilasciato dalle fiamme: nel fumo possono esserci infatti anche cloruro di idrogeno, fosgene, diossido di zolfo, aldeide e ammoniaca, che inalati possono causare edema o produrre danni alla trachea e ai polmoni. Questi inoltre possono restringere le piccole vie aeree polmonari, impedendo il normale afflusso di ossigeno.

Ma, l'inalazione del fumo e delle polveri sottili in esso contenuto, che possono essere trascinate anche per chilometri dai venti (come sta accadendo ora a Los Angeles), possono rappresentare un rischio anche sul lungo periodo. Un articolo sul Los Angeles Times spiega la fuliggine prodotta dagli incendi "può contenere tutti i tipi di inquinanti pericolosi, inclusi alcuni che possono causare il cancro. Le particelle più piccole del fumo possono viaggiare in profondità nei polmoni o persino entrare nel flusso sanguigno", un'eventualità che può rappresentare un forte rischio soprattutto per le persone vulnerabili, compresi i bambini e le persone affette da problemi respiratori.

Come proteggersi

Oltre a evitare di uscire e di trascorrere tempo fuori casa, le autorità di Los Angeles raccomandano di tenere le finestre chiuse, di non utilizzare ventilatori che prendono l'aria da fuori e, se possibile, di usare un purificatore d'aria. A chiunque debba necessariamente uscire, se si trova in un punto dove c'è molto fumo o se deve rimanere fuori a lungo, il dipartimento sanitario raccomanda di utilizzare una maschera N95 e P100.

Inoltre, viene sconsigliata l'attività fisica importante e viene consigliato di limitare l'inquinamento interno, evitando di accendere candele o incensi, e ovviamente nessun camino, elettrodomestico a legna o stufa a gas.

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