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Un impressionante numero di adolescenti soffre di ansia e depressione: “Moltissimi sono cronici”

Un nuovo studio condotto in Australia ha determinato che tre adolescenti su quattro hanno sintomi di ansia e depressione, dei quali oltre la metà ne soffre in modo cronico. Per gli esperti si tratta di risultati “sorprendenti”, una vera emergenza di salute mentale alla quale bisogna far fronte.
A cura di Andrea Centini
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Una nuova ricerca ha determinato che ben il 74 percento degli adolescenti sperimenta sintomi di ansia e depressione definiti “clinicamente rilevanti”. Fra essi, oltre la metà presenta la condizione in modo cronico, dunque durevole nel tempo. Inoltre, nella maggior parte dei casi a essere colpite sono le ragazze. Sono i principali risultati di un approfondito studio longitudinale condotto in Australia, che gli scienziati non hanno esitato a definire “sorprendenti” per la percentuale di ragazzini coinvolti e la rilevanza della sintomatologia. È un numero talmente grande che nemmeno con il miglior sistema sanitario e di aiuto psicologico del mondo si riuscirebbe a soddisfare le richieste di tutti, se tutti chiedessero aiuto. Ciò impone una riflessione su ciò che sta scatenando questo deterioramento della salute mentale e cosa si può fare con urgenza per contenere quello che gli autori dello studio considerano un “significativo problema di salute pubblica”. Anche perché ansia e depressione spesso sfociano anche in una condizione di salute fisica precaria, con molte altre problematiche.

A condurre lo studio è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Murdoch Children's Research Institute (MCRI) di Melbourne, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di diversi istituti. Fra quelli coinvolti il Centro per la salute degli adolescenti del Royal Children's Hospital; il Dipartimento di Pediatria dell'Università di Melbourne; la Facoltà di Psicologia dell'Università Deakin e la Facoltà di medicina dell'Università di Bristol (Regno Unito). I ricercatori, coordinati dalla dottoressa Ellie May Robson del MCRI, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver seguito annualmente (a partire dal 2012) oltre 1.200 bambini e ragazzini che facevano parte del Child to Adult Transition Study (CATS). Si tratta di una popolazione rappresentativa della fascia di età nello stato di Victoria, in Australia. Ogni anno i partecipanti sono stati sottoposti questionari standardizzati per valutare la presenza di disturbi mentali: lo Short Mood and Feelings Questionnaire (SMFQ) per i sintomi depressivi e lo Spence Children's Anxiety Scale (SCAS) per quelli di ansia.

I sintomi di ansia e depressione nei giovani

Incrociando tutti i dati è emerso che il 74 percento degli adolescenti (84 percento ragazze, 61 percento ragazzi) ha avuto sintomi di ansia o depressione. Fra quelli più comuni figurano attacchi di panico, disturbi del sonno, bassa autostima, perdita di interesse, sensazione di tristezza che non sparisce mai, isolamento sociale, irritabilità e altri ancora. Per i soli sintomi depressivi o di ansia la percentuale è stata rispettivamente del 65 e del 58 percento. L'età media in cui sono insorti la prima volta era attorno ai 14 anni, inoltre, più della metà degli adolescenti colpiti presentava un decorso cronico della sintomatologia.

“Si tratta di risultati sorprendenti, soprattutto considerando quanti giovani hanno manifestato sintomi nel corso di diversi anni di studio e quanto i sintomi di depressione e ansia possano influenzare il funzionamento dei giovani e avere conseguenze negative sulla salute a lungo termine”, ha dichiarato in un comunicato stampa la dottoressa Robson. “A nostra conoscenza, questo studio longitudinale mostra la più alta incidenza cumulativa di sintomi clinicamente significativi di disturbi mentali comuni che sia mai stata segnalata nell'adolescenza da qualsiasi paese”, le ha fatto eco la coautrice dello studio professoressa Susan Sawyer, aggiungendo che anche il Paese con più risorse finanziarie da destinare alla salute mentale avrebbe difficoltà a offrire un'adeguata assistenza.

Che depressione e ansia si stanno diffondendo in modo significativo tra i giovani è stato osservato da molteplici studi, soprattutto durante e dopo la pandemia. A causa di didattica a distanza, paura, lutti, lockdown, interruzione della routine sociale e altri fattori in grado di limitare la libertà personale – spesso necessari per proteggersi da un virus che ha ucciso quasi 7 milioni di persone – la COVID-19 ha letteralmente eroso la salute mentale, come sottolineato più volte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Ma la pandemia non è l'unica ragione di questa epidemia dilagante. Il nuovo studio, infatti, non solo ha dimostrato che un numero enorme di adolescenti sperimenta episodi di ansia e depressione, ma che tre su quattro di essi ne soffriva anche prima della pandemia.

Ci sono dunque molteplici fattori da tenere in considerazione legati alla società moderna, come ad esempio l'impatto dei social network sull'autostima dei ragazzini. Non c'è da stupirsi che proprio l'Australia sia il primo Paese a voler vietare i social network ai minori di 16 anni. I dettagli della ricerca “Tracking the course of depressive and anxiety symptoms across adolescence (the CATS study): a population-based cohort study in Australia” sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet Psychiatry.

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