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Oggi sciame meteorico delle Quadrantidi: a che ora e dove vedere le stelle cadenti in Italia

Il primo spettacolo astronomico del 2025 è il picco massimo delle Quadrantidi o Bootidi, uno degli sciami meteorici più affascinanti dell’anno. Sarà raggiunto attorno alle 18:00 di oggi, venerdì 3 gennaio. Ecco come e dove vedere le stelle cadenti nei cieli d’Italia, anche in diretta streaming.
A cura di Andrea Centini
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Credit: NASA/MSFC Meteoroid Environment Office
Credit: NASA/MSFC Meteoroid Environment Office

Attorno alle 18:00 di oggi, venerdì 3 gennaio 2025, potremo vedere nel cielo il picco massimo delle Quadrantidi o Bootidi, uno degli sciami meteorici più spettacolari del mese e dell'intero anno. Da questo sciame, infatti, ci si possono aspettare anche 120 “stelle cadenti” ogni ogni ora durante la fase di massima attività, anche se purtroppo non saremo particolarmente fortunati dall'Italia. Verso l'ora del picco il radiante – cioè la regione da cui sembrano originare le scie luminose – sarà piuttosto basso sull'orizzonte settentrionale, pertanto avremo l'occasione di ammirare solo le “fiammate” che si verificano nella parte più alta della corrente. Per chi vive nell'Italia meridionale l'evento sarà ancor meno significativo, a causa del tramonto anticipato del radiante.

Lo spettacolo, ove visibile, sarà perfettamente godibile a occhio nudo, ma potrà essere osservato anche grazie alla diretta streaming del Virtual Telescope Project, che sarà trasmessa proprio a partire dalle 18:00 ora italiana sul canale YouTube ufficiale. Contemporaneamente sarà trasmessa anche la spettacolare congiunzione astrale tra la Luna e Venere, il primo bacio celeste del 2025. Ricordiamo che lo sciame meteorico delle Quadrantidi in genere è attivo tra il 1 e il 5 gennaio, con il picco massimo atteso il 3 o il 4 del mese.

Quando e a che ora vedere le Quadrantidi

Come indicato, il picco massimo dello sciame meteorico delle Quadrantidi o Bootidi è atteso attorno alle 17:00 del Tempo Coordinato Universale (UTC) – le 18:00 ora italiana – di oggi, venerdì 3 gennaio 2025. Si tratta del primo fenomeno astronomico significativo dell'anno, che si accompagnerà a stretto giro ad altri eventi spettacolari: la sopracitata congiunzione astrale Luna – Venere, anch'essa attesa per oggi dopo il tramonto; e una meravigliosa occultazione di Saturno da parte della Luna. Il “Signore con gli Anelli” verrà oscurato dalla Luna la sera di sabato 4 gennaio, scomparendo dietro di essa e riapparendo circa 50 minuti dopo. A questo link trovate tutti i dettagli su come e dove vedere l'imperdibile fenomeno celeste.

Le Quadrantidi sono tra gli sciami meteorici più affascinanti dell'intero anno, anche per il numero significativo di stelle cadenti che si può sperare di vedere. Lo ZHR o tasso orario zenitale, cioè il numero massimo di meteore visibili, si attesta su 120, anche se in genere ci si può aspettare di vedere circa 80 scie luminose durante il picco. Come indicato, dall'Italia non sarà molto apprezzabile proprio a causa della posizione del radiante a ridosso dell'orizzonte attorno alle 18:00. “Purtroppo, a quell’ora il radiante sarà estremamente basso verso nord, ma eventuali meteore luminose più alte potrebbero essere osservate facilmente. Il picco di questo sciame è di breve durata, giusto poche ore”, ha spiegato l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project. Proprio a partire dalle 18:00 il VTP trasmetterà una diretta streaming commentata dallo stesso Masi per mostrare le Quadrantidi mentre sfrecciano nel cielo di Manciano, in provincia di Grosseto, dove si trova il cielo più buio e stellato dell'Italia peninsulare.

Come e dove vedere lo sciame meteorico delle Quadrantidi

I nomi degli sciami meteorici sono legati alle costellazioni in cui è inquadrato il radiante, ovvero la porzione di cielo da cui sembrano originare le stelle cadenti. Nel caso delle Quadrantidi si tratta di una costellazione estinta, quella del Quadrans Muralis (Quadrante Murale), incastonata tra Drago, Ercole e Boote. “Introdotta alla fine del XVIII secolo da Lalande, nel 1922 essa venne esclusa dal novero delle 88 costellazioni ufficiali, definitivamente fissate quell’anno dall’International Astronomical Union a Roma. Si tratta dunque di una costellazione ‘estinta'”, ha spiegato il dottor Masi. Poiché quella più vicina è la costellazione di Bootes, oggi le Quadrantidi sono note anche come Bootidi.

Il loro radiante, come specificato, attorno alle 18:00 di oggi si troverà piuttosto basso sull'orizzonte settentrionale. L'Unione Astrofili Italiani (UAI) spiega che in Italia "dal crepuscolo serale a mezzanotte il radiante viene a trovarsi molto basso, quasi tangente all'orizzonte, di conseguenza il numero delle meteore osservabili risulta estremamente ridotto, e solamente da mezzanotte all'alba, man mano che il radiante sale sempre più in altezza e quindi aumenta la frequenza, diventa conveniente osservarle". Purtroppo in alcune parti dello Stivale la situazione di osservabilità sarà ancora meno favorevole: "Dall'Italia centro settentrionale il radiante è visibile per tutta la notte, ma come detto dal tramonto a mezzanotte risulta troppo basso per ottenere osservazioni soddisfacenti. Per latitudini inferiori (all'incirca di Napoli) l'osservazione diventa ancor meno agevole, poiché il radiante risulta tramontare verso le 20h e quindi poco dopo sorgere nuovamente", spiega la UAI.

Il consiglio degli esperti è osservare il punto di origine con la coda dell'occhio e spaziare in tutta l'area circostante, anche perché le stelle cadenti possono tagliare ampia parte del firmamento. In genere però le Quadrantidi sono molto rapide e brevi. Un dettaglio curioso di questo sciame meteorico risiede nel fatto che è originato da un asteroide e non da una cometa, come avviene nella maggior parte dei casi. Si tratta di 2003 EH1. Anche le Geminidi di dicembre scaturiscono da un asteroide – (3200) Phaethon – e non da una cometa.

Le meteore si formano a causa del contatto tra polveri e minuscoli detriti lasciati dall'oggetto celeste e l'atmosfera terrestre, che li infiamma per il fortissimo attrito. Si innesca un fenomeno chiamato ablazione che distrugge i frammenti, dando vita alle bellissime scie luminose che associamo ai desideri. Le Quadrantidi possono essere tranquillamente apprezzate a occhio nudo, ma grazie alla fotografia a lunga posa è possibile immortalarle sul sensore della fotocamera ottenendo scatti meravigliosi.

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