Cos’è la regola di Martha: è importante per salvare le vite ai bambini e dare ascolto ai genitori
Martha Mills è una ragazzina morta nel 2021. Aveva 13 anni, ed è morta dopo un piccolo incidente in bicicletta. All’inizio il suo infortunio non sembrava nulla di che, tanto che i medici che l’hanno visitata al King’s College Hospel di Londra hanno deciso di non trasferirla in terapia intensiva. Anche se i danni esterni erano lievi, nell’incidente Martha ha subito una lesione al pancreas. Da questa lesione ha sviluppato una forma di sepsi, che nel giro di poco tempo l’ha portata alla morte.
Negli anni dopo la sua morte i genitori di Martha hanno voluto capire cosa è stato sbagliato prima nella visita e poi nella scelta di non ricoverarla. La madre di Marthe è Merope Mills, firma del quotidiano The Guardian. Ha scritto un lungo editoriale su quello che le è accaduto. Nel 2022 un medico legale ha stabilito anche che Martha poteva sopravvivere, bastava cogliere i primi segnali di allarme. Da qui è cominciata una campagna condotta da Merope Mills e dal suo compagno che è terminata nella Martha’s Rule, la regola di Martha.
Come funziona la telefonata per il secondo parere
Dopo la campagna portata avanti dai genitori di Martha, nel corso del 2024 diversi settori del Servizio Sanitario Nazionale dell’Inghilterra hanno introdotto la regola di Martha. Questa regola offre sia ai parenti che ai loro pazienti la possibilità di richiedere con urgenza un secondo parere sui trattamenti ricevuti in ospedale. Le cure quindi vengono subito esaminate da un nuovo team medico che offre un parere in breve tempo. La regola serve anche per tenere conto delle preoccupazioni dei parenti: il secondo parere serve sia a dare spazio ai loro dubbi che (in caso coincida) a calmare le loro preoccupazioni.
I risultati della regola di Martha
Merope Mills ha spiegato a BBC Radio i risultati di questa procedura. Nei 143 ospedali in cui è stata introdotta la regola di Martha ha portato a 573 telefonate per ricevere un secondo parere sulle cure a cui erano sottoposti i pazienti. Secondo i dati riportati in 57 casi queste telefonate hanno portato a intensificare le cure verso un paziente. E ancora. Solo da settembre a ottobre ci sono stati 14 pazienti trasferiti in terapia intensiva proprio a seguito di uno di questi pareri.
Nel suo intervento a BBC Radio Merope Mills ha anche lanciato un appello: “Vorrei che tutti i medici che hanno ancora dubbi sul valore della regola di Martha si rendessero conto che un po' di umiltà e di apertura verso le opinioni della famiglia e dei pazienti sono alla base della medicina migliore e più sicura”.