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La tenuta del Cybertruck: come il mezzo dell’apocalisse di Elon Musk ha reagito all’esplosione

Il Cybetruck di Tesla è stato suo malgrado protagonista di un attentato. Il 1° gennaio un uomo, identificato come Matthew Alan Livelsberger, lo ha riempito di fuochi di artificio e taniche di carburante per posizionarlo davanti alla Trump Tower di Las Vegas e farlo esplodere. L’attacco terroristico non ha lasciato vittime, solo sette feriti, ma ha permesso di capire qualche informazione in più sulla struttura di questo mezzo.
A cura di Valerio Berra
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Si sta aprendo un nuovo dibattito attorno al Cybertruck, l’ultimo modello di Tesla commercializzato sul mercato e forse quello con il design più lanciato nel futuro. Cybercab a parte. Il Cybertruck è stato, suo malgrado, protagonista di quello che nelle prime ricostruzioni sembra un attentato. Obiettivo: la Trump Tower di Las Vegas. L’attentato si è verificato il 1° gennaio. Un uomo, identificato ora come Matthew Alan Livelsberger, ha guidato il mezzo fino all’hotel della catena gestita dal presidente eletto Donald Trump.

Secondo le analisi della polizia qui Livelsberger avrebbe innescato la detonazione di un ordigno artigianale composto da fuochi d’artificio, bombole di benzina e carburante da campeggio. Prima dell’innesco si sarebbe ucciso con una pistola, come riporta la CNN.

Il movente dell’attento, l’obiettivo e la storia di Livelsberger devono ancora essere passate al setaccio dalle autorità. L’incidente non ha causato vittime. Non solo. Al netto dell’area danneggiata dal fumo causato dall’esplosione e sette feriti in condizioni stabili, non sembra nemmeno aver causato molti danni. L’esplosione è avvenuta davanti alla porta dell’hotel, senza rompere nemmeno un vetro.

Le parole di Elon Musk: “Il Cybertruck è il mezzo peggiore per un attentato”

Il 2 gennaio Elon Musk ha commentato l’attacco su X (fu Twitter): “Questi idioti malvagi hanno scelto il veicolo sbagliato per un attentato terroristico. Il Cybertruck ha contenuto l’esplosione, dirottando l’onda d’urto verso l’alto. Non si è rotta nemmeno una lastra di vetro dell’ingresso dell’hotel”. Le immagini della carcassa del Cybertruck sembrano dare ragione a Elon Musk. La struttura del veicolo sembra tutto sommato integra, al netto delle componenti di plastica la scocca non è ha tenuto la sua forma. La carrozzeria del Cybertruck si basa su una lastra piegata di acciaio inossidabile.

Elon Musk ha sempre puntato molto sulla resistenza di questo mezzo nella campagna di marketing che ha accompagnato il suo lancio, tanto da definirlo il “mezzo dell’apocalisse”. Non solo. Memorabile la presentazione nel 2019 in cui presentando i vetri infrangibile del Cybetruck se ne ruppe uno. Prima di celebrare la sua resistenza bisognerà capire meglio le dinamiche dell’esplosione. Un prima conferma del ruolo del Cybertruck nel contenere l’esplosione arriva però dallo sceriffo di Las Vegas Kevin McMahill: “Il fatto che si trattasse di un Cybertruck ha limitato molto i danni nel parcheggio”.

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